"Tu non sei una ragazza con cui scopare, tu sei una ragazza con cui fare l'amore."
lunedì 29 dicembre 2014
giovedì 25 dicembre 2014
Joke.
Sono vicina ad Eli perché il suo ex continua ad avvicinarsi e allontanarsi da lei, illudendola e facendola soffrire. Solitamente si apre qualche volta con me, ma non si sbottona mai più di tanto. L'altra sera mi ha scritto disperata e mi sono bastate poche parole. Non smetteva di ringraziarmi e be' sono contenta di riuscire a proteggerla e farle da scudo contro una persona squallida.
Sono vicina a Nora che sta passando un bruttissimo periodo, sia in famiglia che con Lucas. Cerco di darle tutto il sostegno possibile, perché lei merita la felicità. Ne merita tanta. Non voglio assolutamente che si senta oppressa dal comportamento dei suoi genitori né tanto meno da alcuni di Lucas, quando si sente ignorata e piccola.
Sono vicina a Nico che fino a qualche giorno fa rischiava di lasciarsi con Michela. Ora sembra che tutto si stia sistemando, ma non sono del tutto soddisfatta. Non mi piace quell'alone di malinconia che continua ad avvolgerlo, non mi piace come viene trattato. È una persona così dolce e invece molte volte viene soffocato da colpe che nemmeno ha.
Sono vicina a Eleonora. La mia Eleonora che a quanto pare sto facendo impazzire. Ancora non me ne capacito, non riesco a capire come io possa aver fatto innamorare una persona così buona, paziente, dolce, con un sorriso che illumina tutto, una persona che mi sopporta, che mi dice ti odio ma poi mi abbraccia.
Nonostante io stia per le mie, lei è sempre pronta a punzecchiarmi; appena capisce che qualcosa non va è sotto casa mia anche solo per darmi un abbraccio..
Ho promesso alla sua ex che la proteggerò sempre e così farò, anche se ormai mi assomiglia così tanto da dirmi che si protegge da sola.
Poi non so più a chi sono vicina..e non so nemmeno perché ho fatto questo discorso.
In realtà volevo soltanto capire rileggendo le mie parole se è proprio questo il comportamento umano che io più detesto.
Calpestare i sentimenti degli altri.
Al di fuori di Eleonora, con la quale cerco sempre di essere il più diretta e vera possibile, non riesco a sopportare quello che vedo intorno a me.
Gente che mente, che tradisce, che ti schiaccia e poi con una faccia tosta ti si avvicina e pensa di farti del bene.
Gente esuberante, che nemmeno si accorge di ferirti da quanto è presa a fare ciò che vuole.
Io davvero...quando ci penso mi viene da piangere per la rabbia e per il dolore.
Perché provo uno schifo immenso per l'umanità.
Mi passa la voglia di scoprire cosa c'è sotto la pelle delle persone, mi passa la voglia di creare legami affettivi, di qualcunque genere.
Anzi, mi viene voglia di chiuderli tutti, per salvaguardare quel groviglio di sentimenti umani che mi tocca provare.
Ma se mi dovessi allontanare da tutti, il mio senso di protezione impazzirebbe.
Penso sia qualcosa che si ha nel dna o nell'anima o nel cervello, non ne ho idea.
Il nome Alessandra significa protettrice degli uomini e magari non è proprio un caso che io abbia ricevuto questo nome, anche se, al destino, non ci credo per nulla.
Spero di riuscire a compiere bene questo mio compito.
Buonanotte di Natale.
lunedì 22 dicembre 2014
martedì 16 dicembre 2014
Handsome
Boh sei una delle creature più belle che io abbia mai visto.
Senza septum e dilatatori staresti anche meglio.
Eh be'.
Dove cazzo abiti diosantissimo.
venerdì 12 dicembre 2014
'Cause all of the stars have faded away
Amo questa sensazione.
Quando nel letto, nel completo buio e con la giusta canzone riesco a liberarmi di tutti quei pesi che mi opprimono.
Con le lacrime, scivolano via e io mi sento leggera, forse anche un po' vuota ma senza dover bere quella birra di troppo.
martedì 9 dicembre 2014
Hurricane.
Penso di aver litigato con Eleonora.
Dico penso perché figuriamoci se riesco a "denominare" queste situazioni.
Mi sono scordata della sua partita di pallavolo prendendo un altro impegno e ovviamente lei c'è rimasta malissimo.
Io mi sono sentita una merda e le ho chiesto scusa più volte.
Poi ha smesso di parlarmi, ha iniziato a dire a tutte le altre ragazze di non andare alla partita per diverse motivazioni e penso si sia messa anche a piangere.
Mi sono anche beccata un'astucciata in faccia, ma lasciamo stare.
Ha avuto le palle di parlarmi di quel cazzo che le gira per il cervello in metro.
Anzi non ha detto nulla se non una frase.
"È COMPLICATO".
Bene. A quanto pare per me ogni cosa è complicata.
Forse sono proprio io una cogliona che non capisce e mai capirà le cose.
"Eeeh..è complicato".
Be' allora se è così complicato che ki venga fatto un disegnino.
Chissà perché se io ho davvero voglia di dire una cosa, la dico senza problemi.
Altrimenti per paura sto zitta.
Ma porcodio, piuttosto che mi venga detto che non si ha il coraggio di ammettere la verità.
Lo preferisco.
Quando un qualcosa è complicato è semplicemente perché le conseguenze ferirebbero.
Ormai cammino su incertezze.
Ma cerco proprio di evitarlo, non pensando a nulla se non a quello che sto facendo.
In questo momento vorrei solo essere dov'ero un anno fa.
Pronta per sentire Knives and Pens.
lunedì 8 dicembre 2014
~one year~
È già passato un anno e fa quasi un po' paura girarsi e vedere quante cose siano successe.
Ancora non me ne capacito.
E fra le mille cose, fra gli alti e bassi, fra le mille emozioni, per una volta, vorrei parlare di chi ha reso questo 2014 davvero speciale..
Dave.
Se non ho mai parlato tanto di lui in questo blog, e soprattutto negli ultimi tempi, è stato a causa di diverse motivazioni, che non ha senso spiegare ora.
Ma in qualunque caso non avrebbe senso stare ore e ore a parlare di cosa sia lui per me, perché finirei col fare mille giri di parole assurdi imbarazzandomi ogni due per tre e facendo pessimi errori grammaticali.
A quest'ora saremmo stati sul mio letto a fare video stupidi su ask, ridendo guardando pewdiepie e ballando barbie girl. Lui avrebbe messo i miei vestiti e fino alle quattro avremmo fatto un casino pazzesco per poi addormentarci uno addosso all'altro.
Nessuno dei due avrebbe immaginato tutte le situazioni che sarebbero successe poi, io per prima.
Non so se è umanamente possibile ricordarsi tutto ciò che è successo, ma so che c'è.
Sono ricordi che in varie situazioni riaffiorano, screen tenuti da parte o foto scattate di nascosto.
C'è sempre qualcosa che aiuta la memoria.
Anche guardarlo negli occhi.
Vorrei parlare del concerto dei Black Veil Brides quando abbiamo avuto un triplo orgasmo a vedere Andy (ed è venuto ad entrambi, sono sicura).
Vorrei parlare di Capodanno, del cuscino caldo con i nocciolini di ciliegia e della lotta per coprirsi i piedi con la coperta.
Vorrei parlare dei Bullet e di quanto lui mi sia apparso come Dio sceso in terra quando mi ha tirato su di botto mentre tutti gli altri intorno spingevano e pogavano.
Vorrei parlare di quando l'ho guardato finire Kingdom Hearts e ci siamo addormentati fra le lacrime. Non penso di avergli più detto il motivo per il quale stavo piangendo.
Vorrei parlare di tutto.
E vorrei anche dire che non sono mai state tutte birre e belle canzoni fra noi (?)
Ma be'..
Ok. Dave. So che prima o poi leggerai.
E ti chiedo di non darmi della pazza maniaca (come il 90% delle tue fanz lol) o di non pensare che io sia dolce/tenera /diabetica blablabla.
È passato un anno. E io non so ancora come ringraziarti per tutto l'appoggio e la pazienza che mi hai dato.
E lo so che starai pensando "ma non ha ancora capito che non è un peso gngn", ma davvero ti faro una statua di tappo di birre come premio di sopportazione per la sotroscritta.
Per tutte le volte ti ho risposto male, ho fatto l'orgogliosa e sono anche stata gelosa...lo ammetto (cosa mai successa prima..).
Ma al di fuori di tutti i disastri che combino, spero che questo anno sia stato speciale per me come per te..
Perché mi hai fatto capire che per quanto io possa essere Heartless, ho un cuore e un grande posticino è per te..
