mercoledì 30 aprile 2014

That the fire in your heart is out.

Io ci sto provando in ogni modo a non ricrollare come lunedì.

Stava filando tutto liscio.
Ma quando sei troppo abituato a qualcosa diventa come una dipendenza e ci ricadi ogni volta.

Come la teina.

Per colpa di quegli esami di merda non sto quasi più toccando una goccia di thé e ogni volta sto male.
Sento il bisogno di berne tantissimo, ad ogni ora. E' una cosa orrenda.
Compenso con la birra, quando c'è e con la coca cola anche se non mi piace.
Se penso alla fatica per togliere la voglia di nicotina tanto tempo fa e la forza che ho avuto nell'eliminarla, ora come ora resistere al desiderio della teina è uno strazio.
Come se fossi una malata.
Il thè era l'unica cosa che mi calmava. Dopo i miei errori, le mie cazzate, i miei pianti, c'era sempre la mia bella tazza di thè caldo o il bicchiere di thé freddo al limone.


E ora, come la teina, la dipendenza dal dolore scava da dove l'ho sotterrata e inizia a risvegliarsi.
L'avrei dovuto sapere che prima o poi sarebbe successo.
Dovevo prepararmi al fatto che essere o sembrare apatica non avrebbe retto più di tanto.
Ho bisogno di star male per qualcosa di reale.
E questo è l'unico modo.

Uno scampo ci dovrà pur essere..
Qualcosa dovrà pur cambiare..
Non sento più nulla..



And all the roads we have to walk along are winding 
And all the lights that lead us there are blinding 
There are many things that I would 
Like to say to you 
I don't know how 





lunedì 28 aprile 2014

.

Deve andare sempre tutto male..

Le poche cose che mi danno felicità si auto-distruggono o per loro voglia o per sfighe enormi.

Sono questi i momenti dove non mi importerebbe essere qui o meno.
Come cazzo faccio ad andare avanti? 
Come cazzo faccio a continuare così?

Sono stufa.
Piangere di nascosto con la voglia di morire.
Nulla mi tiene ancorata qui veramente.



domenica 27 aprile 2014

Well done!

Continua così ad illuderti.
Continua a pensare che le cose si sistemeranno.
Continua a credere che potrebbe esserci una scappatoia.
Continua ad afferzionarti.
Continua a tenerci.
Continua a sperarci.
Continua a prenderti per il culo, oltre che a farti prendere.

Brava Ale.
Tu continua così.



Yeah.

Scritto il 25.04.2014 alle 23:46

Buttati sui gradini della porta del treno.
A cantare "Lost it all" sapendo di piangere da un momento all'altro.
Non mi piace cantare davanti agli altri, eppure l'ho fatto.

Then I lost it all, dead and broken.

Ci siamo alzati e mi hai stretto forte.

Cut me open.

Hai iniziato a piangere.

Beacause I built these walls to watch them crumbling down.

Non avrei mai resistito. Non ce l'ho fatta.

I couldn't see the world there right in front of me.

Non mi sono mai sentita capita come in quel momento.

Cause we lost it all, dead and broken.

Non avrei mai voluto che il tempo andasse avanti. Sembrava come se fossi riuscita a liberarmi.

Who can save me now?

Ho avuto solo il coraggio di dire che tutto sarebbe andato bene...avremmo solo dovuto crederci.

I believe that we all fall down sometimes.

Bisogna solo crederci...
E rialzarsi.

Yeah.





Memories:

http://ask.fm/DavideStJimmy/answer/111025059614
http://ask.fm/DavideStJimmy/answer/111101645342
http://ask.fm/DavideStJimmy/answer/111104561182
http://ask.fm/alestregatta/answer/112246564223
http://ask.fm/alestregatta/answer/112247762815

martedì 22 aprile 2014

Barbara

Se non sbaglio parecchi mesi fa avevo scritto un post con lo stesso titolo.

Come non dimenticare quel giorno.
Babi mi avevo chiamato mentre ero in preda ad una delle mie solite crisi.

Ricordo che appena la ascoltai la sua voce, mi sentii subito meglio. Mi sentii voluta bene dopo tanto tempo.

Anche questa volta la sua disponibilità e il suo affetto mi hanno fatto star bene e mi hanno sollevato l'umore.

