Sono quasi le cinque e io ho perso sonno.
Quindi ne approfitto per scrivere qualcosa, anche se non ho quasi per nulla idea di cosa o di chi scrivere.
Sto cercando di sistemare un po' le vite intorno a me, cerco di dare una mano, di curare un po' qua e là.
Alla fine quando si è circondati da gente che sta bene, non stai bene un po' anche tu?
Sono contenta che Fra abbia fatto pace col suo ragazzo.
Ha scritto "torna sempre il sole" e, ora che rileggo questa frase, penso sia bellissima e piena di speranza.
Penso che lei il sole se lo meriti.
Come se lo merita Eleonora che continua ad avere crolli continui di autostima.
Io cerco di fare il possibile e ammetto che vederla sorridere mi fa sentire orgogliosa del mio "lavoro".
Nonostante tutta la pazienza che ha lei nei confronti dei miei dispetti e io nelle sue "trappole", ci divertiamo sempre un sacco e qualche volta esce fuori qualcosa..
Intendo qualcosa di serio, una confessione che non si vuole dire, quando si è stufi, quando si sta male.
Non ci diciamo mai qualcosa in maniera diretta, usiamo sempre una frase "Io sto come sto io" e da lì capiamo che le cose non vanno.
Le sue motovazioni per la maggior parte sono palesi, o comunque ho un ottimo modo per capirle, per lei è molto più difficile, ma forse è meglio così.
Mi basta che si arrabbi, che mi strattoni e mi urli dietro vietandomi di dire che non ho un cuore e sussurrandomi che sono dolce e bellissima (pensando che io sia sorda).
Non so quanto valgono per me questi complimenti, ma ammetto che, quando me li dice e li sento, mi spiazza un po' e cerco di nascondere la sorpresa che provo per mostrarmi sempre la stessa.
Sono cose che mi ammorbidiscono un po', ma comunque meglio non immergersi troppo altrimenti non si risale più a galla.
Lei dice che è sbagliato, ma penso che ognuno reagisca a suo modo alle cose.
Lei beve e poi sbocca, salta scuola e mi scrive perché sa che le farò un culo immenso e cercherò di farle capire quanto è meravigliosa anche prendendola a testate.
Io be', lei dice che mi isolo, mi chiudo in un libro o in un paio di cuffie, "non faccio quella abbastanza egocentrica e non cago i miei fanz", mi prega di parlare, chiama Ale e Fra per minacciarmi, ma lo sanno che mi sbottono fino ad un certo punto.
Ale dice che è meglio parlare in faccia ai problemi, ma sapessi quali sono.
Non ho ancora capito se c'è qualcosa, se non so cosa mi succeda oppure se faccio la finta tonta. Ormai mi riesce così bene.
So solo che ci sono dei giorni nei quali non ho bisogno di niente.
Dei giorni dove prendo e mi butto sotto la pioggia e cammino anche per ore, infradiciandomi e mi sento un po' fuori dal mondo.
Le sere mi inoltro nelle pagine dei libri, perché è lì che voglio stare, perché penso sia il miglior rifugio, anche se leggo di battaglie e Tiranni.
Penso che per me sarebbe più facile trovarmi in una situazione simile.
Solo ragione, istinto, fisico. Devi decidere se essere una vittima o un eroe.
È comunque meglio combattere contro qualcuno che contro me stessa.
https://www.youtube.com/watch?v=FTumEICd2JQ
To be hurt
To feel lost
To be left out in the dark.
No, you don't know what it's like.
Nessun commento:
Posta un commento