Ora non mi interessa cosa siamo o non siamo, cosa facciamo o meno e anche cosa ne pensino gli altri.
Sono questioni che prima o poi diventeranno un po' più nitide..
Perciò voglio ricordare ora solo noi.
Le battutine squallide e perverse.
Le cuffie per ascoltare la musica.
Le manie di egocentrismo.
Il buon sesso (oh bisogna ricordarlo eh..)
Le lotte con i lividi.
Le coperte che scoprono i piedi.
Gli abbracci stretti.
Le pernacchie.
La birra condivisa.
I saluti alla stazione.
Quindi..grazie per questo 2014
E grazie per la tua amicizia
Non voglio rileggere ciò che ho scritto perché tenerei di migliorarlo in continuazione..ma nel caso lo facessi..quello che manca preferirò dirtelo a parole..
Goodnight~ mao
mercoledì 3 dicembre 2014
Jesus of Suburbia
Perché il cuore di ognuno non batte allo stesso modo.
Ma forse, quando si troverà quella persona davvero speciale, be' il cuore di tutti e due batterà all'unisono.
martedì 2 dicembre 2014
lunedì 1 dicembre 2014
Hug.
Il ciclo mi sta completamente distruggendo.
Domenica mi sono svegliata alle quattro di mattina e faticavo a riaddormentarmi e a reggermi in piedi.
In qualunque caso voglio resistere senza dover assumere nessun medicinale.
Fortunatamente domani risposerò fino alle otto e saltarò scuola per girare l'artigianato in fiera.
Berrò tanta birra buona allo stand tedesco, ascolterò la solita e fighissima band scozzese suonare le cornamuse e magari cercherò già qualche regalino per queste feste o per i diciottesimi che dovranno arrivare.
Ma la cosa importante ora è dormire e riposare.
In queste ultime notti mi pare di fare sogni molto lunghi e intensi..
Lo penso perché non li ricordo più appena alzata.
Inoltre per tutta la giornata sento un disperato bisogno di coccole..di abbracciare qualcuno e non staccarmi più.
Non so perché, ma so che questa sensazione è così forte da infastidirmi.
Non è mai capitato che io chiedessi a Eleonora o ad Ale di stringermi forte.
Boh, spero passi anche questa.
sabato 29 novembre 2014
Last hope.
Basta, da oggi non scherzo più.
Penso di avere una furia addosso che potrei urlare senza fermarmi un attimo.
E sì, per una volta questa furia è nata da un'invidia profonda che ammetto senza problemi.
È partita dalla risposta in home di quello stronzo che se ne va a Natale a Londra.
Ora ci va anche Davide.
E Camilla molto probabilmente passa lì il Capodanno.
Non ci credo che il mio sogno sia in mano d'altri.
E nonostante Cami avesse pensato anche di rendermi partecipe, non riesco a titar fuori tutti i soldi che mi servono per partire e star lì.
Ma ora cambia tutto.
Ho già avvertito vari parenti di chiedere in giro se hanno bisogno di baby-sitter o ripetizioni.
Tanto a scuola me la cavo, posso anche reggere lo studio e avere nuovamente la media oltre l'otto così da non far pagare una tassa supplementare ai miei.
Non voglio più pesare a nessuno.
Voglio cavarmela da sola e diventare grande.
Venderò tutte le cose d'oro rimaste da cresima e comunione.
Appena farò i diciottanni troverò un lavoro decente che mi faccia guadagnare almeno più di quelle devine di euro che potrei prendere ora.
Risparmierò su tutto ciò che posso, prenderò i vestiti in posti tattici, tanto alla fine arrivano tutti dallo stesso posto.
Quando mio padre mi darà qualfhe euro per fare merenda o colazione, lo terrò da parte senza sprecarlo.
Da oggi avrò tre salvadanai: il primo per Londra, il secondo per i concerti, il terzo per muovermi col treno quando serve.
Se andrò in giro mi porterò sempre qualcosa da mangiare da casa, senza spendere fuori.
Chiederò in giro se qualcuno ha bisogno di tinte e inizierò a farmi pagare, a meno che non siano le mie amiche a doverle fare.
Tanto so già che tutto ciò di cui avrò bisogno lo troverò a Londra.
A partire dai vestiti fino ad arrivare alle tinte.
Ma quello che so per certo di trovare lì e che davvero desidero, è la felicità.
So già che è lì che mi aspetta, da anni.
Da sempre.
So già che la mia vita è lì.
Tutto ciò che sogno.
Non avrò più bisogno di chiudere gli occhi per averlo, perché sento che non è lontano.
E so anche, che quando sarò lì non vorrò andare più via.
Ma presto verrà anche quel giorno.
Quello dove non avrò programmato il biglietto del ritorno.
"All my desires"
venerdì 28 novembre 2014
Walk away, there's nothing left to say
Loro possono incazzarsi.
Il primo sbatte la porta e se ne va via fi casa a farso un giro.
L'altra si mette a sbattere su tutti gli oggetti che trova in giro.
No, invece io no.
Quando io sono arrabbiata e vorrei solamente urlare, devo stare zitta e scoppiare dentro.
Devo farmi mangiare dalla rabbia.
E non devo coinvolgerli o trattarli male.
Loro invece per una cazzata ("mi stai bagnando il pavimento con le scarpe tutte bagnate di pioggia") si permettono di urlare, di andarsene e trattare ME come una merda.
Ma vaffanculo.
Perché ho sempre questa sensazioni che se andassi a vivere anche in un buco di monolocale da sola, starei bene?
È dalla quinta elementare che ho imparato a badare a me stessa.
A stare da sola dalle sette di mattina, quando se ne andavano già al lavoro, fino alle otto/nove quando tornavano.
Non mi sono mai lamentata.
Ho costruito un mondo tutto mio fra le mura di questa casa che svanisce appena varcano la porta.
Come se portassi i miei sogni fuori dalla testa per ingrandirli e dettagliarli e poi rispingerli dentro di me per nasconderli.
Ora voglio ritornarci, tanto per domani non ho nulla da fare.
Metto la musica a palla e non voglio più sentire un'anima che realmente esista.
"She lives in a fairytale, somewhere too far for us to find."
mercoledì 26 novembre 2014
lunedì 24 novembre 2014
Devil's night
Il mio odio per gli esseri umani si sviluppa come non mai.
Sono sempre la prima a criticarmi, ho i miei difetti del cazzo, lo so bene.
Ma quel branco di capre marcite, non lo sopporto più.
Gente che ora grazie al visualizzato di whasapp ti rompe doppiamente i coglioni se non rispondi per i compiti.
Sono tutti perdonati, tranne me, mi par ovvio.
Solo perché io tengo testa col sarcasmo e faccio più male di loro.
Ma se davvero dovessi non trattenermi sarebbero già tutti in lacrime. Poveri conigli.
Mi sono rotta estremamente i coglioni.
Circondata da persone che sono cresciute senza un fottutissimo valore e che vivono solo per scassare il cazzo agli altri con i loro paroloni colti.
I codardi si nascondono dietro le parole.
Almeno io ho un po' di faccia tosta a combattere a volto scoperto, a sistemare i conti in classe.
Ma già domani saranno tutti lì a leccarmi il culo per la verifica.
Perché i poveri cocchi di mamma non hanno la foto e io fra i pochi che hanno capito
Ipocriti.
Ignoranti.
Patetici.
Gente che non sa vivere.
Anzi gente che non sa rispettare gli altri e quello che fanno e continua a giudicare e giudicare e giudicare.
Si mettono tutti in comunella. Un'armata di deficienti.
Ma da sola posso sbaragliarli tutti.
Pecccato che ho anche altri pesi sulle spalle.
Bah.
Basterà sbattersene di tutto da ora in poi.
Esserci, partecipare alla vita ma metterci solo il 10% delle emozioni.
Sono la cosa più preziosa e le persone sanno solo calpestartele.
domenica 16 novembre 2014
Welcome to my life.
Sono quasi le cinque e io ho perso sonno.
Quindi ne approfitto per scrivere qualcosa, anche se non ho quasi per nulla idea di cosa o di chi scrivere.
Sto cercando di sistemare un po' le vite intorno a me, cerco di dare una mano, di curare un po' qua e là.
Alla fine quando si è circondati da gente che sta bene, non stai bene un po' anche tu?
Sono contenta che Fra abbia fatto pace col suo ragazzo.
Ha scritto "torna sempre il sole" e, ora che rileggo questa frase, penso sia bellissima e piena di speranza.
Penso che lei il sole se lo meriti.
Come se lo merita Eleonora che continua ad avere crolli continui di autostima.
Io cerco di fare il possibile e ammetto che vederla sorridere mi fa sentire orgogliosa del mio "lavoro".
