sabato 31 maggio 2014

Harry Potter

Ormai mi trovo in pieno relax.
A scuola non faccio praticamente nulla al massimo dormo, faccio selfie con tutta la classe, ho anche scaricato un paio di giochi carini per il cellulare.
Il pomeriggio o lo passo con le amiche, o sto fuori da sola (che preferisco di gran lunga), oppure suono la mia amata chitarra.

Oggi sono andata al giapponese con mia madre e mio zio e ho preso le tinte.
Domani farò la deco e cazzeggerò come lunedì, del resto.
Mentre martedì andrò a trovare i maestri dell'elementari con un'amica e subito dopo farò la tinta.

Con i miei compagni di classe stiamo già programmando la foto dell'anno prossimo e io mi sto impegnando a trovare i vari sosia. Mi sento utile almeno, visto che la maggior parte del tempo sto da sola.
Io farà Tonks, ovvero la ragazza che cambia colore di capelli a seconda dell'umore.
Penso che mi rappresenti in maniera perfetta, sia per questa sua strana caratteristica, sia per la spigliatezza e il coraggio. Non è da farmi complimenti, ma boh oggi ci stanno.
In fondo amarsi qualche volta non è un male.

Per il resto, adesso sto giocherellando un po' online e alterno a qualche strimpellamento di chitarra.
Mia madre è ad un concerto e mio padre è uscito con gli amici.
E, devo ammettere, che da sola sto proprio bene.
Cioè, un po' di compagnia non guasterebbe ma siccome non ho idea di chi vorrei accanto a me, mi faccio bastare me stessa e il mio micio (che ora sta mangiando la pappa).

Insomma, sto cercando di coccolarmi un po'.
Penso mi guarderò un Harry Potter, visto che siamo già in tema altrimenti canterò siccome fortunatamente non può sentirmi nessuno.
Poi quando arriverà papà sul tardi, cenerò con il gelato.


Però, non lo so..
E' da quando ho ri-iniziato a prendere energie, e quindi a pensare a me stessa, che ho una strana sensazione.
Come se mancasse qualcosa oppure se la desiderassi.
Come se ci fosse un puzzle completo con il pezzo centrale che non si trova.

Boh, fa niente. Sarà solo un momento.




venerdì 30 maggio 2014

Iridescent

Oggi è stata una bellissima giornata.
Non ho fatto praticamente nulla ed è iniziato il mio riposo.

Ho preso otto e mezzo nella verifica di matematica. Il primo voto davvero decente.
Ho avuto sempre la media del nove, è sempre stata una delle mie materie preferite, ma questa prof proprio non mi va a genio.
Mio padre ha detto che se avessi superato il nove come voto, mi avrebbe portato a Londra.
Nonostante non l'abbia raggiunto, il mio sogno si avvererà.
Ho versato qualche lacrima di gioia.
Londra, per ora, è l'unico sogno concreto che ho e l'idea che fra poco si avveri, mi riempie di serenità.
E' da tantissimo che non realizzo un sogno e questo sarà ad occhi aperti.
Starò solo un paio di giorni, ma per me è già tanto. Farò una piccola cosa delle cose più importanti che voglio visitare e mi eserciterò un po' a parlare. Purtroppo nonostante me la cavi decisamente bene in inglese a scuola, appena lo devo buttar fuori faccio una fatica tremenda per l'imbarazzo. Ma so che vincerò io.

My dream.



Domani passerò un ottimo pranzo al giapponese con mio zio, che stufo di stare in casa, vuole provare un po' a camminare fuori.
Mi abbufferò, lo so già. Ma almeno mangerò tutte cose buone e salutari (sperando di non cedere alle patatine fritte).
Inoltre, ne approfitterò per comperare la tinta rossa. Ne sceglierò una della Riché, anche se vorrei tanto usare quella della L'oréal. Purtroppo però, anche informandomi, non riesco a capire se sia testata sugli animali e la cosa mi infastidisce parecchio.
Farà strano rivedermi come un anno fa, sembrerà come se l'Ale del passato chiusa in me, riesca fuori.
L'unica differenza sarà che all'Ale del presente, quando sorriderà, non brilleranno gli occhi.


Infine in queste due ultime settimane avrò due ospiti a casa.
Nora verrà a dormire da me per il concerto dei Linkin Park e, devo ammettere, che la maggior parte delle canzoni le conosco ma non le so. Purtroppo i Linkin sono sempre stati un gruppo che ho preferito apprezzare ascoltandolo e non cantandolo. Però mi impegnerò in questi giorni.
Invece, il quattro, molto probabilmente verrà da me Davide.
Tecnicamente il cinque, nella mia scuola, organizziamo una giornata dell'arte con concerti, murales, partire sportive, esibizioni, mostre, aperta a genitori ed amici.
Pensavo che invitarlo non sarebbe stato un problema. Però, quel cazzone del preside nuovo, abituato al liceo piccolino da dove proviene e spaventato dall'immensa struttura del Boccioni, quest'anno, ha vietato l'entrata agli esterni. Nonostante sia una scuola con molti ragazzi "alternativi", essi, dopotutto, si notano e Dave non passerebbe inosservato, perciò penso che sia quasi del tutto improbabile che riesca a parteciparvi.
L'idea che debba stare fuori nel parchetto per sei ore, mi fa sentire una vera merda totale.
Magari riuscirò a fargli fare un giretto da qualche parte, o comunque qualche idea mi verrà in mente.
L'unica cosa è che mia madre non sa di questo piccolo particolare, altrimenti mi farebbe un gran culo.

Non vedo l'ora di passare queste giornate stupende.
E non vedo anche l'ora di iniziare a lavorare con mio papà per guadagnare qualcosa e partire.


