lunedì 29 settembre 2014

Kitto mata aeru.

Anche questa giornata sta finendo.
Se le altre erano piatte, questa è stata anche peggio forse.

Devo ancora preparare gli schizzi per i disegni che Ele mi pagherà, ho studiato poco e niente, non tocco la chitarra da agosto e tutti i libri che ho iniziato sono a metà.

Oggi per la prima volta sono andata a fare "shopping" con mio padre.
Ne avevo assolutamente bisogno e alla fine mi sono sentita costretta.
Odio comprare i pantaloni.
Al terzo stavo già per piangere davanti allo specchio del camerino.
Mio padre continuava a portarmi tutti i modelli neri che c'erano in negozio.
Il problema è che gli ho detto di prendere una taglia più piccola mia..
Mi sono sentita male e alla fine ha scelto lui e sono riuscita a comprare due paia di jeans, uno nero e l'altro grigio.
Ma so comunque che li metterò con le maglie più lunghe che ho.


L'unica cosa positiva è che abbiamo preso l'occorrente per costruire la spada di Nihal e mi distrarrò un bel po' anche col corso di oreficeria organizzato dalla scuola al posto delle lezioni.

Non penso ci sia altro.

Torno a guardare Maid-sama.
Magari mi intenerisco un po'.





sabato 27 settembre 2014

Run away, try to find a safe place you can hide.

E i giorni continuano a passare.
E io non vedo nulla cambiare.
Nulla in me e nella mia vita.
Niente di davvero importante.
Statica, apatica, confusa.


Mi sveglio.
Mia madre dorme e mio padre con lei, oppure è già andato via.
Esco di casa senza nemmeno un ciao.
Cammino da sola.
Prendo la metro con le cuffie nelle orecchie.
A scuola delle volte ascolto, altre no.
Coccolo Eleonora e aspetto solo un suo sorriso.
Faccio una battuta delle mie e anche Ale e Eli sorridono.
Sono a posto.
Torno a casa da sola.
Mi faccio qualcosa da mangiare.
Mi metto a fare esercizio davanti al mio riflesso rendendomi conto che non sono ancora come dovrei essere.
Faccio i compiti, se ce ne sono.
Pc, ask, complimenti vuoti da cancellare o a cui trovare un modo decente per rispondere.
Whatsapp che qualche volta vibra.
Arriva mia madre.
Grida, sa solo fare quello.
Arriva mio padre.
"Tua madre ha ragione".
Mi chiudo in camera.
Ascolto la musica.
Aspetto la notte sperando di  non fare qualche incubo.


Sono stanca.
Sono stanca di non trovare nulla e di non sapere cosa voglio.

Sono stanca di piangere per la troppa rabbia.
Una volta non lo facevo mai.
Ora sono una frignona imbarazzante.
Che schifo.

In più ora sono anche malata.
Quei bastardi dei miei da settimane non fanno altro che dirmi questo.

FATTI CURARE.
FATTI CURARE.
FATTI CURARE.
TU NON STAI BENE.

Non so come cazzo sto.
E si sono malata, deficiente, pazza, tutto quello che vii pare.
Perché siete degli ignoranti di merda che guardano solo le apparenze.
A quanto pare la decolorazione brucia più il cervello delle canne.
Ma vaffanculo.
L'importante è che io sia malata.
E che anche se mi dimostro intelligente portando a casa voti alti o devo sempre impegnarmi a fare meglio oppure è solo il mio dovere.

Sono una persona di merda okay,
Non faccio nulla.
Non ho uno scopo.
E ora nemmeno un futuro in cui credere.
Sono il nulla.
Sono un nessuno.

Sono isterica.
Sono violenta.
Ostento tutto ciò che di dolce o d'affetto ci sia perché non credo più in nulla.
Perché gli altri riescono solo a distruggerti e lasciarti lì in pezzi.

Non ho un fottuto cuore.
E non perché me l'abbiano frantumato, ma perché con le mie stesse mani ho voluto disintegrarlo.

Eppure ora.
Sto piangendo.
E non so per cosa.
So solo che vorrei sparire.
Chiudermi in un posto buio e non uscirci mai più.
Voglio stare da sola per sempre.



mercoledì 24 settembre 2014

Pretty, pretty please.

Oggi è iniziato il mio programma per non sentirmi nel più completo disagio a Lucca.
E, diciamolo, per non sentirmi a disagio in generale.
Dieta ed esercizio fisico.
Non voglio avere più ansia.
Voglio riuscire a vedermi allo specchio, almeno in intimo.

Per il cosplay di Nihal, ho appena deciso di mandare quasi tutto a fanculo.
A meno che il set di domenica vada bene, difficilmente verrò scambiata per lei, quindi perché crearsi lo sbattimento di costruire la spada?