Nonostante tutta la pazienza che ha lei nei confronti dei miei dispetti e io nelle sue "trappole", ci divertiamo sempre un sacco e qualche volta esce fuori qualcosa..
Intendo qualcosa di serio, una confessione che non si vuole dire, quando si è stufi, quando si sta male.
Non ci diciamo mai qualcosa in maniera diretta, usiamo sempre una frase "Io sto come sto io" e da lì capiamo che le cose non vanno.
Le sue motovazioni per la maggior parte sono palesi, o comunque ho un ottimo modo per capirle, per lei è molto più difficile, ma forse è meglio così.
Mi basta che si arrabbi, che mi strattoni e mi urli dietro vietandomi di dire che non ho un cuore e sussurrandomi che sono dolce e bellissima (pensando che io sia sorda).
Non so quanto valgono per me questi complimenti, ma ammetto che, quando me li dice e li sento, mi spiazza un po' e cerco di nascondere la sorpresa che provo per mostrarmi sempre la stessa.
Sono cose che mi ammorbidiscono un po', ma comunque meglio non immergersi troppo altrimenti non si risale più a galla.
Lei dice che è sbagliato, ma penso che ognuno reagisca a suo modo alle cose.
Lei beve e poi sbocca, salta scuola e mi scrive perché sa che le farò un culo immenso e cercherò di farle capire quanto è meravigliosa anche prendendola a testate.
Io be', lei dice che mi isolo, mi chiudo in un libro o in un paio di cuffie, "non faccio quella abbastanza egocentrica e non cago i miei fanz", mi prega di parlare, chiama Ale e Fra per minacciarmi, ma lo sanno che mi sbottono fino ad un certo punto.
Ale dice che è meglio parlare in faccia ai problemi, ma sapessi quali sono.
Non ho ancora capito se c'è qualcosa, se non so cosa mi succeda oppure se faccio la finta tonta. Ormai mi riesce così bene.
So solo che ci sono dei giorni nei quali non ho bisogno di niente.
Dei giorni dove prendo e mi butto sotto la pioggia e cammino anche per ore, infradiciandomi e mi sento un po' fuori dal mondo.
Le sere mi inoltro nelle pagine dei libri, perché è lì che voglio stare, perché penso sia il miglior rifugio, anche se leggo di battaglie e Tiranni.
Penso che per me sarebbe più facile trovarmi in una situazione simile.
Solo ragione, istinto, fisico. Devi decidere se essere una vittima o un eroe.
È comunque meglio combattere contro qualcuno che contro me stessa.
https://www.youtube.com/watch?v=FTumEICd2JQ
To be hurt
To feel lost
To be left out in the dark.
No, you don't know what it's like.
lunedì 10 novembre 2014
Darkness.
Penso andrò a fare un giro sotto la pioggia, come al solito.
Niente ombrello.
Non mi interessa che si rovinino i capelli.
Non mi interessa nulla.
Poi andrò a trovare mia nonna che ha ricominciato a star male.
Lei si lamenterà di sicuro per il fatto che sarò tutta bagnata, ma le darò un bacio, le dirò ti voglio bene e andrò via.
Poi ritornerò sotto la pioggia e cercherò di ascoltare la musica anche se mi si è rotta una cuffia..
E poi tornerò a casa, salirò fradicia le scale, entrerò in camera, abbasserò le tapparelle, tutto sarà buio e starò nell'oscurità.
mercoledì 5 novembre 2014
~
Non resisti un attimo.
Fare la dura con me non funziona.
Non funzionerà mai.
Rimarrai sempre piccola e fragile.
Lucca 2014& postumi
Ed ecco che la mia piccola vacanza sta sfumando via.
Ancora qualche ora e mi dovrò svegliare presto per andare a scuola.
I due giorni a Lucca sono stati molto diversi tra loro.
Intanto, il viaggio mi ha dato la possibilità di fare amicizia con i ragazzi con i quali avrei dovuto condividere la stanza.
Erano tutti molto disponibili, gentili e simpatici. Le ragazze, invece, mi hanno fatto comunque titubare in quanto comportamenti, ma alla fine si dice che il mondo è bello perché vario.
Il sabato bisogna dire che sia stata quasi una giornata sprecata.
Abbiamo passato i 3/4 della giornata a cercare gente dispersa o aspettandola. Non siamo riusciti a vedere nemmeno uno stand se non quando io e Dave ci siamo incontrati la sera con Nico mentre gli altri tornavano in ostello.
Nico. Da quanto tempo non lo vedevo, riabbracciarlo è stato bellissimo.
Domenica, quando tutti sono tornati presto a casa, io e Dave ne abbiamo approfittato e ci siamo goduti la fiera, la quale è stata stupenda: piena di cosplay interessanti e di stand magnifici.
Mi sono fatta autografare la spada da Barbieri, ma purtroppo non ho avuto la possibilità di vedere Licia Troisi.
Ho comprato un gioco sui concerti ed è il benvenuto a casa il mio Heartless di nome Antonio/Riku (scelta ardua tra i due).
Allora, a parte qualche piccolo casino, mi sono trovata bene.
Mi è piaciuto passare così tanto tempo con il mio migliore amico senza genitori intorno, ho mangiato il ramen e ho preso parecchio freddo.
Infatti mi ritrovo tutta acciaccata sotto la coperta da due giorni.
Non ho voglia di tornare a scuola.
Questo relax in solitudine mi fa star bene e non me la sento di rivedere i miei compagni.
Non per loro, ma per tutto il casino di avere gente intorno.
Inoltre la presenza di Eleonora mi metterà addosso molto stress.
Ora che ha lasciato Daniela (eh già) i suoi comportamenti immaturi e strafottenti riguardo l'amore, mi irritano particolarmente, anche se per questo sentimento cerco di mantenere anche io una certa riluttanza.
Solo che la mia è solo una protezione, lei lo calpesta.
Ognuno ha i suoi pensieri a riguardo, c'è chi ha bisogno di divertirsi e chi vuole e vuole dare un rifugio.
Io mi tiro indietro per entrambi, ma se dovessi scegliere, sarebbe di sicuro il secondo modo di pensare quello per cui agirei.
Ma non voglio ampliare questo discorso.
Volevo solo raccontare questi giorni passati.
Ora continuerò a ripassare per la verifica di domani.
Anche se a tutti manco, a me non manca quasi nessuno.
Vorrei solo partire ancora, lontano da Milano e pensare solo a divertirmi e vedere posti nuovi, con qualcuno di speciale.
mercoledì 29 ottobre 2014
I'm just trying to breathe, just trying to figure it out
Fatemi uscire da questa casa.
Cancellate tutto quello che ho appena vissuto.
Qualcuno mi elimini.
Se scientificamente non sarei dovuta nascere, perché è successo davvero?
mercoledì 22 ottobre 2014
Suicide season
Non capiscono nulla.
Non ha senso parlare della ragazza che si è tolta la vita.
Ci sono argomenti che ognuni ingloba in maniera propria.
Non esiste un pensiero generale.
E soprattutto nessuno riesce a capire se non ha mai vissuto da vicino la cosa, o sulla stessa pelle.
Mi sono sentita male per tutto il tempo della discussione, sentivo una morsa, faticavo a respirare e, nonostante Ele mi strigesse la mano, non riuscivo a calmarmi.
Tutte quelle parole, parole estranee che collegavano a ricordi.
"Una persona si suicida perché non ha più speranze, non vede più nulla davanti a sé."
Anche io sono intervenuta, parecchie volte. Ma la voce mi tremava e avevo paura che qualcuno potesse leggermi dentro.
In pochi sanno quello che mi è successo.
In pochissimi sanno cosa ho cercato di fare.
E ancora meno sanno la speranza che mi ha fatto sentire quel briciolo viva, benché qualcuno cercasse di darmi aiuto.
Quando accettai di andare dallo psicologo sotto consiglio di Ale e Ele, lo feci per farle stare tranquille, ma smisi subito.
Io non so parlare di quelle cose, ancora adesso.
Per questo ho avuto paura dei miei stessi scatti e dei miei stessi frammenti di memoria.
Poi si sono trasformati le ore dopo in stress, incazzatura e competizione.
Ho anche fatto un'affermazione sui matrimoni gay che ha infuriato Ele. Che cogliona. Ma alla fine ognuno ha le sue opinioni.
Lei è comunque stata dolce per tutto il giorno e ho anche scoperto che tiene una nostra foto come sfondo di Whatsy. Boh è carino come gesto..ma deve ricordarsi la sua posizione.
Per il resto fra un po' mi vestirò e andrò a giocare a biliardo per affievolire la tensione e rilassarmi dalle tre ore di tavola fatta questo pomeriggio.
Bye.
martedì 21 ottobre 2014
Spine.
"Non amo che le rose che non colsi."
Io le ricordo la frase di questa poesia.