Remember all the sadness and frustration
And let it go
Let it go





giovedì 29 maggio 2014

Deserved rest

Finalmente questo girone infernale di verifiche e studio è concluso.
Spero abbia portato buoni risultati scolastici, visto che, fisicamente e psicologicamente, mi ha solo rovinato.
Non so quante ore complessive sia riuscita a dormire: andare a letto a mezzanotte-l'una per poi svegliarmi alle cinque e mezza-sei per studiare e ripassare, mentre le ore di sonno facevo solo incubi e mi svegliavo più stravolta di prima.
Ho mangiato tantissimo: questo sforzo immane di energia mi ha fatto passare dei giorni di fame tremendi; non ho assolutamente intenzione di pesarmi e al più presto mi metterò a fare lunghe camminate ed esercizi in casa per ritornare almeno con la pancia quasi piatta.
Mal di testa: emicrania e stanchezza non si sono risparmiate, la dimostrazione sta nel fatto che mai nella mia vita avevo ascoltato così poca musica.
Nervosismo: caffè, poco sonno, teina e assenza di musica hanno fatto sì che mi trasformassi nel diavolo in persona, con i nervi sempre tesi e un innato e inarrestabile sarcasmo cattivo.
Pianti isterici: solo uno, fortunatamente, ieri. Ma sempre con la stessa modalità: si inizia per una cazzata e poi butti fuori lacrime non per la cosa superficiale che sta accadendo ma per molto altro. Alessandra era sconvolta dalle mie parole, però è stata gentile perché non ha fatto domande e mi ha solamente abbracciato.

Be' ecco le note positive sembrano non esserci, ma ora va già meglio.
Dopo scuola, sono andata in Duomo per una commissione.
Poi sono andata in zona Wagner da Eleonora, siccome oggi è il suo compleanno.
Ho fatto un salto a prendere la deco e poi sono andata a casa sua.
Avrebbe dovuto esserci anche la sua "amica" Marta, meglio conosciuta come "la tizia che le ha soffiato il ragazzo".
Ho suonato il citofono tre volte, ma poi mi ha aperto un operaio che c'era nel palazzo.
Ho suonato il campanello, ho bussato e l'ho chiamata a voce ma l'unico risultato è stato Shanty che abbaiava.
L'ho chiamata al telefono, le ho scritto su whats e per messaggio, ma non ha risposto.
Sentivo la sua voce e che rideva, allora mi sono seduta per mezz'ora sulle scale del pianerottolo e ho tentato di riposarmi un po', siccome ero stravolta sia dalla giornata che dai giri e dalla camminata che avevo fatto sotto il sole.
Alla fine, mi sono alzata e me ne sono andata, tempo di prendere l'autobus e mi ha contattato disperata.
Le ho detto che ci vedremo quando avrà tempo, così festeggeremo il suo compleanno e le darò il regalo.

Appena tornata a casa (non so con che forze) ho pulito il mio bagno e sistemato la camera, in maniera tale che quando arrivi mia madre non si lamenti.

Ora sono qui bella spaparanzata sul letto, semi nuda perché sto crepando dal caldo, con una bella tazza di ciliegie e Tom vicino che fa le fusa.

Vorrei guardarmi un bel film, ma non so ancora cosa scegliere e be' ora mi metterò alla ricerca di qualcosa di carino.

Voglio rilassarmi e coccolarmi un po'.



mercoledì 28 maggio 2014

Scream the truth

Urla la verità.
Ma questa verità dov'è? Perché non esce fuori?
Continuo a frenarla volontariamente e involontariamente, la reprimo così tanto da non sapere ormai quale sia.
Cosa posso gridare allora?
Cosa deve sapere me stessa?

Vorrei correre via.
Trovarmi in un prato.
Libera da tutto ciò che mi fa star male.





martedì 27 maggio 2014

Need to rest

Sono stanchissima.
Ho appena finito di scrivere 62 definizioni generali di chimica che dovrò sapere a memoria per domani.
Non ce la faccio più.
Sono le ultime due verifiche: domani chimica, giovedì storia. Posso farcela.
Poi stacco il cervello e sono già in vacanza.

Vorrei che quest'estate sia bella come quella passata.
Anzi voglio che lo sia ancora di più.
Non mi interessa se non andrò più a Parigi e me ne resterò a Milano.
Voglio fare un sacco di cose belle e utili sia per me stessa che per gli altri.

E ora, prima di parlare della giornata di oggi voglio assolutamente fare una mini lista, che di sicuro non seguirò alla lettera, per questa stagione estiva:
1) Divertirmi un mondo al concerto dei Linkin Park
2) Migliorare la forma fisica
3) Trovare la mia mano nel disegno
4) Migliorare con la chitarra
5) Aiutare con l'imbiancatura della scuola
6) Lavorare con mio padre per ricavarne qualche soldino
7) Spendere i soldini guadagnati per andare a trovare le persone a cui voglio bene
8) Ubriacarmi. Tantissimo.
9) Finire di arredare la mia camera
10) Ah sì, fare i compiti delle vacanze.

Spero di farcela, almeno in parte.

Comunque oggi è stata un'altra giornata banale.
Ele è a casa leggermente ammalata, la verifica di filosofia è andata e pittoriche procede come sempre.
Nessuna novità, forse la piccola discussione con Stefania iniziata stamattina e conclusa il pomeriggio presto ha "movimentato" la giornata, ma nulla di che.
Io ho cercato di mandarle il buongiorno abbastanza spesso, ma siccome non apprezza la mia freddezza, a quanto pare, smetterò di scriverle. Almeno io avevo la voglia di sentirla.
Non credo ci leghi più nulla ormai, se non dei ricordi mezzi sbiaditi.
Se prima c'era un po' di bene, è stato represso dalle mura difensive e i colpi bassi.