Ho passato una magnifica giornata insieme a lei.
Anche se so che l'avrò annoiata a furia di parlare di ragazzi vari ahaha.
Lei mi ha ascoltato tutto il tempo e mi ha detto la sua. Le sue parole sono sempre convincenti e profonde, toccano nell'animo.

Mi sento tanto tanto tanto fortunata ad averla conosciuta e soprattutto all'essere sua amica.

Inoltre oggi abbiamo sorriso tantissimo e mi mancavano le risate un po' buffe.
Un filippino molto strambo si è seduto al parco con noi e abbiamo cercato di masticare un po' di inglese per fargli capire che non ci interessava e ci dava fastidio.
E' stato esilarante.

Poi come ogni volta, ci si deve salutare.
Uno stupido treno che divide un legame stupendo..ma che, nonostante tutto, lo riallaccia ogni volta.
Se i treni fossero gratis penso che passere pochissime ore qua a Milano.


Grazie di cuore Babi..
Ti voglio un bene dell'anima.


Hugo Cabret

Oggi si Rai 3 hanno fatto Hugo Cabret.
È stata la seconda volta che l'ho visto.
La prima è stata con te e, come mi avevi detto mentre mettevi su il DVD, mi sarebbe piaciuto da pazzi.

Appena è iniziato..ho ricordato tutto di quella giornata. Tutto. 
Come se fosse tornata indietro nel passato, come se avessi potuto rivivere quel momento.
Chissà se tu lo ricordi...

Insieme sul divano, il tavolino basso apparecchiato, i primi hamburger di soia che mi hai fatto assaggiare, Lola a gironzolare in sala, tua mamma in cucina, il profumo di patatine fritte quelle tutte attorcigliate...buonissime.
Il film che andava e tu che mi facevi il quiz sui personaggi che dovevo riconoscere dagli altri film che ci appassionavano.
Poi quando siamo andati su google perché avevo riconosciuto la bambina da dark shadows e tu ci sei rimasto malissimo.
E quanto era bello che tu mi osservassi divertito mentre io ero a bocca aperta per quanto mi piacesse la storia.
Avevi anche parlato della luna che ti saresti dovuto tatuare sul polso...allora ti brillavano gli occhi solo a parlarne.


Mentre il film andava, questa volta, ho sentito i ricordi prepotenti mangiarmi il cuore.
Era così..così irreale ma comunque bellissimo provare il brivido di quelle sensazioni ancora una volta sulla pelle..
Ho avuto il magone durante tutte le scene più belle e mia madre mi guardava come se sapesse che da un momento all'altro avessi pianto.
Ma non l'ho fatto.
Ho continuato a guardarlo, a pensare al tuo abbraccio, al divano comodo, all'odore di fritto per casa e a Daisy abbaiare.
Ora credo sia normale se qualche lacrima cada..
Nonostante nei sogni tu mi rifiuti e porti il tormento, ho scoperto che se mi concentrassi di più sull'emozioni e i ricordo potrei anche andare avanti sognando ad occhi aperti.
Magari almeno così potrei avere un po' di pace.



"Immaginavo che tutto il mondo fosse un enorme meccanismo; le macchine non hanno mai dei pezzi in più, hanno sempre l’esatto numero che serve. Così ho pensato che se tutto il mondo era un enorme macchina io non potevo essere in più. Dovevo essere qui per qualche motivo."


lunedì 21 aprile 2014

.

Mi sento la persona più sola del Mondo.
Sono ritornata a piangere tutte le notti.
Non ho nulla che mi tiene ancorata a questo mondo veramente, se non dei ricordi.
Nulla mi da felicità adesso. 
Niente di niente.
Perché sto ancora qui allora?


sabato 19 aprile 2014

Turin.

Il meeting di Torino è andato benissimo.
Nonostante il brutto tempo, ho passato davvero una bella giornata.
Il viaggio in treno con Gin è stato molto intenso.
Ho parlato tantissimo di Michael e lei mi ha ascoltato, non mi era mai capitato prima.
Ovviamente, non sono riuscita a spiegare ciò che provavo e provo, però le ho raccontato più o meno tutte le cose (più brutte che belle) che sono successe fra noi.
Anche se Gin è piccola, è incredibile quanto si sia dimostrata matura nell'ascoltare la persona con la quale prima si confidava. Mi ha spiazzato.
Soprattutto quando mi ha detto la verità.
"Ale non c'è nulla da fare e non è giusto".
E' stata una delle prime a dirmi che davvero, non si può fare nulla perché io stia meglio.
Lei, purtroppo, è convintissima che Mike si renderà conto prima o poi di quello che è successo ed è dell'idea che lui si aggrappi così tanto a Ruben proprio perché ha perso tutto ciò in cui credeva, tra cui il suo futuro.
Io, sinceramente, non so che dire.
Anche a me capita di avere la sensazione che un giorno tornerà, ma dipende dai giorni e dal mio umore, perciò succede raramente.
E ogni volta mi rispondo che preferisco non succeda, visto che non saprei proprio che fare.