Una poesia, che quando venne letta, emozionò entrambe.
Ma se davvero io fossi una rosa, lei ogni volta si dimentica che sono ricoperta di spine.
Anzi, fa finta di non saperlo o è convinta che io non le abbia.
Dice che non sono vuota.
Dice che ho tanto.
Dice che la faccio ridere.
Dice che vuole baciarmi.
Dice che sono tonta.
Io le voglio troppo bene, perché è tanto tonta anche lei.
E lei, che tanto sembrava far l'uomo sicuro e pieno di sé, con me diventa una fragile margherita lievemente capricciosa.
Ma non voglio distruggerla come faccio con quelle che crescono nei prati di primavera.
Lei è troppo speciale per staccarle i petali uno ad uno.
Lei non merita questo trattamento.
Però anche se l'avverto della mia crudeltà, della mia insensibilità, di ciò che sono diventata, lei mi abbraccia e mi dice che non è così.
Mi chiede che cos'ho, ma non s'arrabbia se sto zitta perché sa che delle volte non capisco nemmeno io cosa mi succede.
Lei mi abbraccia.
Mi coccola anche se l'unica cosa che vorrebbe è saltarmi addosso (a quanto pare).
E mi sopporta anche quando sto da sola, per le mie e allontano tutti.
Perchè sa che da un momento all'altro, la prendo per mano, la tiro verso di me, la stringo e le chiedo scusa.
E lei mi perdona sempre.
domenica 19 ottobre 2014
Via dell'alba
Ho passato una bellissima giornata da Dave.
Solo ora noto che non ne parlo quasi mai e la cosa mi dispiace.
Quando sto lì mi sento sempre a casa.
Ho mangiato benissimo e spero che il tiramisu che ho portato sia piaciuto.
Abbiamo continuato il keyblade e ascoltato la musica.
Vorrei dire di più ma ogni volta perdo le parole o meglio non so trovare quelle giuste.
Sono un'incapace.
Boh.
È il migliore amico più tardo e meraviglioso che esista.
Mi fa sempre ridere e solo lui sa picchiarmi come si deve..♡
Gli volio proprio bene.
sabato 18 ottobre 2014
Go to Hell for heaven's sake!
Ma che bella giornata piena di rabbia e stronzate.
Davvero, brava Ale.
Ma alla fine è colpa tua, vero?
Ammettilo che ti diverti a stare nell'ombra destando curiosità e attrazione.
Peccato però che gli altri hanno paura del buio, tu no.
Ormai il tuo oblio è diventato la tua casa.
Finalmente hai capito che non serve a nulla cercare di risalire in superficie perchè da qualunque lato tu risalga, che sia destra o sinistra, qualcuno sarà sempre pronto a buttarti di nuovo giù, sul fondo.
E tu sai quanto cadere faccia male.
Ti spacchi le ossa, ma non muori.
Senti solo male e sempre.
Non riproverai mai più una situazione simile.
È una promessa.
Passare il tempo nelle tue profondità è come esserti allenata a boxe per anni.
Senti dolore, ma non hai più paura di farti male.
E l'unico modo per difenderti è non mostare i punti deboli al tuo avversario.
Tu ne sei capace ora.
Non hai più paura del buio.
E questo rimarrà impresso anche sulla tua pelle.
mercoledì 15 ottobre 2014
And pain is just a simple compromise.
Sono sfinita.
Dice che da un mese a questa parte è confusa per una scelta che deve fare; che prenderla significherebbe rovinare alcuni rapporti per lei importanti e non farlo continuerebbe solo a farla confondere e metterle ansia.
Tremava e non si staccava da me.
Forse ho capito cosa sia questa scelta e io ci sono totalmente dentro.
Eh no.
Non doveva capitare ora, non in questa confusione che ho nella testa, dove le parole giuste sono le ultime ad arrivare in questi casi.
Io mi sono avvicinata a lei perché so che ha bisogno di supporto, sempre,in alcuni periodi.
Lo faccio perché provo per lei un bene immenso.
Ma non voglio che nemmeno si infatui un minimo di ciò che sono io.
Nessuno deve provare per me qualcosa che vada oltre il semplice affetto.
Fra mi ha visto piangere e ha promesso che non l'avrebbe detto a nessuno, anche se tutti alla fine se ne saranno accorti.
Le ho detto una cosa che mai avrei immaginato di ammettere.
Ho provato terrore a sentirmi pronunciare quelle parole.
Ma è stata solo la verità e io avevo bisogno di buttarla fuori.
Però, appena ci ragiono un po' su, capisco che quella che io chiamo verità, è un semplice ricordo, troppo sfumato che, forse, io stessa ho trasformato in una favola che in realtà non esiste.
Non si può che io abbia crolli di morale, io devo farmi vedere forte con le mie amiche, così loro possono affidarsi completamente a me.
Sono le mie bimbe, come dico sogni volta, e devo proteggerle da chi cerca di far loro del male.
Peccato però che delle volte dimentico di proteggere me stessa e anche per la più piccola cazzata sto di merda.
Ma sto cambiando di nuovo, lo percepisco.
Anzi non è un cambiamento.
E' un continuo altalenare tra l'essere molto sensibile e il totalmente indifferente.
Quando poi mi ritrovo a non provar nulla, mi sento un guscio vuoto e capisco di non poter donare nulla a nessuno perché io stessa non sono nulla.
Spingo in profondità le emozioni e le faccio uscire per poche scuse.
Poi mi riprometto di non farlo più, perché è per colpa di questo che io mi sono ritrovata a soffrire per così tanto tempo.
L'approfittarsi delle persone.
Per capire cosa fare di me stessa e per sapere se finalmente potrò sentirmi vera come quella frase che ho confessato.
venerdì 3 ottobre 2014
Nothing's like before.
giovedì 2 ottobre 2014
Dream
Poi inizierà il corso di sei giorni e la settimana dopo sarò a posto con la maggior parte delle interrogazioni che ho già concluso con voti abbastanza buoni.
Avrò due intere settimane con la testa libera di un peso in meno e mi potrò concentrare su cose più rilevanti.
Prima fra tutte capire cosa succede tra me e Eleonora.
E soprattutto capire perché il mio contatto con le altre ragazze è così..diverso.
Per loro sembro reincarnare la figura di un eroe, una sorta di cavaliere che le protegge da chiunque voglia far loro del male.
In fondo, delle volte mi sento tale.
Sono abbastanza dominante su un gruppo di femmine.
Anche Ale mi ha confessato che sembro abbastanza mascolina, o non proprio..
So bene con quale parola avrebbe voluto descrivermi, anche se non l'ha detta.
Seme.
Questo termine solitamente si usa nella lingua giapponese e rappresenta la dominazione o la passività di una persona, soprattutto in ambito sessuale.
Con le ragazze ho comportamenti da perfetta seme.
Con i ragazzi non ne ho idea. Non ho tutta quella sicurezza che ho con le femmine, ma tutto dipende comunque dal tipo di soggetto che mi trovo davanti.
Mi ricordo che tempo fa, quando usavo abitualmente queste parole (seme e uke, il suo contrario) desideravo con tutta me stessa di riuscire a costruire un carattere dominante che fosse capace di ammaliare tutti, sia in lato positivo che negativo.
Ora che mi ritrovo in questa situazione, quasi me ne stupisco.
Per quanto ne so, Eleonora è la ragazza dominante rispetto alla sua fidanzata, ma con me diventa docile come un agnellino.
E io delle volte quasi mi crogiolo in questa sua debolezza, senza mai uscire dai limiti, soprattutto dopo quello che è successo in Toscana.
In queste ultime settimane, però, sia io che Ale abbiamo notato quanto Ele si faccia trascinare dalla sottoscritta.
Ci siamo sempre coccolate durante le lezioni, scherziamo come sempre.
Ma lo sento.
I baci che mi da, che siano sulla guancia, sul collo o sulla fronte, hanno un'intensità diversa da quella che io uso per mostrare, quando capita, affetto alle mie amiche.
Anche oggi, quando le ho fatto segno di volerla tenere a braccetto fino alla metropolitana, lei mi ha preso per mano.
Ale mi sta già mettendo in quarta, ma sarà meglio non costruire castelli in aria per stupidi presentimenti.
Vedremo come si evolveranno le cose.
Ele è una ragazza testarda e influenzabile allo stesso tempo dipende da con chi a che fare.
E io sono molto pericolosa, a quanto vedo.
Non uscirò mai dalle righe a meno che non o faccia lei e anche in quel caso, essendo sobrissima, la fermerò.
Perché io stessa sono la prima a non sapere ciò che voglio.
Per quanto riguarda Nick, penso di non averne mai parlato qui.
Ma è un ragazzo che ho conosciuto tramite ask.