Per il resto, nulla.
Ora andrò a stampare termini su termini e studierò come una pazza.
Vorrei farmi una dormita lunga cent'anni.
Vorrei solo sognare qualcosa di bello, qualcosa che impedisco a me stessa.
Vorrei sognare di volare in qualche posto sperduto.
Vorrei sognare di riuscire a donare qualcosa che a qualcuno manca.





lunedì 26 maggio 2014

So much to write, nothing to say.

Voglio scrivere, scrivere tanto, ma non so cosa dire.
Tutto piuttosto che studiare quei deficienti degli stoici o fare quell'obrobrio di disegno.

Vorrei sfogarmi ma non so cosa sento..proprio nulla.
Oggi è uno di quei giorni "vivi ciò che fai e non vivi niente".
Ho passato una banalissima giornata a scuola.
Sono stata per le mie, come ho deciso e devo dire che essere sola inizia a piacermi.
Delle volte Ele si avvicina, ma appena nota che non traspiro dolcezza, si allontana.

Perché le persone vogliono solo essere amate?
Non si dovrebbe partire dal voler amare?
Ora ingigantisco un po' i termini, solo per far capir meglio ciò che intendo.

Comunque, altro da dire..?
Ah, sì: le presse.
Fortunatamente quel coglione conosciuto agli Halestorm l'ho bloccato e non si è fatto più sentire da nessuna parte.
In compenso, mi ha aggiunto un tizio del mio paese che mi ha notato in metro per la spilla di KH sulla giacca (il primo a non farlo per i capelli wow).
Porca puttana che rompicoglioni.
Gli dico che non sono esperta di videogiochi, che sono una 'novellina', che è solo un passatempo e non un hobby.
E questo in soli due sere sta già riuscendo a farmi bestemmiare più di Mosconi.
Mi scrive in C-O-N-T-I-N-U-A-Z-I-O-N-E. 
"E Riku è il mio personaggio preferito", "e un giorno andiamo insieme alla fumetteria e ti compri i manga", "e ti aiuto io ad imparare a giocare", "e se provi il primo KH vieni da me", "e buongiorno", "e buonasera", "yuuu", "rispondi", "buh" E TUTTA UNA FOTTUTA SORTA DI FACCINE IMPROPONIBILI.
Il nazismo.

Se ci stai provando è la maniera sbagliata, mio caro.

Per il resto, non so.
Posso parlare un attimino di Babi, visto che l'ho appena sentita.
Era giù e sono contenta che ora stia meglio.
Mi dispiaccio quando litiga o comunque quando le cose con Simone non vanno al massimo, ma poi quando tutto si sistema devo ammettere che mi sento un po' meglio anche io.
Mi assale un po' la nostalgia oppure la malinconia..
Mi viene un po' da pensare all'amore, ma poi caccio subito l'idea, altrimenti finirei di nuovo con l'autocommiserarmi. E la cosa non mi alletta.

Altre novità minori sono che ho deciso di darla vinta a mia madre e farmi rossa. Dopotutto è da un po' che non mi vedo così. Alla fine è solo per l'estate, posso resistere.
Poi penso farò un paio di acquisti della drop dead visto che ci sono gli sconti.
Come ho detto all'inizio, sto lavorando ad un disegno tutto mio. Una mia creazione che però fatica ad imprimersi sulla carta.
E, inoltre, penso farò nuovamente, non molto tardi, gli esami sia del sangue che delle urine, per vedere come sto.
Ho dimenticato di assumere il ferro qualche volta e capita che faccia qualche ritardino con la pillola, ma nulla di grave. Devo solo abituarmi a prenderla.
Ci vorrà almeno la seconda scatola per capire se funziona davvero bene in tutto e per tutto e per abituarmici.

Ma io come sto veramente? Nel senso come sto..dentro?
Cioè, ieri stavo benissimo. Davvero bene.
Oggi è rimasto un po' il sapore agrodolce di ieri, ma non so dire cosa io provi.
Sono un po' stanca per tutte le verifiche, ma non riesco a guardarmi dentro.
O anzi, forse non lo voglio fare per paura di vedere cose che non voglio.
Alla fine ero convinta che questi giorni dopo il 24 sarebbero stati tremendi, invece sono tremendamente normali.
Michael mi ha scritto proprio la sera dell'anniversario. Tah che coincidenza. Lì per lì, siccome ero già in lacrime, la cosa ha fatto male, ma poi nulla. Tutto sparito. Come se il suo essere patetico abbia mandato a farsi fottere i bei ricordi.
Per il resto, non so..
Sento un po' il bisogno di avere contatto fisico, anche abbracci o carezze, ma da dare alla persona giusta.
E figuriamoci se io capisca chi sia. LOL
Ma che tarda.

E nulla.

E' come se portassi la mia armatura, ma che essa abbia troppi spirargli e io passi il tempo a cercare di tapparli per non far uscire qualcosa che mi farebbe provare tanta vergogna.
Ma che cos'é? Oppure mi sto sognando tutto?
Vorrei che arrivasse una voce, una voce qualsiasi ma che abbia un'unica e forte influenza su di me e mi dica tutta la verità. Ciò che tento di nascondere, ciò che faccio di sbagliato, ciò che voglio, perchè non me lo prendo, di cosa ho paura e di cosa sono troppo coraggiosa.

Ma purtroppo noi umani siamo troppo complicati, anche con noi stessi.
E ci neghiamo troppe cose, fingendo di non averne bisogno solo per puro imbarazzo.

Che creature strane siamo.

Ma io, essendo un HLess, lo sono ancora di più.