Se lui tornasse così da un momento all'altro come potrei accettarlo?
Come potrei accettare i miei sentimenti, che ormai faccio fatica a nascondere?

Se ci fosse un bottone per mettere in pausa le emozioni, lo premerei subito.

Perché arrivata ad un punto simile, la strada è tutta piana, verso il nulla.
Tre mesi fa potevo ancora pensare di poterne uscire, ma non ci ho mai creduto.
Semplicemente perché non ho mai voluto.
E ora, arrivata qui, 19 aprile, ancora a disperarmi per due ricordi, so che in qualunque caso non passerà mai, nulla finirà.
L'unica cosa che è finita è quel sorriso che avevo.
Quello che mi faceva brillare gli occhi.
Quel sorriso che ora si è spento, sotterrato da me stessa chissà dove.
E che, anche se lui tornasse, non penso riapparirebbe.

Dead.

Ottimo, ci mancavano solo queste da beccare per chiudere di merda questa serata e iniziare una giornata peggio di quella passata.
A parte che faccio vomitare ma nemmeno le ricordavo più.

Bene Ale, continua a distruggerti così.
Di te non rimane più nulla.



venerdì 18 aprile 2014

Uncomfortableness

Il meeting di oggi è andato abbastanza bene.
Ovviamente 'abbastanza' è un gran parolone visto che qualche casino, come al solito, è successo.
Non so se Matt abbia bevuto qualcosa o meno, ma stava per buttarsi sotto una macchina.
Io e la Bea gli abbiamo fatto per l'ennesima volta un bel discorsone.
Quel ragazzo ha seriamente bisogno d'aiuto, ma davvero tanto, prima che collassi del tutto.
Deve capire chi è, deve smetterla di mentire per attenzioni, deve trovare la forza.

Per il resto ho incontrato Pietro.
Pietro è un "nazi-punk" o comunque così si definisce. Non proprio una bella persona, ecco.
Lo incontrai con Michael un giorno d'estate in colonne, si presentò e da lì diventammo, conoscenti diciamo, perché amici è decisamente troppo.
Il suo comportamento non è dei migliori, ma finché c'è una sorta di equilibrio, non mi infastidisce più di tanto.
Oggi però, continuava a chiedermi di presentargli qualcuno; io so com'è fatto e il suo spessore psicologico riguardo al sesso è delicato come un elefante che ti cade in testa, perciò gli ho detto di starsene buono e non rompere.
Peccato che ci abbia provato con me e nel mentre si divertiva a dare del frocio a Mike.
Oggi tutti hanno detto la loro su questo fatto, evidentemente tutti sono al corrente, o comunque hanno capito, che Mike ha una storia con Ruben.
Non mi ha dato fastidio tanto quello, ma il fatto che io abbia fatto per quasi tutto il tempo del discorso la figura dell'illusa e povera scema.
Tutti a fare dei paroloni enormi sul rispetto delle coppie dello stesso sesso e poi a fare battutacce in fatto dei suoi comportamenti e allusioni a ciò che fa con il suo ragazzo.
Ora non mi interessa quale orientamento sessuale abbia e cosa faccia, ma tutti non hanno avuto un minimo di rispetto per ciò che c'è stato fra noi e la cosa mi ha fatto sentire molto a disagio.
L'unica persona che non ne era al corrente era Adrian, che quando l'ha saputo è stato l'unico e dico L'UNICO a chiedermi come stessi.

Dopo avergli risposto, con una frase decisamente tagliente, mi ha abbracciato. Fortissimo.

Perciò, oltre a beccarmi Pietro che cercava in continuazione di mettermi la mano sul culo e baciarmi, ho dovuto sorbire parole che mi hanno decisamente fatto sentire una povera cogliona. Bello.