Volevo fare una piccola digressione tanto per memorizzare in questo blog di ricordi anche lui.
Fortunatamente non sono una che si fa trascinare molto.
Ma ringrazio il cielo di non esserlo andata a trovare altre volte prima, come, invece, avevamo programmato.
Non avevo mai pensato di espormi a qualcosa che fosse oltre l'amicizia.
Ma dopo averlo incontrato ero disposta a conoscerlo decisamente meglio, nonostante le lunghe conversazioni che già avevamo fatto.
Ora sta insieme a una ragazza mostruosamente bella e io, sola, mi ritrovo qui a pensare come mi sia passato per l'anticamera del cervello di poter essere all'altezza della loro bellezza.
Detto questo discorso chiuso. Io e Nick penso continueremo tranquillamente a costruire la nostra amicizia e spero ci rivedremo presto.
Negli ultimi giorni ho sentito anche Mainardo e sono rimasta sorpresa che volesse rivedermi. Magari passeremo un pomeriggio al lago come avevamo programmato quest'estate oppure ci andremo semplicemente a fare una birra.
Un'altra persona con cui mi dovrò rivedere è Stefano.
Anche lui conosciuto su ask, poi ai Black e infine riconosciuto ai Bullet.
E' un timidone tenerino e buh è stra simpatico.
Inoltre in questi giorni mi dovrò impegnare imparando You.
Vuole fare un video dove canto e lui suona.
Mi ha chiesto l'altro giorno di registrargli qualcosa e non ne ho idea come gli possa essere piaciuto.
Misguided ghost con il tremolio della voce è parecchio imbarazzante.
Comunque You dei The pretty reckless non è affatto difficile, è solo molto statica e parecchio triste, ma penso di avere un'indole nel cantare cose simili.
Quindi un giorno verrà qui a Milano per un pranzo al giapponese e un altro salirò io a Bergamo per cantare con lui.
Non penso di aver altro da dire, se non l'argomento principale che ho voluto tenere per ultimo...
Ieri ho un fatto un sogno.
E magari si potrebbe dire che è normale, che si sogna tutte le notti anche se solitamente si ricorda poco e niente.
Ma io ho fatto un sogno bello.
Un sogno che quando ti svegli ti senti intiepidito da una strana sensazione di pace.
Dopo la sfilza di incubi ripetitivi e sogni insensati, non pensavo di ritornare ad immaginare ad occhi chiusi qualcosa che mi donasse serenità.
Ho sognato una persona.
Un ragazzo che non ho mai visto prima, completamente creato dalla mia fantasia.
Forse il ragazzo perfetto, anche con i piccoli difetti che aveva.
Capelli azzurri, occhi grigi dal taglio leggermente sottile che cambiano con il variare delle sensazioni, un largo sorriso, labbra grandi, delle leggere occhiaie, che non battono quelle di Heartless naturalmente.
Arrivava dall'Inghilterra anche se aveva vissuto lì per i soli tre anni di medie.
La prima cosa che gli ho detto è stata: "Hai i capelli belli quasi quanto i miei".
Poi del mezzo ricordo poco e nulla.
Mi accompagnava a fare i cheek e odiava farsi fotografare, queste sono i due avvenimenti che più ricordo.
In quanto al resto mi torna alla mente che c'era qualcosa fra di noi, qualcosa che per il corso del sogno ha fatto fatica a nascere.
Ma questa volta era colpa mia, dei miei modi bruschi e della mia dolcezza troppo rude.
Ricordo solo che quando riuscivo a combinare qualcosa di buono, mi stringeva forte mi sgridava per averlo spiazzato, visto che si voleva mostrare più forte di me.
E poi forse mi ha baciata.
Perchè mi è rimasta impressa questa sensazione di due labbra morbide sulle mie screpolate e troppo sottili.
Ma non ne sono davvero sicura.
Spero ricapiterà.
Spero di rincontrarlo.
Vorrei chiedergli come si chiama...
lunedì 29 settembre 2014
Kitto mata aeru.
Se le altre erano piatte, questa è stata anche peggio forse.
Devo ancora preparare gli schizzi per i disegni che Ele mi pagherà, ho studiato poco e niente, non tocco la chitarra da agosto e tutti i libri che ho iniziato sono a metà.
Oggi per la prima volta sono andata a fare "shopping" con mio padre.
Ne avevo assolutamente bisogno e alla fine mi sono sentita costretta.
Odio comprare i pantaloni.
Al terzo stavo già per piangere davanti allo specchio del camerino.
Mio padre continuava a portarmi tutti i modelli neri che c'erano in negozio.
Il problema è che gli ho detto di prendere una taglia più piccola mia..
Mi sono sentita male e alla fine ha scelto lui e sono riuscita a comprare due paia di jeans, uno nero e l'altro grigio.
Ma so comunque che li metterò con le maglie più lunghe che ho.
L'unica cosa positiva è che abbiamo preso l'occorrente per costruire la spada di Nihal e mi distrarrò un bel po' anche col corso di oreficeria organizzato dalla scuola al posto delle lezioni.
Non penso ci sia altro.
Torno a guardare Maid-sama.
Magari mi intenerisco un po'.
sabato 27 settembre 2014
Run away, try to find a safe place you can hide.
E io non vedo nulla cambiare.
Nulla in me e nella mia vita.
Niente di davvero importante.
Statica, apatica, confusa.
Mi sveglio.
Mia madre dorme e mio padre con lei, oppure è già andato via.
Esco di casa senza nemmeno un ciao.
Cammino da sola.
Prendo la metro con le cuffie nelle orecchie.
A scuola delle volte ascolto, altre no.
Coccolo Eleonora e aspetto solo un suo sorriso.
Faccio una battuta delle mie e anche Ale e Eli sorridono.
Sono a posto.
Torno a casa da sola.
Mi faccio qualcosa da mangiare.
Mi metto a fare esercizio davanti al mio riflesso rendendomi conto che non sono ancora come dovrei essere.
Faccio i compiti, se ce ne sono.
Pc, ask, complimenti vuoti da cancellare o a cui trovare un modo decente per rispondere.
Whatsapp che qualche volta vibra.
Arriva mia madre.
Grida, sa solo fare quello.
Arriva mio padre.
"Tua madre ha ragione".
Mi chiudo in camera.
Ascolto la musica.
Aspetto la notte sperando di non fare qualche incubo.
Sono stanca.
Sono stanca di non trovare nulla e di non sapere cosa voglio.
Sono stanca di piangere per la troppa rabbia.
Una volta non lo facevo mai.
Ora sono una frignona imbarazzante.
Che schifo.
In più ora sono anche malata.
Quei bastardi dei miei da settimane non fanno altro che dirmi questo.
FATTI CURARE.
FATTI CURARE.
FATTI CURARE.
TU NON STAI BENE.
Non so come cazzo sto.
E si sono malata, deficiente, pazza, tutto quello che vii pare.
Perché siete degli ignoranti di merda che guardano solo le apparenze.
A quanto pare la decolorazione brucia più il cervello delle canne.
Ma vaffanculo.
L'importante è che io sia malata.
E che anche se mi dimostro intelligente portando a casa voti alti o devo sempre impegnarmi a fare meglio oppure è solo il mio dovere.
Sono una persona di merda okay,
Non faccio nulla.
Non ho uno scopo.
E ora nemmeno un futuro in cui credere.
Sono il nulla.
Sono un nessuno.
Sono isterica.
Sono violenta.
Ostento tutto ciò che di dolce o d'affetto ci sia perché non credo più in nulla.
Perché gli altri riescono solo a distruggerti e lasciarti lì in pezzi.
Non ho un fottuto cuore.
E non perché me l'abbiano frantumato, ma perché con le mie stesse mani ho voluto disintegrarlo.
Eppure ora.
Sto piangendo.
E non so per cosa.
So solo che vorrei sparire.
Chiudermi in un posto buio e non uscirci mai più.
Voglio stare da sola per sempre.
mercoledì 24 settembre 2014
Pretty, pretty please.
E, diciamolo, per non sentirmi a disagio in generale.
Dieta ed esercizio fisico.
Non voglio avere più ansia.
Voglio riuscire a vedermi allo specchio, almeno in intimo.
Per il cosplay di Nihal, ho appena deciso di mandare quasi tutto a fanculo.
A meno che il set di domenica vada bene, difficilmente verrò scambiata per lei, quindi perché crearsi lo sbattimento di costruire la spada?
In qualunque caso, non voglio ridurmi ad essere le povera sfigata che fa solo foto agli altri, visto che vado lì principalmente per farmi una vacanzina.
Spero vada tutto bene visto che, per alcuni motivi, Lucca ho sempre cercato di evitarla come la peste.
L'unica cosa positiva è che molti miei compagni di classe ci andranno quindi potrò vederli in cosplay e magari gireremo insieme.