FOTTETEVI STOICI DEI MIEI COGLIONI.







domenica 25 maggio 2014

Say it if it's worth saving me sentita

Oggi c'è stato il meeting dei Green Day per festeggiare l'anniversario dal concerto.
Sinceramente, non mi interessa moltissimo parlare di questo.
Ma di un'altra cosa. Bellissima.

Questa mattina appena svegliata, ho letto il buongiorno di Dave che mi aveva inviato parecchio presto.
Mi ha detto che era stato mattiniero perché doveva fare un giro Bergamo con un amico.

Il tempo di prepararmi e arrivare in centro, me lo trovo bello stravaccato sulle scalinate davanti al Duomo.
Non ci potevo credere.
In quel momento, oltre ad aver fatto una figura di merda tremenda (visto che non riesco nemmeno ad immaginare la mia faccia quale sarà stata), ho pensato pure di avere le allucinazioni.
Non so mi sono sentita rinascere un attimo.
L'unica cosa che volevo era corrergli incontro e stringerlo forte.
E così ho fatto. E Dio solo sa quanto vorrei tornare indietro a quel momento per assaporare quella sensazione bellissima.

E' passato parecchio tempo dall'unica sorpresa che mi è stata fatta.
Ed è proprio da quel giorno che iniziai a detestare quel genere di cose.
Ma oggi, oggi davvero sono rimasta senza parole.
Mi ha spiazzato.
E lo odio.
Perché è uno dei pochi, forse l'unico che riesce a farlo.
Per lasciare senza parole la sottoscritta, ce ne vuole.

Non ricordo nemmeno quante gliene ho dette.
Sia per la sorpresa, sia per la ricarica che mi ha fatto all'una e mezza di notte solo per riuscire a sentirci prima di dormire.
Quel ragazzo è folle.
E non basterebbe costruirgli una statua per fargli capire quanto gli voglia bene.
Potrei mettere una buona parola con la rossa del meeting che se non sbaglio si chiama Rebecca (Dave se leggerai, fai finta che sia una sorpresa ahahah).

Boh a parte questo, ho passato una piacevolissima giornata in compagnia di poche persone, ma la maggior parte ottime.
Mi ha fatto piacere rivedere Frank, Bea, Davide, Dani, Manu..\
Oggi è stata davvero una giornata splendida.

E boh..spero di rivedere presto quei due occhioni azzurri.


sabato 24 maggio 2014

24 maggio 2014

Manca un'ora e questo giorno finirà.
Non penso di aver mai pianto così tanto come oggi.
Bastava una loro canzone e scoppiavo.
In classe, in metro, alla radio in macchina,...
Arrivata a casa, ho iniziato un pianto senza fine, mentre mia mamma mi guardava disperata e continuava a ripetere "Non è solo per loro Ale, lo sai anche tu che non è così".

Mi sono vista tutto il live.
E adesso mi sono messa sul balcone a guardare le stelle.
Il concerto sta finendo e tutti staranno per avviarsi a svaligiare i banchetti delle magliette.
Io lo terrò per mano mezza rincoglionita e mi partirà Jesus of Suburbia dal cellulare, facendo girare tutti i devastati intorno a me.

Io continuo a piangere.
Ma non sento più nulla.
Mi fa male tutto, ma la felicità di quel giorno mi pervade.
Il dolore mi mangia, ma sorrido perché io ero lì.
E mi sento una pazza, una malata.
Ma io ho bisogno di riviverlo quel giorno.
Di stringere ancora la mia collana e cantare e commuovermi.

Questo anniversario non doveva essere così.
Non lo avrei dovuto passare dondolandomi piangendo e cantando davanti allo schermo di un pc.
O almeno, avrei dovuto farlo...ma non da sola.

Non sento più nulla.
Non sento più sangue nelle vene.
O aria nei polmoni.
Non sento la vita.
Non c'è vita.

Io non riesco a farlo capire.. non riesco a trasmettere questo dolore.
Non ce la faccio. Ma perchè cazzo non ci riesco? Dio mio...aiuto.
Qualcuno mi aiuti...
Vi prego...

Qualcuno mi porti indietro..

Quando i miei occhi brillavano e il mio sorriso splendeva ancora..

So tell me when it's time to say I love you..


venerdì 23 maggio 2014

-1

Sicuramente domani aggiornerò con un pappardellone sul 24 maggio.
Come non potrei.
Quel giorno..Ho già la pelle d'oca ora.
Ma non voglio rovinare nulla.
Fra venti minuti metterò il mio post e sarò soddisfatta per aver ricordato quella giornata alle 00:00 precise.

Oggi la solfa è sembrata migliorare.
Io e Ele ci siamo un po' riavvicinate e ne sono uscite delle 'belle'.
Innanzitutto ha notato che non mi volevo aprire con lei e ha fatto di tutto per farmi parlare, anche se non ci è riuscita.
Le ho detto che ora userò un nuovo termine per descrivere la sfacciataggine verso i sentimenti d'affezione. Quando me ne fregherò di tutto e starò "a posto" dirò: Io sono gelato. Fredda ma buona come il gelato.
Per il resto abbiamo ancora parlato della gita.
Ha fatto pace con Dani, che per di più è venuta davanti a scuola a prenderla.
Vederla mi ha fatto strano, visto che pensavo di dover già organizzare il mio funerale.
Però, da quanto ho capito, ci considera due "idiotine" e ha deciso di perdonare entrambe.