In qualunque caso, non voglio ridurmi ad essere le povera sfigata che fa solo foto agli altri, visto che vado lì principalmente per farmi una vacanzina.
Spero vada tutto bene visto che, per alcuni motivi, Lucca ho sempre cercato di evitarla come la peste.
L'unica cosa positiva è che molti miei compagni di classe ci andranno quindi potrò vederli in cosplay e magari gireremo insieme.

Per il resto, sembra andare tutto okay.
Dovrei risalire due volte a Bergamo, la prima per scusarmi con Vale e Spelga e la seconda per rivedere Nick.
Solo che ora non ho nemmeno un soldo e quelli che arrivano dovrei tenerli da parte per il live di Linsday.
Ma perché si deve pagare tutto, che palle.

Inoltre non ho voglia di studiare e passo i pomeriggi a cercare di dormire o leggendo per non dover pensare.
Adesso penso mi metterò a fare le bozze del tatuaggio e contatterò Silvia.
Penso di aver convinto mia madre ad anticiparmeli per dicembre, così, a marzo, potrò pressare sui cheek che tanto desidero.
A proposito di questi, ho discusso con alcuni miei compagni stamattina.
Nessuno vuole che me li faccia perché "rovinano il viso" e boh si sono lamentati dicendo che dovrei apprezzarmi per quello che sono.
Io evito di esprimere pensieri pesanti a riguardo, ma quando ti piace sia la tua faccia sia il corpo in cui stai, è facile parlare.

Dio che odio.
Sono quasi ipocriti quanto le persone davvero belle e consapevoli, che si lamentano random del loro aspetto.


martedì 23 settembre 2014

Autumn

Oggi è il primo giorno d'autunno e io non potrei essere più contenta.
Finalmente.
Non mi interessa quanto sia stata male oggi, è l'inizio della mia stagione preferita e quindi tutto andrà meglio.
Non vedo l'ora che scenda il freddo, che le foglie comincino a cadere colorando tutto e lasciando gli alberi rigidi e semi spogli.
Non vedo l'ora della pioggia prima leggera e poi tempestiva, che ti bagna il viso e ti fa tremare.
Non vedo l'ora delle mattine buie e delle lamentele per alzarsi dal letto quando ancora tutto sembra notte.
E non vedo l'ora di provare quella malinconia per qualcosa che realmente non so, quella sensazione di nostalgia dondolante.

Per me l'autunno è sempre stata la stagione portafortuna, nonostante io non credi fermamente in questo genere di cose.
Autunno per me vuol dire caduta e rinascita.
In autunno sono sempre nate le sensazioni più intense che io abbia provato, belle o brutte che siano.
In autunno c'è tanta tristezza, ma sempre tanta voglia di prenderla e trasformarla in forza.

Mi sento come un temporale.

Sono profumo pioggia, sono freddo, sono colore, sono io.

Mi farò assorbire completamente dal paesaggio intorno a me, come ogni volta.

E come un ramo scuro che resiste al gelo, rimpiangerò le foglie che ho perso, consapevole però che ne cresceranno delle nuove.

Perchè la mia rinascita non è in primavera.

E' fra lo stupore dell'autunno.


sabato 20 settembre 2014

Per l'ultima volta.

Una doccia fredda e un coca jack dal frigo, sperando che la mia ira si raggeli.

Due ore e mezza per trovare una fottuta tinta.
Le persone a Milano che si muovono lente come una mandria di pecore.
I corpetti in pelle S-P-A-R-I-T-I in tutto i negozi del centro.
La profumeria dove vendono la decolorazione chiusa il sabato pomeriggio.
Il Milan a San Siro e TRE metro perse perché i troppi tifosi non hanno mosso di striscio il culo per farmi salire, visto che non sono nemmeno larga come un capodoglio (se il milan perde o lo stadio salta per una bomba vi sta solo bene).
Lo zaino pesante tre quintali per i libri che devo portare domani alla tizia di Bergamo.
E gente che dovrebbe solo sparire, invece non fa altro che rientrare continuamente nella mia vita.


Mi sono rovinata una giornata che doveva essere splendida.
E ho tirato tante di quelle smadonnate che, se davvero esistesse Dio, mi avrebbe fatto tirar sotto da un camion solo per mandarmi subito a conversare con Lucifero.
Poi le belle cose che ti appaiono su ask e ti fanno passare la voglia di mangiare con i tuoi amici al giapponese dal nervoso.

Per l'ultima volta, l'ultima, dirò qualcosa riguardo a questo argomento.
E non mi frega un cazzo di chi leggerà, è ciò che penso e questo mondo permette libertà di parola, giusto?

Se al momento fossi presa da una rabbia impulsiva, probabilmente tirerei giù solo un sacco di insulti.
Ma solo perché il controllo della rabbia è ancora un mio difetto da migliorare, come molti altri.