Andata via dal meet, ho raggiunto mia madre, la quale per l'ennesima volta mi ha trattato come una merda.
E io ho fatto altrettanto.
Siamo andate alla Vodafone per sistemare l'offerta visto che ho cambiato cellulare. Si è lamentata sui costi e le cazzate varie e l'ho fatta tacere dicendole che in quest'anno non le ho chiesto nemmeno una volta i soldi per la ricarica, ma me la sono sempre cavata da sola.
Un'altra cosa che mi ruga è il fatto che avendo cambiato sim, siccome ci voleva la micro, quella grande è disattivata e io non riesco più a vedere i messaggi sul telefono vecchio.
La disperazione.
Oltre ad aver salvato la lunghissima password dell'adsl, avevo tutti i messaggi più belli salvati, quelli di Babi, Dave, Stefania e Mike..
Farò di tutto per recuperarli e salvarli sulla sim anzichè la memoria, ma li rivoglio.

La giornata non è ancora del tutto conclusa, ma temevo comunque si chiudesse male com'è trascorsa in parte.
E invece no.
Apro facebook e vedo che Dave, avendo connessione, mi ha scritto da Parigi.
Una sorpresa meravigliosa.
Spero si diverta tanto e trascorra delle belle vacanze, le merita tutte.


giovedì 17 aprile 2014

Over and over, again and again


Qualcuno la faccia star zitta.
Qualcuno le faccia magicamente perdere la voce, non so.
Non la sopporto più.
Mia madre non fa altro che urlare.
Urla e si lamenta sempre.
Sul fatto che non sono una donnina di casa, che non faccio nulla, che sono inutile, che è come se non esistessi.
E sui capelli, e su i vestiti, e sul tempo passato al pc, e sul fatto che sto sempre in camera mia.

Finché fai la pazza rompicoglioni è ovvio che mi chiudo in camera.

Cazzo, almeno, prima, si lamentava lì il sabato quando faceva i mestieri e io non l'aiutavo granché, ok.

Ora porco giuda è un continuo.
Ad ogni ora, la mattina presto prima che vada a scuola, la sera appena arriva a casa, il sabato dopo che ritorno distrutta, TUTTA la domenica (in caso non uscissi).

E poi questo cambiamento, se non sbaglio, sembra essere successo da quando ho pianto dopo aver visto Michael in stazione.

C'è stato quel periodo, dove mi continuava a beccare mentre piangevo e si incazzava perché non le parlavo.

Poi da quando le ho sbattuto in faccia le motivazioni dei miei stati d'animo, al posto di preoccuparsi sul fatto che soffrissi come una bestia, ha iniziato a trattarmi ancora più di merda.

Piuttosto tornerei a quando mi controllava il cibo, pensando fossi sulla strada dell'anoressia.
Tutto, ma non questo.

Ogni volta che urla mi sembra di ritornare ai tempi delle medie, dove quell'ira sembrava divorarmi dentro ogni secondo.
Sento di non riuscirmi più a controllare.
Le metterei le mani addosso da un momento all'altro.
Ho paura.
Queste sensazioni un tempo erano troppo pericolose e non le voglio disseppellire perché il lavoro che ho fatto per nasconderle, è stato troppo faticoso.

So solo che se continuerà così non reggerò a lungo.
Un giorno, magari senza scuola, preparerò tutto.
E se rovinerà un'altra cena, prenderò quelle due cose e finalmente avrò il coraggio di urlare in faccia, sbattere la porta e andare via.

Alla fine il coraggio ce l'ho, ma è quella frase che mi è sempre stata detta ne mi fa preoccupare: "uscita da quella porta, non ci potrai più entrare".

Se riuscirò a trovare un bel lavoro in questi due anni, mi farò un culo della madonna, non mi interessa, ma finiti gli studi, me ne vado via.

Io non sto più bene in questa casa.




martedì 15 aprile 2014

Lost it all.

Ho passato una notte tremendamente rilassante dal punto di vista fisico, ma ho fatto un sacco di incubi.
Quando mi sono svegliata mi girava ancora tutto e temevo di non riuscire ad uscire di casa, ma alla fine ce l'ho fatta.

Ho passato una mattinata orrida, continuavo solo a sentire due canzoni.
The light behind your eyes dei My Chem e Lost it all dei BVB.