Oltre a questo, a causa della mia persuasione, Ele mi ha confessato che la pausa che aveva chiesto a Dani ai tempi di febbraio era stata causata da una confusione.
Pensava di essere presa dalla sottoscritta.
Quando me l'ha detto ci sono rimasta di merda, visto che, nello stesso periodo, provavo lo stesso.
Mi ha detto, inoltre, che ciò che c'è stato in gita le ha fatto capire che quello che sente per me è solo puro affetto da amica.
Io delle volte mi sento ancora un po' attratta da lei, ma non fino ad un punto così intenso da essere confusa. E, si nota, che anche lei lo è di me.
Ma lascio correre.
Non farò più cazzate e se posso divertirmi senza fare del male a nessuno, lo farò.


Per il resto mi manca tanto Dave.
Oggi l'ho sentito al telefono dopo un'intera giornata preoccupata per la sua assenza.
Mi ha detto che ha litigato con i suoi ed è andato via un'altra volta di casa.
Suo padre, da quanto ho capito, gli ha sfracellato il telefono contro il muro. L'unico mezzo grazie al quale potevamo sentirci.
Ora non so come faremo, io userò anche i piccioni viaggiatori se necessario.
Voglio stargli il più vicina possibile, visto che non è un buon momento per lui.
Spero di riuscirci.


Domani ho la relazione sull'amore accompagnata da un power point di immagini.
Sono sia elettrizzata che agitata.
Parlare dell'amore mi piace moltissimo, ma in confidenza.
Davanti a 23 persone sarà parecchio difficile, senza contare i nervi tesi per la verifica di storia dell'arte l'ora prima e la mente e il cuore voltati verso Rho Fiera 2013.
Farò del mio meglio e non mi importa se mi commuoverò.
Non mi interessa se mi giudicheranno.
Quello è il mio tema e io non sprecherò questa opportunità.



giovedì 22 maggio 2014

I don't give a fuck.

Ma sì perché contenere la rabbia?
Ma chi me lo fa fare?
Prima lo facevo con l'amore ora con la rabbia.
In qualunque modo le persone scappano, tanto vale contare sulla mia agrodolce ira.

Non ho più un briciolo di amore, nemmeno un po'.
In qualche modo alla fine si riesce a buttarlo fuori, anche se le persone non lo prendono.
Ma preferisco non esplicitare come.

La mia bestia si è appena svegliata e dopo una bella dormita è difficile che si assopisca subito.
Prima la lascio un po' libera di divertirsi, dai.

1. Cara Ele, ti rode eh?
Ti rode come io ti ignori eh? Ti dà fastidio, vero?
Be' ecco cosa provo io ogni volta che mi lasci nell'angolino da sola.
Ma ora reprimerò anche la minima fottuta goccia di dolore che solo prova a risalire a galla.
Mi divertirò con gli altri, farò sempre la psicologa di mezzo mondo, ma non mi aprirò più con nessuno, di nulla.
Perchè piano piano non ne avrò più bisogno.
Mai più.

2. Eh sì, la cara Heartless per una volta ha deciso di essere coerente con il suo nome.
E se il suo cuore deve essere colmo di oscurità, così sia.
Sto bene nell'ombra, ci sono sempre stata bene e non vedo perché io debba essere esposta alla luce quando questa mi brucia il cuore e basta.

3. Oh Michael che cogliona che sono stata, vero?
Chissà in questi ultimi sette mesi quante risate ti sarai fatto sulla mia pateticità.
Ho sempre saputo che non saresti mai ritornato. Lo so.
Ma non capisco quale forza mi abbia coperto gli occhi da questo pensiero.
Ah quella roba chiamata Amore. Quella in cui credevo fin dal profondo della mia anima.
Peccato che l'abbia affogato nella mia stessa ira.
Perché sai, quando non si è felici per tanto tempo poi si arriva a combattere contro la stessa sofferenza e la stessa rabbia.
E pensa che, nonostante tutto, il 24 maggio a distanza di un anno dal giorno più bello della mia vita la tua ex ragazza qui presente farà una splendida e commovente relazione su quanto sia bello l'Amore e quanto sia un dono splendido della vita.
Sì, perché l'Amore è davvero la cosa più meravigliosa che esista al mondo.
Ma non fa per me.
Non più.
Perciò ti auguro in tutta la mia sincerità la tua "felicità continuativa" con il tuo caro Ruben
Ma, se permetti una piccola cattiveria, spero con il mio cuore marcio che tutte le balle, le stronzate, le puttanate, le bugie, che hai gentilmente regalato alla sottoscritta, ti si rivoltino contro. Perché altrimenti non si è pari, su.

4. E, infine, alla dolcissima mia madre che vuole costringermi a fare il rosso per via di tutte le decolorazioni, un piccolo pensiero.
Io farò quel cazzo che mi pare, cara mammina.
Che tu lo voglia o no.
Non mi drogo.
Non sono alcolizzata.
Non esco nemmeno il sabato sera.
Mi faccio un culo quadrato per la scuola.
Vengo trattata di merda da te e parenti quando sai benissimo per cosa dioporco soffro da sette fottuti mesi.
I capelli li voglio come dico io.
E se me lo impedirai, ti sorbirai ogni fottuto giorno le mie lamentele su quanto mi faccio schifo e maledirai il giorno in cui mi hai costretta.
Mi cercherò un lavoro per pagarmi tutto io.
Farò quel cazzo che vuoi in casa. Piuttosto mi trasformo in una servetta cameriera.
Ma io tengo i capelli come cazzo mi pare.



ALZATE IL DITO MEDIO.



domenica 18 maggio 2014

'Less the walking disaster.

Un'oretta fa mi ha chiamato Eleonora quasi piangendo.

Suo zio, alla fine, non ce l'ha fatta.
Ha avuto un ictus in Russia e anche se l'hanno riportato in Italia per lui è stato troppo difficile.
Ho cercato di stare vicina a Ele in tutte le maniere possibili, in questi ultimi giorni.