Per il resto, sembra andare tutto okay.
Dovrei risalire due volte a Bergamo, la prima per scusarmi con Vale e Spelga e la seconda per rivedere Nick.
Solo che ora non ho nemmeno un soldo e quelli che arrivano dovrei tenerli da parte per il live di Linsday.
Ma perché si deve pagare tutto, che palle.
Inoltre non ho voglia di studiare e passo i pomeriggi a cercare di dormire o leggendo per non dover pensare.
Adesso penso mi metterò a fare le bozze del tatuaggio e contatterò Silvia.
Penso di aver convinto mia madre ad anticiparmeli per dicembre, così, a marzo, potrò pressare sui cheek che tanto desidero.
A proposito di questi, ho discusso con alcuni miei compagni stamattina.
Nessuno vuole che me li faccia perché "rovinano il viso" e boh si sono lamentati dicendo che dovrei apprezzarmi per quello che sono.
Io evito di esprimere pensieri pesanti a riguardo, ma quando ti piace sia la tua faccia sia il corpo in cui stai, è facile parlare.
Dio che odio.
Sono quasi ipocriti quanto le persone davvero belle e consapevoli, che si lamentano random del loro aspetto.
martedì 23 settembre 2014
Autumn
Finalmente.
Non mi interessa quanto sia stata male oggi, è l'inizio della mia stagione preferita e quindi tutto andrà meglio.
Non vedo l'ora che scenda il freddo, che le foglie comincino a cadere colorando tutto e lasciando gli alberi rigidi e semi spogli.
Non vedo l'ora della pioggia prima leggera e poi tempestiva, che ti bagna il viso e ti fa tremare.
Non vedo l'ora delle mattine buie e delle lamentele per alzarsi dal letto quando ancora tutto sembra notte.
E non vedo l'ora di provare quella malinconia per qualcosa che realmente non so, quella sensazione di nostalgia dondolante.
Per me l'autunno è sempre stata la stagione portafortuna, nonostante io non credi fermamente in questo genere di cose.
Autunno per me vuol dire caduta e rinascita.
In autunno sono sempre nate le sensazioni più intense che io abbia provato, belle o brutte che siano.
In autunno c'è tanta tristezza, ma sempre tanta voglia di prenderla e trasformarla in forza.
Mi sento come un temporale.
Sono profumo pioggia, sono freddo, sono colore, sono io.
Mi farò assorbire completamente dal paesaggio intorno a me, come ogni volta.
E come un ramo scuro che resiste al gelo, rimpiangerò le foglie che ho perso, consapevole però che ne cresceranno delle nuove.
Perchè la mia rinascita non è in primavera.
E' fra lo stupore dell'autunno.
sabato 20 settembre 2014
Per l'ultima volta.
Due ore e mezza per trovare una fottuta tinta.
Le persone a Milano che si muovono lente come una mandria di pecore.
I corpetti in pelle S-P-A-R-I-T-I in tutto i negozi del centro.
La profumeria dove vendono la decolorazione chiusa il sabato pomeriggio.
Il Milan a San Siro e TRE metro perse perché i troppi tifosi non hanno mosso di striscio il culo per farmi salire, visto che non sono nemmeno larga come un capodoglio (se il milan perde o lo stadio salta per una bomba vi sta solo bene).
Lo zaino pesante tre quintali per i libri che devo portare domani alla tizia di Bergamo.
E gente che dovrebbe solo sparire, invece non fa altro che rientrare continuamente nella mia vita.
Mi sono rovinata una giornata che doveva essere splendida.
E ho tirato tante di quelle smadonnate che, se davvero esistesse Dio, mi avrebbe fatto tirar sotto da un camion solo per mandarmi subito a conversare con Lucifero.
Poi le belle cose che ti appaiono su ask e ti fanno passare la voglia di mangiare con i tuoi amici al giapponese dal nervoso.
Per l'ultima volta, l'ultima, dirò qualcosa riguardo a questo argomento.
E non mi frega un cazzo di chi leggerà, è ciò che penso e questo mondo permette libertà di parola, giusto?
Se al momento fossi presa da una rabbia impulsiva, probabilmente tirerei giù solo un sacco di insulti.
Ma solo perché il controllo della rabbia è ancora un mio difetto da migliorare, come molti altri.
Continuo a ripetermi che nessuno è peggio o meglio di un altro, perché tutti sbagliamo e tutti abbiamo i nostri modi (giusti o sbagliati che siano) di reagire.
Siamo tutti maturi ed immaturi, chi in alcuni aspetti chi in altri.
Io non mi permetto di giudicare né la Barbara né il Michael di adesso.
Se lo faccio, mi riferisco solo alle persone le quali ho avuto il "piacere" di conoscere.
Metto piacere tra virgolette, perché non posso non affermare che aver conosciuto Barbara mi abbia portato solo problemi, anzi.
L'unica cosa che posso dire a riguardo è che visto che si considera così tanto schietta e diretta, io non so ancora le tante cose negative sul mio conto di cui aveva da lamentarsi. Siamo amiche, basta discuterne. Io mi prendo le mie colpe e tu le tue, se ne abbiamo.
Peccato che io da un momento all'altro vengo rimpiazzata e le motivazioni del litigio sono più che vaghe. E peccato, anche, che alcune persone pensano di comprendere il tono che si ha in un messaggio.
Perchè se solo avesse saputo in che modo l'ho pregata di non fare quello che le ho chiesto, non si sarebbe infuriata così random.
Ci sono stata male, non posso negarlo.
Ma quando ti abitui a cancellare le persone, come magari cestini una fotografia sul pc, diventa ogni volta più facile. E entrambe ne siamo molto brave, a quanto pare.
Mentre per quanto riguarda il caro vecchio Michael che ha titubanze sulla mia indifferenza, io ne ho sulla sua.
Se sei indifferente non rispondi a provocazioni, come non rispondi a domande che ti pongono.
Io non mi permetto di giudicare cosa o chi sia diventato ora, ma posso benissimo farlo (con gli amici intimi) per il Michael che ho conosciuto e viceversa lui può fare lo stesso con me.
Se poi ha bisogno di esternare le sue ricche frasi, lo può fare benissimo davanti alla mia faccia per chiudere la cosa una volta per tutte (che per me è già chiusa da mesi), ma sospetto vivamente che si perderebbe alla prima virgola.
Perciò, a differenza sua, io esprimo il mio pensiero contenuto e buttato alla bell'e meglio su questa pagina di blog e non su social network.
E già questo fa riflettere molto.
Bye bye dear past.
lunedì 15 settembre 2014
Asleep
Non voglio che il mio studio venga influenzato dalla minima cosa.
E sinceramente, mi sono rotta i coglioni di essere sempre assorta, che sia per "preoccupazioni" reali sia per speranze inutili o desideri lontani.
In programma ho tante cose.
Andare da Nick, partire per Londra, fare i tatuaggi e sbattermene dei miei e farmi i cheeks.
I tatuaggi saranno due, per i diciott'anni, ma magari lì farò anche prima.
Il primo è la citazione di Hayley "Be Unforgettable", che tatuerò su una delle due clavicole in corsivo.
Mentre l'altro doveva essere Heartless. Doveva perché forse non sarà più il terzo. Sono completamente confusa di come potrei farlo, se e con quale disegno e soprattutto dove.
Quindi slitterà ad una data non definibile dove sono collocati anche stregatto e fiore di Ren.
Mentre come terzo e perfetto tattoo credo mi tatuerò una frase, una frase leggermente modificata ma che mi ricorderà sempre tutto ciò che non sono.
"I'm not a sad story."
La calligrafia sarà l'effetto di una macchina da scrivere e la posizione, naturalmente, il polso sinistro.
E' un ricordo e una promessa.
Io non sono una storia triste, non lo sarò mai perché quella felicità che sogno un giorno la troverò e anche io avrò il mio lieto fine.
lunedì 8 settembre 2014
Beer.
Penso di essere abbastanza brilla pe dire che sono stufa di tutto.
Stufa di chi se ne approfitta, di chi mente, di mia madre che da solo urlare, dei compiti che non finiscono mai.
Sono stufa di essere presa in giro.
Stufa di essere di seconda mano.
Voglio solo star fuori e bere finché lo stomaco non scoppia.
Voglio sentire la testa girare.
E voglio che qualcuno stia male comw lo sono stata e lo sono io ora.
Perché non si può mai essere felici?
Forse ha ragione Gabriele, dovrei mandare a fanculo tutto e tutti.
Rifarmi una nuova compagnia, trovare un ragazzo che mi voglia bene.
Magari potrei davvero ricominciare tutto daccapo.