Il pomeriggio Ele, Eli e Ale sarebbero dovute venire da me.
Ele ha avuto un altro dei suoi crolli di autostima e ha balzato sia la scuola che la giornata insieme.
Domani la pagherà cara e la riempirò di coccole. Farò di tutto per farla sorridere.

Per il resto con Ale e Eli mi sono divertita tantissimo.
A loro non dà fastidio se tolgo il polsino, non fanno domande, donano solo tanto tanto affetto e tanto divertimento.
Abbiamo fatto tante foto e siccome eravamo vicino al mio posticino segreto sono andata a controllare la scritta.
E' tutta sbiadita dalla pioggia e la neve, dovrò ripassarla prima o poi. Quando sarà il momento giusto, ma lo farò.

Per il resto siccome ero proprio fissata con quella canzone dei bvb, guarda un po' chi fa il video cantandola.
Dave è stato bravissimo.
Quando l'ho sentita mi sono emozionata tanto, quasi da commuovermi e ho tremato.
Perciò ne approfitto per salvarmi qua il link.
Così potrò ascoltarla tutte le volte che vorrò.

http://ask.fm/DavideStJimmy/answer/109479040030

lunedì 14 aprile 2014

Cryin’ scares me cause it screams the truth.

La mia testa inizia a girare.
Camilla è appena andata via. Le ho fatto un bel piatto di pasta al pesto e le è piaciuta.
Io non sono riuscita a mangiar nulla. Cioè volevo farmi un toast vegetariano ma ho finito il pane e ho preferito bere.

Per questo ora inizio a sentirmi più leggera.
Libera.
Alla fine quando si sta male l'alcool scende più facilmente.
E da sola posso averlo tutto per me.
Non me ne frega nulla degli altri.

Magari riesco a immaginare qualcosa di bello.
Qualcosa che davvero desidero e mi farebbe sorridere
Anche se solo un'illusione..

Vado a tirare fuori il Jack.



sabato 12 aprile 2014

Half year.

Esattamente sei mesi fa, la mia vita iniziava sgretolarsi in mille pezzi, mille pezzi di un muro che mi sembrava il più solido del mondo.

Esattamente sei mesi fa, quella stretta, che nonostante fosse lontana, era una delle più vicine che avessi, si allentò di colpo.

Esattamente sei mesi fa, dopo una sorpresa bellissima, delle parole mi colpirono come un pugnale.

Esattamente sei mesi fa, io iniziai a precipitare nel baratro più buio e solitario che avessi mai immaginato.

Esattamente sei mesi fa, le lacrime cominciarono a cadere incontrollate.

Esattamente sei mesi fa, feci una promessa.

Esattamente sei mesi fa, l'aria smise di entrare nei polmoni.

Esattamente sei mesi fa, il mio vero sorriso si spense.

Esattamente sei mesi fa, le mie ali si spezzarono.

Esattamente sei mesi fa, non riuscii più a percepire il battito del mio cuore.



Sei mesi fa morii.
Ma il mio amore, purtroppo, non lo fece.





martedì 8 aprile 2014

Smile.

Dovrei piangere.
Dovrei distruggermi di lacrime, ma non ci riesco.
Non scendono.


Fisso la foto e ho solo due pensieri.

Sei felice, di nuovo.
Stai meglio e io sono contenta.


E darei tutto ciò che ho per essere al posto di Ruben.


Something's missing. Something's lost.

La mancanza è il sentimento più forte che la mia persona possa provare.
Non penso che dolore e rabbia possano mai raggiungerlo.
O forse, lo potevano fare anni fa, ma ora non più.

Il brutto è capacitarsi che qualcosa che manca è perso, almeno sembra esserlo per sempre.
Anche se 'per sempre' è una parola troppo grossa, come 'futuro' o come 'mai'.
Ho sempre avuto coraggio nelle mie scelte, che fossero sbagliate o giuste, se sapevo di fare una stronzata o meno. Ma ora non ci riesco.
Non ho nulla da dirle se non scusa e mi manchi.
Come non ho nulla da dirgli se non ti spaccherei la faccia a furia di pugni e ti amo.

Sono sempre stata tanto brava con le parole, ma non servirebbero a nulla.
Le parole in questi casi sono solo mattoni che si può scegliere se impilare per proteggersi o buttar giù per riappacificarsi.
Servono gli abbracci, quelli forti che quasi ti fanno scricchiolare le ossa e che nel silenzio dicono "tu sei parte di me, della mia felicità e di ciò che mi fa sentire vivo".