Al telefono mi ha detto che ha confessato tutto alla sua ragazza, Daniela.
All'inizio mi aveva assicurato che non gliel'avrebbe detto, ma sapevo che sarebbe successo.
Figuriamoci dopo tutto il peso e lo stress che sta portando in questo momento.
Si continuava a scusare ed entrambe ridevamo in maniera isterica per non scoppiare in lacrime.
Ma perché deve scusarsi con me? Perché si deve dare la colpa solo perché è stata lei a baciarmi? I baci si danno in due..
Io voglio che si preoccupi di riparare all'errore, ma la colpa è di entrambe oltre che dell'alcool, del fumo e della situazione in sé.
Ha spiegato tutto a Dani, le ha detto che la ama da morire, che la nostra è solo amicizia.
Io spero tanto che la perdoni.
Come è successo a me.
Perché quando l'amore è forte ed intenso si può recuperare tutto e Ele riconquisterà la sua fiducia.

Io so solo che ora Daniela mi vuole mettere le mani addosso.
Anzi, da uno stato di Facebook ho appena letto che vuole farmi fuori.
Ma che mi picchi, è giusto che sia così.
Non voglio che però tocchi Ele, vorrei solo che la perdonasse..

Sono una vera merda.
Una catastrofe che non riesce a sistemare i suoi problemi e addirittura li porta agli altri.
Mi odio.
Mi detesto.
Vorrei davvero uccidermi, ora.
Ma tanto.
Un desiderio irrefrenabile.

Then is it sin
To rush into the secret house of death,
Ere death dare come to us?






sabato 17 maggio 2014

I'm incomplete.

I tre giorni in Toscana sono stati completamente sfiancanti.

La partenza è stata forse il momento più brutto.
Pensavo che io e Eleonora ci sedessimo vicino, sonnecchiando e scherzando insieme, ma evidentemente ho fatto male i conti.
Ognuno aveva il suo compagno di viaggio, a me è toccato stare vicino ad un ragazzo di quarta L, l'altra classe venuta con noi.
Sei ore a cercare di dormire, con le cuffie nelle orecchie e la schiena a pezzi.
Mi sono sentita un cane tutto il tempo, avrei voluto fare due chiacchiere con le persone che avevo intorno ma non ne conoscevo nemmeno una.

Arrivati alla destinazione, nessuno aveva un muscolo funzionante e ci siamo sorbiti tre ore di trekking e una visita in un'abbazia.
Il campo era pochissimo e il cellulare non prendeva quasi per nulla, perciò ho fatto fatica a sentire Dave.
Una nota positiva è stato il paesaggio: il verde dei prati, l'aria pulita e un cielo infinito azzurro pieno di nuvole immense che quasi veniva voglia di tuffarvici dentro.
Mi sembrava che la gita stesse riprendendo punti.

La sera, tutti sudati, ci siamo recati all'albergo.
Nulla di speciale, le camere erano piccoline con tutti i letti vicini.
Io, Ale, Eli ed Ele avevamo la camera insieme.
Con il cibo, sono stati gentilissimi sia con me che con un'altra ragazza vegetariana.

La prima sera è forse stata la più caotica.
Siamo andate in giro per le stanze dei nostri compagni e in una di queste mi hanno offerto di fumare, nonostante non avessi messo i soldi per pagare l'erba.
Mi ero già fatta una canna, ma non aveva fatto effetto perciò ho deciso di riprovare.
Siamo tornate nella nostra stanza: Eli, fatta come una pera, è crollata e Ale, stanca per il viaggio, subito dopo ha fatto lo stesso. Io e Ele intanto avevamo finito un jack&cola e non soddisfatte ci siamo fatte fuori una bottiglia di vodka al melone.
Ci siamo messe sotto le coperte e abbiamo iniziato a coccolarci e a parlare.
Mi ha fatto un sacco di domande su come mi sentissi, su Michael, su Davide, ecc ecc.
Io non ero lucidissima ma comunque ho risposto in maniera intelligente, poi ho cominciato a parlare di noi due e ci siamo dette un sacco di cose dolci in amicizia.
Ma a mano mano la lucidità diminuiva anche la distanza fra noi lo faceva.
Ci siamo ritrovate a baciarci.
Poi da lì il buio più totale.
Ho iniziato a capirci quando Ele si è alzata di botto per andare in bagno a vomitare e piangere.
Ho cercato di starle vicino, le dicevo di non scusarsi mentre lei mi implorava di andare via.
Mi sono sentita una merda senza limiti.
Ognuna è andata a dormire.

La mattina seguente, mi sono svegliata, sono andata in bagno e specchiandomi ho notato un succhiotto sulla clavicola.
Mi è tornato alla mente qualcosa della notte prima e mi è salito il panico perchè non ricordavo bene cosa fosse successo.
Io e Ele non ci siamo cagate di striscio per tutto il giorno, non ci siamo avvicinate, non abbiamo parlato e abbiamo evitato di incrociare i nostri sguardi.
Lei si è attaccata a Noemi e Francesca, vedendomi giù e avendo scoperto il succhiotto, senza fare domande, mi ha tenuto compagnia sia durante il viaggio che per la lunga camminata.

Solo la sera io e Ele, sul balcone tra una sigaretta e un'altra, abbiamo deciso di discutere un po' su quello che era successo.
Nemmeno lei si ricordava del succhiotto, ad entrambe mancava una parte che l'altra invece era riuscita ad imprimere in mente.
Perciò io le ho raccontato della parte iniziale, dove avevamo parlato e quella finale dove si era sentita male; mentre lei mi ha illuminato su tutto ciò che era successo nel mezzo.
Ha detto che eravamo vicinissime e piano mi ha baciato e da lì siamo arrivate quasi ad andare oltre, solo che è riuscita a riprendersi nell'attimo giusto e a fermarsi.
L'imbarazzo era grandissimo, io mi sono sentita uno schifo totale perché se non avessi fumato sono sicura che non sarebbe mai e poi mai successo nulla.

