martedì 29 luglio 2014

Distance.

Oggi ho preso un bel po' di pioggia con Eli.
Siamo andate a prendere la tinta e la farò il giorno prima della festa di Vale e Dave.
I regali sono quasi tutti pronti e fra un po' mi toccherà "l'impresa pacchetti" per la quale sono totalmente un disastro.

Comunque, mentre ci dirigevamo da Crabby io ed Eli abbiamo passato uno strettissimo marciapiede in ticinese.
Accanto ad esso c'era una pozza tremendamente profonda e un ragazzo ben vestito, pur di farci passare all'asciutto, si è bagnato scarpe laccate stile classico e orlo di pantaloni gessati.
Mi ha sorriso un po' imbarazzato e io mi sono sentita mega in colpa.
Al ritorno dal negozio, l'abbiamo rincontrato e con un ampissimo sorriso mi ha salutato.
Mi si è sciolto il cuore ad aver prova che qualcuno ancora gentile e dolce esista.
L'ho rigraziato ricambiando il sorriso.

Poi io e Eli ci siamo dirette in centrale per fare una sopresa ad un'amica che ritornava da Londra. Era contentissima.
Le ho salutate e sono rimasta in stazione siccome, tempo un'oretta, Richi sarebbe arrivato  da Lecco.
Volevo vederlo per dargli forza.
La ragazza con la quale stava nascendo qualcosa di grande..si è tirata indietro, ma il tempo di vedere Richi e lei si stava già maledicendo con messaggi pieni di auto-colpe.
Penso sia normale.
Ha vissuto due anni con un ragazzo che aveva vicino e che negli ultimi mesi la picchiava.
È ovvio che cerchi presenza fisica continua.
Ha paura.
Pensa che la lontananza faccia solo male.
Ma si vede che vogliono rischiare il tutto e per tutto.
Basta fare qualche sacrificio..in fondo sono solamente una decina di euro.
E poi..vedere splendere così il sorriso di Richi, che raramente appare, dona qualche punto in favore a quel valore di amore che cerco di ammazzare.
Sono dell'idea che l'amore sia la cosa più importante, ma non voglio che lo sia per me, non mi interessa più.
Bando alle ciance, ho visto Richi molto afflitto, ma quando abbiamo incontrato sua madre in metro e gli abbiamo dato un po' di coraggio, era già più sereno.
Mi ha detto tante belle cose oggi,  ha detto che sono la più importante e mi ha abbracciato forte, come piace a me.
In fondo vuole solo che io mi apra, ma mi viene difficile con tutti ormai.
Lui, però,  non si arrende e quasi ogni sera, diluvio pioggerella o ciel sereno, si fa trovare sotto casa con una bottiglia di birra.
Una Tuborg. Acquaccia. E lo prendo sempre in giro. Ma lui sorride e si mette a farmi ascoltare qualche pezzo rap; io in cambio qualche bella canzone dei Paramore.
Richi è uno dei pochi che, da questa vita, si merita tanto.
Spero che le cose con Alice funzionino.
Non vedo l'ora di conoscerla e di stringerle la mano, mentre di sottecchi dico a quello scemotto "trattala bene mi raccomando".
Mi sento già legata a lei.
Forse perché lui me ne parla e mi racconta che i nostri modi di fare,  i nostri difetti e il nostro non aprirci e non mostrare le vere emozioni, sono praticamente identici.
Non so, dal profondo le voglio già bene.
A una persona che fa splendere così gli occhi di Richi, non si può non voler bene.

Come dice Hayley "Gotta let it happen".
Lasciamo che tutto succeda e tutto andrà bene.

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