Continuo a ripetermi che nessuno è peggio o meglio di un altro, perché tutti sbagliamo e tutti abbiamo i nostri modi (giusti o sbagliati che siano) di reagire.
Siamo tutti maturi ed immaturi, chi in alcuni aspetti chi in altri.
Io non mi permetto di giudicare né la Barbara né il Michael di adesso.
Se lo faccio, mi riferisco solo alle persone le quali ho avuto il "piacere" di conoscere.
Metto piacere tra virgolette, perché non posso non affermare che aver conosciuto Barbara mi abbia portato solo problemi, anzi.
L'unica cosa che posso dire a riguardo è che visto che si considera così tanto schietta e diretta, io non so ancora le tante cose negative sul mio conto di cui aveva da lamentarsi. Siamo amiche, basta discuterne. Io mi prendo le mie colpe e tu le tue, se ne abbiamo.
Peccato che io da un momento all'altro vengo rimpiazzata e le motivazioni del litigio sono più che vaghe. E peccato, anche, che alcune persone pensano di comprendere il tono che si ha in un messaggio. Forse hanno i superpoteri.
Perchè se solo avesse saputo in che modo l'ho pregata di non fare quello che le ho chiesto, non si sarebbe infuriata così  random.
Ci sono stata male, non posso negarlo.
Ma quando ti abitui a cancellare le persone, come magari cestini una fotografia sul pc, diventa ogni volta più facile. E entrambe ne siamo molto brave, a quanto pare.

Mentre per quanto riguarda il caro vecchio Michael che ha titubanze sulla mia indifferenza, io ne ho sulla sua.
Se sei indifferente non rispondi a provocazioni, come non rispondi a domande che ti pongono.
Io non mi permetto di giudicare cosa o chi sia diventato ora, ma posso benissimo farlo (con gli amici intimi) per il Michael che ho conosciuto e viceversa lui può fare lo stesso con me.
Se poi ha bisogno di esternare le sue ricche frasi, lo può fare benissimo davanti alla mia faccia per chiudere la cosa una volta per tutte (che per me è già chiusa da mesi), ma sospetto vivamente che si perderebbe alla prima virgola.
Perciò, a differenza sua, io esprimo il mio pensiero contenuto e buttato alla bell'e meglio su questa pagina di blog e non su social network.
E già questo fa riflettere molto.

Bye bye dear past.







lunedì 15 settembre 2014

Asleep

E' iniziata di nuovo la scuola e fortunatamente la mia testa sarà così presa ad impazzire sui libri che molti pensieri si cancelleranno automaticamente.
Non voglio che il mio studio venga influenzato dalla minima cosa.
E sinceramente, mi sono rotta i coglioni di essere sempre assorta, che sia per "preoccupazioni" reali sia per speranze inutili o desideri lontani.

In programma ho tante cose.
Andare da Nick, partire per Londra, fare i tatuaggi e sbattermene dei miei e farmi i cheeks.

I tatuaggi saranno due, per i diciott'anni, ma magari lì farò anche prima.
Il primo è la citazione di Hayley "Be Unforgettable", che tatuerò su una delle due clavicole in corsivo.
Mentre l'altro doveva essere Heartless. Doveva perché forse non sarà più il terzo. Sono completamente confusa di come potrei farlo, se e con quale disegno e soprattutto dove.
Quindi slitterà ad una data non definibile dove sono collocati anche stregatto e fiore di Ren.
Mentre come terzo e perfetto tattoo credo mi tatuerò una frase, una frase leggermente modificata ma che mi ricorderà sempre tutto ciò che non sono.

"I'm not a sad story."

La calligrafia sarà l'effetto di una macchina da scrivere e la posizione, naturalmente, il polso sinistro.
E' un ricordo e una promessa.
Io non sono una storia triste, non lo sarò mai perché quella felicità che sogno un giorno la troverò e anche io avrò il mio lieto fine.

Sing me to sleep
Sing me to sleep
And then leave me alone
Don't try to wake me in the morning
'Cause I will be gone
Don't feel bad for me 
I want you to know
Deep in the cell of my heart
I will feel so glad to go




lunedì 8 settembre 2014

Beer.

Penso di essere abbastanza brilla pe dire che sono stufa di tutto.
Stufa di chi se ne approfitta, di chi mente, di mia madre che da solo urlare, dei compiti che non finiscono mai.
Sono stufa di essere presa in giro.
Stufa di essere di seconda mano.
Voglio solo star fuori e bere finché lo stomaco non scoppia.
Voglio sentire la testa girare.
E voglio che qualcuno stia male comw lo sono stata e lo sono io ora.
Perché non si può mai essere felici?

Forse ha ragione Gabriele, dovrei mandare a fanculo tutto e tutti.
Rifarmi una nuova compagnia, trovare un ragazzo che mi voglia bene.
Magari potrei davvero ricominciare tutto daccapo.

Se solo guardare gli aereoplani funzionasse.