La stessa sera è stata quella della grande bevuta.
Quasi tutta la nostra classe era nella nostra stanza con le tante bottiglie di alcool che avevamo comperato.
Però qualche bastardello ha parlato senza controllare e ci siamo trovati due prof fuori dalla porta a fare i sudoku aspettando che ognuno andasse nella sua stanza.
Di conseguenza verso l'una, io e Ele, mentre Ale e Eli riposavano per poi svegliarsi e bere,  ci siamo messe a calare con una cordicella lo zaino con le bottiglie ai balconi di sotto in maniera tale che ogni stanza prendesse il giusto che aveva pagato.
Finita la divisione di tutto quel ben di Dio abbiamo cercato di svegliare le due stupidotte ma i risultati sono stati una manata di Elisa che non aveva la forza di aprire gli occhi e il sorsetto di limoncello che Ale ha preso prima di collassare nuovamente.
Io e Ele ci siamo ritrovate con un sacco di alcool da finire e siamo partite dopo jack, vodka e limoncello.
Lei aveva promesso a Noemi che sarebbe andata nella sua stanza a dormire (sicuramente per quello che era successo la sera prima) e io non volevo rimanere ubriaca da sola.
Ho cercato di sbarrarle la strada e lei ha iniziato a provarci, lasciandomi un altro succhiotto, ma a differenza della sera prima, anche se non ero lucida, l'ho fermata e alla fine l'ho fatta passare.
Mi sono messa a inviare registrazioni a Dave, mentre le altre due dormivano beatamente.
Da una parte sono contenta che si sia addormentato anche lui, non avrei voluto magari dire qualche stronzata che in quei casi può portare solo casini e, avendo già fatti troppi, preferisco che sia andata a finire così.

La mattina dopo abbiamo finito l'ultimo giorno di trekking stanchi e ancora con l'alcool in circolo e siamo tornati a Milano.

Oggi svegliarmi per andare a scuola è stato tragico, ma lo è stato ancora di più il notare quanto il mio rapporto con Eleonora non abbia un senso.
Saltella da me a Noemi.
Ogni volta che mi stringe la mano mi sento bene, rilassata, tranquilla, contenta.
Quando si allontana io mi sento la persona più sola al mondo.
Ho il continuo sospetto di essere presa per il culo quando lei va da Noemi, boh non lo so.
Provo la stessa sensazione che provavo alle medie quando mi buttavano in disparte e non è bello.
Qualche volta è capitato che mi chiedesse come stessi.
Ma ormai è facile prendere per il culo le persone.
Basta fare un mezzo sorrisetto o far intendere che si è stanchi o assonnati e nessuno vede il dolore che mi mangia il cuore.
Ho passato le ore di lezione a dormire e a disegnare Heartless che piangevano. Qualcosa di assolutamente deprimente.
Inoltre ho dato i numeri con il prof di filosofia siccome stiamo studiando lo stoicismo e tutte quelle stronzate sul destino e mia madre si è già incazzata perché la prima cosa che ho fatto quando sono arrivata a casa è stato per pesarmi e mi sono lamentata sul fatto che tutte le mie compagne abbiano perso almeno due chili e io invece ne abbia messo su uno.
Dio non so se è più forte la rabbia o la tristezza.
Porca puttana è tutto un casino.
L'unica cosa limpida è il fatto che ormai oltre a sentirmi sola, lo sono anche.




mercoledì 14 maggio 2014

Another you.

Sono passati sette mesi da quando mi hai lasciato.

Pensavo che allontanarmi da te avrebbe reso tutto, non più semplice, ma almeno sopportabile..ma sapevo di sbagliarmi.

Mi manchi, Michael.
Mi manchi come non mai ogni giorno che passa.
Non riesco a fare una cosa che ci sei di mezzo tu fra i miei pensieri.
E ti amo, ti amo più della mia stessa vita.
Da quando sono sola penso di amarti ancora più di prima.
Forse è proprio vero che l'importanza di una persona la si scopre quando questa se ne va via.
Ma tu sei importante, lo sei sempre stato. Sempre.

Avevi detto che solo la distanza poteva farci separare.
Dicevi che le nostre strade si sono incontrate aspettando di intrecciarsi.
Hai detto tante cose, ma ne hai omesse molte altre.
E sono state tutte bugie, anzi verità non confessate, ma comunque balle.
Avrei potuto combattere con tutta la forza che avevo in corpo.

Sì, perchè ho sempre pensato di essere la più forte tra i due.
Quella che al 'mi manchi' non rispondeva con un depreso 'anche tu' ma con 'vengo a trovarti preso, tranquillo'.
Ero quella che ce la faceva, ai tuoi occhi, ero quella con l'armatura.
Ma la verità è che sono sempre stata un castello di vetro.
La verità è che sono sempre stata brava a non dare nell'occhio, a piangere di nascosto nella mia solitudine, a spaventarmi e singhiozzare per paura del troppo amore che provavo.
L'intensità dei miei sentimenti fa scappare le persone.
Ma ora non temo più le mie emozioni.
Ora so domarle quando sono rivolte verso gli altri, ne sono capace. Posso farlo.
Perciò ti prego..ti prego con tutta la mia anima..
Guarda la luna.
E pensa a me, come dicevi di fare una volta.
Fissa la luna, la guarderò anche io.
Perchè in questa vita ho scelto te e ti amo.
Perciò..
Amami per favore.





lunedì 12 maggio 2014

Ignored.