Se solo guardare gli aereoplani funzionasse.
mercoledì 27 agosto 2014
Every night I try my best to dream tomorrow makes it better
Riesco quasi a guardarlo con più leggerezza, nonostante la maggior parte dei miei discorsi lo appesantiscano così tanto.
Voglio approfittare delle note di pianoforte e della febbre che mi indebolisce per scrivere un po'.
Non penso di volermi sfogare, o forse vorrei ma non lo faccio o non lo so.
Sono molto confusa in questo ultimo periodo.
Faccio e dico cose per le quali dopo ragiono diversi giorni senza sapere se siano state corrette o meno.
Ma come dico sempre, nel momento in cui facciamo qualcosa è perché ci pare giusta e per noi va bene così, per questo pentirsi serve a poco o addirittura niente.
E se qualcosa va male, si sistema o be' rimane lì perché ormai è successo.
Domani è un altro giorno e magari..magari andrà un pochetto meglio. Non si può sapere.
Come la febbre che ho.
Arriva perché sbagli qualcosa, perché non ti copri o perché corri sotto un acquazzone e ti diverti anche.
Ma anche le cose belle possono portare un po' di male.
E magari quella poca serenità che hai provato all'inizio si trasforma in lungo periodo di male.
Bisogna solo voler curarsi e trovare le giuste medicine, altrimenti il dolore non andrà via.
Ecco, penso che questa fase sia la più difficile.
Perché chi ci dice quali sono le cose che potrebbero far stare meglio?
Sinceramente non ne ho idea.
E per questo mi intristisco.
Perché come vale per un malessere fisico, vale anche per gli stessi attimi di vita.
A me, aiutano già queste stesse note che suonano ora sulla pagina.
Perchè anche se c'è solo la musica, io ricordo le parole e lo so ciò che lo strumento sta cercando di dire e lo riesco a comprendere e mi sento in pace.
Vorrei che fosse così anche per me e anche per tutte le altre persone.
Vorrei che ognuno di noi avesse una melodia all'interno della quale qualcuno conosca già il testo e lo apprezzi.
Così si sarebbe completi forse.
Non ci sarebbe bisogno della voce.
Basterebbe qualche piccola vibrazione mandata dal cuore e qualcuno che la sappia acchiappare, come quando riesci a prendere una farfalla delicatamente tra le palme e poi la ammiri volare via.
E' vero, non potrai più riprenderla magari, ma sei riuscito a farla tua per un attimo e ti basta questo.
lunedì 18 agosto 2014
Now I will step forward to realize this wish.
E' come non usare la macchina per un po' e scoprire che fatica a ripartire.
Oppure non mangiare più qualcosa e quindi non essere più abituati a quel sapore.
Non si ha più la certezza di nulla.
Non si capisce più l'intensità di niente.
Quelle due 'domande' su ask mi stanno davvero facendo riflettere..
I pensieri piano piano si incatenano e arrivo a conclusioni una più brutta dell'altra.
Non può essere una copertura e se lo fosse mi darà solo problemi in futuro...
Ma non sono più sicura di nulla.
Quando vedi le mani di una persona allontanarsi dalle tue..
O quando stai raccogliendo il tuo cuore in pezzi e arriva una folata di vento e li sparge ancora in giro..
Alla fine non è normale stufarsi? O non crederci più?
Perché alla fine io sono fatta così. Ma tutti gli altri sono diversi.
Vorrei avere anche io il coraggio di divertirmi e buttare nel cesso i sentimenti..ma forse è semplicemente la mia anima che me lo impedisce, anche se io lo vorrei con tutta me stessa.
Vorrei andare da uno qualsiasi e divorargli il cuore, farlo soffrire..solo perché qualcuno ha fatto male a me.
Ma non sarebbe giusto..
Lo so.
Eppure anche se chiudo gli occhi e provo a ripensare o addirittura inventare momenti dolci..io non ce la faccio.
Non ne sono capace..
E questa cosa mi terrorizza fino a farmi piangere.
Perché se davvero chiudo i miei occhi e penso..non so quanto una carezza possa essere morbida..o quanto un bacio faccia battere il cuore.
Non so quanto sia bello intrecciare le dita fra quelle di un'altra persona.
Non so come ci si senta quando si arrossisce.
Non so cosa voglia dire fare l'amore in maniera dolce..perché se io..davvero ci penso..non l'ho mai fatto.
Allora come posso crederci tanto in questo sentimento se non so nemmeno cosa voglia dire?
Forse non sono più capace di provarlo.
Forse non posso innamorarmi più.
O forse dovrò cercare tutti i pezzi infranti..riunirli in qualche modo..e provare a vedere se qualcuno accetta anche un cuore mezzo disastrato.
mercoledì 13 agosto 2014
A little pain.
Travel to the moon
The dream where you first appeared fades out
The light of the star,
I longed for is taken away
The smile I had to forget
in order to be strong,
For sure if we're together, we can take it back
Open your eyes
I'm here waiting for you
Even if the future is different from now
I'm here waiting for you
I keep on screaming
I'm sure all I have to do
Is pull in the thread that connects our hearts
So the person I was back then
Would open her eyes
No need to cry
Travel in silence
I can reach you if I stretch out my hands
The only memory I have of you
Is so far away
I can hear your voice
If I close my eyes
Even a little pain
Would be nice
Look at me
I'm here waiting for you
Even if you get lost, blown away by the wind
I'm here waiting for you
I look up at the sky
I was protecting my heart
With outstretched hands
Until the person you were back then
Looked back
No need to cry
(Feel something, feel nothing
Listen closely, listen closely)
Wide open ears
Disarm the dream tickler
In the constant moment
(You will find me where it's quiet
Listen closely, listen closely)
Let the blood flow
Through all the spaces
Of the universe.
martedì 12 agosto 2014
lunedì 11 agosto 2014
And here we go again.
Ma ora che ho il pc, vorrei scrivere un po' e schiarirmi le idee.
Sinceramente non so da dove o da chi iniziare perché vorrei parlare di tutto.
Allora, in generale quest'estate sta trascorrendo in maniera abbastanza normale.
Per la mia felicità, piove molto spesso anche se, giustamente, dovrebbe esserci il sole.
Il caldo, invece, c'è ed è una gran rottura di coglioni.
Non lo sopporto e non mi aiuta fisicamente.
In amicizia invece ho fatto molte conoscenze e molte altre le ho eliminate dalla mia vita.
Una di queste è Barbara. Non so cosa pensare precisamente. So soltanto che ho capito, che nella sua vita la mia presenza è indifferente. Quindi mi va bene così.
Anche Francesco non lo sento più e non so se dispiacermene.
Alla fine non c'è mai stata una chat di piacere con lui e sono convinta che, metà delle sue balle non saprebbe nemmeno ripetermele.
Invece sono contenta di star coltivando amicizie grazie al sito di ask.
Prima fra tutte quella con Mainardo, che, come già immaginavo, è una persona interessantissima e, come invece non immaginavo, anche apertamente dolce e sentimentale.
Penso che per ripagarmi della balzata, accetterò il suo invito ad una festa (come si può dir di no alla birra gratis?)
Inoltre mi sento con Marco e Nicholas e spero di incontrarli presto, soprattutto Nic visto che abita a Bergamo!
Invece per Marco dovrò farmi un giro a Forlì prima o poi. Adoro i viaggi che si fa quel ragazzo, abbiamo le nostre malattie mentali in comune riguardo Wonderland e gli Stregatti.
Sto imparando ad apprezzare anche il fandom di Dave, nonostante le ragazze che mi scrivono siano un po' troppo appiccicose ed esagerate.
Maya ad esempio, mi fa continuamente complimenti, mi chiama Hayley e mi sovrasta di cuoricini blu.
Appena qualcosa non va continua a ripetermi che devo star bene perché me lo merito e, intanto, si mortifica "insultandosi". Approfitto di questo difetto per farle notare i suoi pregi e per rimanere un po' nell'ombra riguardo le mie situazioni.
Con Elisa le cose vanno benone. Vogliamo organizzare qualche altro after prima dell'inizio della scuola e ci stiamo devastando i capelli a suon di decolorazioni.
Nora è splendida e presente come sempre. Sono contentissima che con Lucas le cose vadano alla grande e, inoltre, è riuscita a trovare una scuola per terminare gli studi.
Marika e (alcune volte) Dyana mi scrivono per mandarmi un abbraccio o chiedermi se la mia vita procede senza intoppi, sono davvero molto dolci.
Ho sentito da poco le due Eleonora e mi mancano entrambe, con uguale intensità ma in modo completamente differente.
Sento incredibilmente anche la mancanza di Camilla e sono estremamente preoccupata per lei, soprattutto adesso che l'allarme dell'ebola va peggiorando. Anche lei è parecchio spaventata, ma, per cercare di farla distrarre, le invio registrazioni stupide dove faccio battute sulla famiglia da cui è ospite.