La situazione non cambia.
Anzi, forse è stata peggio di sabato.
Oggi però ho deciso di contribuirvi e mi sono isolata di mio.
Ho evitato lo sguardo di Eleonora tutto il tempo.
Sono stata per le mie e non ho aspettato nessuno per il ritorno verso la metro.
Grazie anche alla mia fottuta emicrania, ho trattato non molto bene una ragazza che prende i miei stessi mezzi ma, almeno, ho avuto l'educazione di scusarmi.

Mi sono sentita sola tutto il tempo.
Tutto. Tutto. Tutto il tempo.
Ed è stata una sensazione orrenda.
Mi sono abbandonata ai miei stessi ricordi e la situazione è peggiorata.
Ho deciso di dormire, ma ho fatto solo incubi e il mal di testa non è ancora passato.
Sono stanca.
Ho perso un giorno di studio e domani mi dovrò fare un culo gigantesco.

Mercoledì partirò per la Toscana.
Una gita di tre giorni a vedere abbazie e chiese.
Tagliarsi le vene è più divertente.
Con tutti i posti belli che ci sono noi ci buttiamo solo in chiese. Ma mi prendete per il culo?
"Borghi medievali". Mi aspettavo qualche castello o qualche bella reggia.
No. Solo chiese. Ok.

Già mi immagino che bel viaggio ora che per Eleonora magicamente non esisto più.
Tutti già accoppiati sul pullman.
Io con le cuffie in un posto da sola.
E magari non starò nemmeno in camera come avevamo deciso.
Proprio una bella gita di merda.
Quasi quasi chiedo a Ginevra di prendere un po' di erba anche per me, tanto l'alcool non basterà per un cazzo e mi toccherà fare la balia come al solito a tutti quelli che partono con mezza birra.

Sono già partita prevenuta e ho parlato solo di cose inutili.

Boh.

Penserò cercherò uno psicologo.
Un altro.
Ho bisogno di parlare.
Non ce la faccio più a passare le notti a guardare il soffitto dopo incubi e incubi.
Vorrei farlo con qualcuno vicino a me..ma alla fine mi blocco sempre e non ce la faccio più.
Sento che annoio tutti, sento che nessuno può prendere le mie parole con superficialità perchè ripetute e ripetute.
Mi vergogno di me stessa e ciò che provo.
Mi viene da piangere sempre.
Dove mi trovo, mi trovo e scrivo cose insulse e stupidamente dolci o tristi su pezzettini di carta e conservo tutto. Ne ho una scatola piena. Uno più imbarazzante dell'altro.
Quasi sette mesi così.

Cosa sono le cose importanti?


Think of me when you're out
when you're out there
I'll beg you nice from my knees
And when the world treats you way too fairly it's a shame I'm a dream

All I wanted was you



domenica 11 maggio 2014

Ice.

Dopo quasi un anno di scuola, questa mattina è stata una delle più brutte.
Eleonora si è di colpo allontanata da me, quando è l'unica persona per cui vale la pena stare in classe senza deprimersi.
Mi ha proprio ignorato in un modo orrendo.
Nessuno si è seduto vicino a me.
Sono rimasta sola  in tutte le aule, nessuno ha occupato il banco vicino al mio.

Fortunatamente tutto è diventato stupendo appena ho abbracciato Babi in stazione.
Mi mancava tantissimo ed ero contentissima di vederla.
Abbiamo parlato, riso (e mangiato) tantissimo.
Sono stata una favola.
E' l'unica ragazza con cui mi va di parlare di Michael, o almeno, dove non mi pongo freni.
E le devo tanto grazie alla gentilezza che ha nell'ascoltarmi e per i preziosi consigli.
Delle volte vorrei esserle più vicina, soprattutto fisicamente.
Le voglio un bene dell'anima.

Per il resto, non voglio parlare di me.
Mi trovo ancora in quelle situazioni di stallo.
Di non bene e non male.
Oggi forse più inclinata verso il secondo, ma alla fine devo sbattermene.
Ho quei tre amici intimi e quelli tengo.
Devo ricordarmi la mia promessa, non permetterò più a nessuno di farmi così male e figuriamoci da una persona che conosco da un annetto scarso.


Mi sento un pezzo di ghiaccio. Freddo, duro ma...fragile.
Ho visto Frozen e mi è piaciuto tantissimo.
Mi sono ritrovata tanto in una delle due protagoniste, che ha il potere di maneggiare il ghiaccio.
All'inizio non sa maneggiarlo, si isola per questo, si sente un pericolo per il mondo intero e fa cadere un inverno perenne sulla sua vita e su quelle delle persone che la circondano.
Alla fine scopre che l'unica cosa per controllare questo potere è l'amore.
Ma io l'amore, non ce l'ho.



"Solo un atto di vero amore può sciogliere un cuore di ghiaccio."




sabato 3 maggio 2014

Dandelions and soap bubbles.

Se calpesti le margherite...
loro si rialzano, hanno lo stelo flessibile e pian piano si ritirano su e ritornano candide e bellissime.

Ma quando calpesti una persona...
le frantumi le ossa, il cuore e l'anima.
Non si può ricomporre, nessuno può rincollarla o tirarla di nuovo su.
Ma nello stesso momento in cui la schiacci, perchè non si dissolve anche l'amore?
Perchè non lo fa?
Perchè per quanto soffre non capisce che la deve smettere di amare?

Non si può uccidere il male da fuori.
Non è possibile.
Non si può dimenticare.
Non passa nulla, nemmeno col tempo, nemmeno con le cose brutte.

Dov'è la mia scintilla?



Epicuro dice che la felicità sta nell'accontentarsi.
Ma quando non si ha nulla dove la si trova?