Un'altra amicizia che via via va ad accrescersi è quella con Spelga.
Sono rimasta davvero sorpresa quando, alla fine della festa dei 18 di Dave e Vale, si è aperto con me.
L'ho sempre trovato un ragazzo particolarmente simpatico ma anche piuttosto riservato, ma devo dire che è riuscito a spiazzarmi.
Oltre ad avermi raccontato delle sue varie tristezze capitate durante le passate relazioni, mi ha anche parlato tanto di Vale.
E' uno dei ragazzi più seri, diretti e sensibili che abbia mai conosciuto.
Le sue frasi erano semplici e chiare, ma intense. Davvero intense.
Sono riuscita davvero a comprendere quanto la loro relazione sia stupenda, al di fuori che vengano bene in fotografia perché ispirano dolcezza.
Anche se litigano spesso per assolute cazzate (riporto tali e quali le parole) i loro sentimenti sono profondi.
Ed è bello sapere che per una persona tu sia la ragione di vita.
Spelga me l'ha detto in modo assolutamente schietto "Se Vale non ci fosse o andasse via, io non so più dove sarei perché lei è tutto".
Sembrerà una frase fatta, ma il suo sguardo brillava, l'emozione era decisamente tanta e in quel momento mi sono sentita felice perché è emozionante vedere quanto l'amore vero esista.
Alla fine è il valore più grande che ci sia, giusto?
Mi sono sentita parecchio empatica e lui è stato gentilissimo ad accogliere qualche mio singhiozzo strozzato mentre gli dicevo una sola frase riguardo questo ultimo periodo.
Non che non volessi aprirmi con lui, ma alla fine non ne vedevo il bisogno.
Sto ritornando a lavorare su me stessa e ne sono molto serena.
Ho deciso che non costruirò più castelli in aria, nemmeno per piacere.
L'unico mondo che permetto a me stessa di creare è quello dove il mio Oblivion vive.
Non cerco più la speranza, vado avanti e lascio che tutto accada.
"Gotta let it happen".
Ormai ho capito le parole stanno diventando semplici per tutti e bisogna solo dare peso ai fatti, a ciò che realmente viene dimostrato.
Non faccio più passi avanti, aspetto solo che le cose mi arrivino addosso e le prenderò tutte di petto.
Cancellerò le paranoie, limiterò le preoccupazioni, cercherò di sfogarmi solo per conto mio e con metodi diversi.
Proporrò a mio padre di svuotare almeno metà box per metterci un sacco da boxe con il quale inizierò il mio allenamento-sfogo.
Voglio aumentare la mia forza, in generale.
Non voglio più apparire agli occhi degli altri fragile o sensibile.
Il mio carattere ha tante sfaccettature, molte nascoste, ma quella più visibile si chiama Heartless e non passa giorno in cui io non ne vada fiera.
So che se mi innamorerò e verrò ricambiata, questo lato di me si troverà in ombra per dare più spazio alla dolcezza, ne sono sicura ma penso sia un bene.
Guardandomi in giro ho capito che quello che bisogna dare alla persona che sia ama sono solo sorrisi e affetto e quando questi vengono ricambiati, senza aspettarselo,..be' allora lì nasce l'amore.
Ma, per adesso, sto bene così.
Penso a migliorare in altre cose.
Con il mio corpo ad esempio, in maniera tale che io riesca a spogliarmi senza problemi davanti allo specchio o magari che per l'anno prossimo riesca a mettere il costume da bagno.
Con la salute, (ri)smettendo di assumere così tanta teina.
Oppure nel disegno, con la chitarra, con le tinte.
Per l'amore potrò anche aspettare per trovare, magari, qualcuno che, come Spelga ad esempio, parli ad un suo amico di quanto sia felice ad avermi accanto.
Per il resto, sto perdendo troppe volte il filo a causa del casino che c'è in casa.
Penso scriverò anche domani, visto che ora sicuramente perdo qualcosa o qualcuno per la strada dei pensieri.
Volevo solo dire le ultime cose riguardo alla festa.
Mi sono divertita tantissimo, ho bevuto abbastanza e ho conosciuto tante nuove persone che sabato verranno anche a trovarmi qui a Milano.
A Vale la collana è piaciuta e spero arrivi presto anche il cd dei My Chem.
E anche a Dave sono piaciuti tanto i regali e ne sono felice perché per il ritratto di Riku, nonostante i vari scleri, ci ho messo l'anima per cercare di farlo simile.
Le foto sono venute un po' troppo mosse, avrei voluto fare di meglio.
Spero di imparare a sfruttare obbiettivi e luci notturne.
In compenso è stata una delle serate più belle che abbia passato, annesse le strane "sorprese" inaspettate.
domenica 10 agosto 2014
10.08.2014
La pioggia lava via tutto.
E dei ricordi non rimane più nulla.
Mi chiedo solo se questo posto potrà ritornare ad essere mio.
Con una scritta che ne dia la prova.
Altrimenti verrò lavata via anche io.
giovedì 7 agosto 2014
lunedì 4 agosto 2014
venerdì 1 agosto 2014
Fuck.
Cara mamma,
Con tutta la fatica che hai fatto per mettermi al mondo potevi pure evitare di farlo.
Vaffanculo.
martedì 29 luglio 2014
Distance.
Oggi ho preso un bel po' di pioggia con Eli.
Siamo andate a prendere la tinta e la farò il giorno prima della festa di Vale e Dave.
I regali sono quasi tutti pronti e fra un po' mi toccherà "l'impresa pacchetti" per la quale sono totalmente un disastro.
Comunque, mentre ci dirigevamo da Crabby io ed Eli abbiamo passato uno strettissimo marciapiede in ticinese.
Accanto ad esso c'era una pozza tremendamente profonda e un ragazzo ben vestito, pur di farci passare all'asciutto, si è bagnato scarpe laccate stile classico e orlo di pantaloni gessati.
Mi ha sorriso un po' imbarazzato e io mi sono sentita mega in colpa.
Al ritorno dal negozio, l'abbiamo rincontrato e con un ampissimo sorriso mi ha salutato.
Mi si è sciolto il cuore ad aver prova che qualcuno ancora gentile e dolce esista.
L'ho rigraziato ricambiando il sorriso.
Poi io e Eli ci siamo dirette in centrale per fare una sopresa ad un'amica che ritornava da Londra. Era contentissima.
Le ho salutate e sono rimasta in stazione siccome, tempo un'oretta, Richi sarebbe arrivato da Lecco.
Volevo vederlo per dargli forza.
La ragazza con la quale stava nascendo qualcosa di grande..si è tirata indietro, ma il tempo di vedere Richi e lei si stava già maledicendo con messaggi pieni di auto-colpe.
Penso sia normale.
Ha vissuto due anni con un ragazzo che aveva vicino e che negli ultimi mesi la picchiava.
È ovvio che cerchi presenza fisica continua.
Ha paura.
Pensa che la lontananza faccia solo male.
Ma si vede che vogliono rischiare il tutto e per tutto.
Basta fare qualche sacrificio..in fondo sono solamente una decina di euro.
E poi..vedere splendere così il sorriso di Richi, che raramente appare, dona qualche punto in favore a quel valore di amore che cerco di ammazzare.
Sono dell'idea che l'amore sia la cosa più importante, ma non voglio che lo sia per me, non mi interessa più.
Bando alle ciance, ho visto Richi molto afflitto, ma quando abbiamo incontrato sua madre in metro e gli abbiamo dato un po' di coraggio, era già più sereno.
Mi ha detto tante belle cose oggi, ha detto che sono la più importante e mi ha abbracciato forte, come piace a me.
In fondo vuole solo che io mi apra, ma mi viene difficile con tutti ormai.
Lui, però, non si arrende e quasi ogni sera, diluvio pioggerella o ciel sereno, si fa trovare sotto casa con una bottiglia di birra.
Una Tuborg. Acquaccia. E lo prendo sempre in giro. Ma lui sorride e si mette a farmi ascoltare qualche pezzo rap; io in cambio qualche bella canzone dei Paramore.
Richi è uno dei pochi che, da questa vita, si merita tanto.
Spero che le cose con Alice funzionino.
Non vedo l'ora di conoscerla e di stringerle la mano, mentre di sottecchi dico a quello scemotto "trattala bene mi raccomando".
Mi sento già legata a lei.
Forse perché lui me ne parla e mi racconta che i nostri modi di fare, i nostri difetti e il nostro non aprirci e non mostrare le vere emozioni, sono praticamente identici.
Non so, dal profondo le voglio già bene.
A una persona che fa splendere così gli occhi di Richi, non si può non voler bene.
Come dice Hayley "Gotta let it happen".
Lasciamo che tutto succeda e tutto andrà bene.