Non ho paura di dire la verità, non mi interessa se sembrassi un cane con la coda fra le gambe.

Per quanto ci si possa sforzare di mettere in un angolo del cuore qualcuno, se è troppo importante non verrà seppellito nel ricordo, perchè ciò che serve è averlo nella realtà.
Non c'è un motivo.
Non c'è un qualcosa che dice "per lui sì e per quell'altro no".
Ci sono persone essenziali, persone senza le quali non puoi vivere.

Il problema è che si può avere tutto il coraggio e la forza per ripresentarsi davanti a qualcuno con il cuore in mano, ma se si è convinti che la nostra presenza porterebbe solo disagio e fastidio, anche quell'ultima scintilla di speranza, non serve a nulla.

Mi mancate.


lunedì 7 aprile 2014

Summer

Non so cosa darei per tornare indietro.

Mi manca ogni cosa.

Non ce la faccio ad andare avanti così.



I'm missing you again.
Oh no.
Once again.

domenica 6 aprile 2014

"Stai con me fino alla fine?" "Non fino alla fine, per sempre."

Non c'è via di scampo.
Non c'è ripresa.
Non c'è risalita a galla.
Non c'è nulla.

C'è che non vedo l'ora che domenica Barbara venga a trovarmi.
E c'è che aspetto con ansia il 18, quando i miei genitori se ne andranno fuori dai coglioni per tre giorni e io avrò la casa tutta per me.
Sarò libera di fare tutto.
Libera di essere sola, di piangere, di mettere la musica fino a tardi, di girare senza polsino, di urlare, di non dormire.
Sarò sola, ma almeno non mi sentirò sola.



Ritrovarmi a scrivere su pezzi di carta.
Ritrovarmi a chiedere a Dyana.
Basta, mi vergogno.
Perché qualcuno non mi abbraccia come lui?


sabato 5 aprile 2014

Panic

Se stanotte potessi avere la possibilità di fare un sogno, sarebbe il modo migliore per scappare da questo inferno.
Un'isola deserta, tutta mia, dove starei sola per mia scelta.
Sdraiata sulla spiaggia, con i piedi nell'acqua fredda e buia.
Chiuderei gli occhi e al posto del battito assordante di questa mattina ascolterei il suono morbido e ripetuto delle onde.
L'aria non farebbe più problemi ad affogare nei polmoni e sarebbe pulita e buona.
Una birra in mano.
Un cielo stellato sopra la testa.
E nessun pensiero, nessuna domanda, nessuna preoccupazione, nessun ricordo.
Non avrei paura.
Non proverei solitudine.
Sarei soltanto libera; libera da non sentirmi inutile, stupida, pesante, noiosa...sbagliata.
Non mi chiederei chi sono o cosa sto cercando, perché non ne avrei realmente bisogno.
Non dovrei dare spiegazioni di ciò che faccio, non dovrei spiegare ciò che provo e per chi.
Non dovrei raccontare il mio passato, non dovrei rivivere i ricordi.
Nessuno mi amerebbe e io non amerei nessuno.


E non dovrei più fare i salti mortali per andare bene a qualcuno per poi accorgermi che sono la persona sbagliata.
Non si può riparare ciò che si è rotto.
Io non ne sono capace.




venerdì 4 aprile 2014

Need.

Sono andata a comperare il biglietto degli Halestorm.
Ha iniziato a piovere, c'era lo sciopero dei mezzi e quindi mia madre è venuta a recuperarmi.

Un altro schizzo dei miei.
Ma in fondo cosa cazzo me ne frega?
Se non li spendo così i soldi, per cosa allora?

Ho bisogno di urlare e dare di matto, solo come in un concerto riesco a fare.
Non c'è altro che mi liberi, ormai.
Devo sfogarmi.
Devo cantare a squarciagola.
Devo rovinarmi la voce.
E devo cercare di sputare fuori tutto.
Perché con le persone, non lo riesco a fare.


Il ventotto aprile però, è troppo lontano.


giovedì 3 aprile 2014

Swing.

Nel complesso la mattinata è stata abbastanza normale.

Il pomeriggio Eleonora mi ha chiamato piangendo.
Avevo già capito e sono corsa da lei.
Alessandro ha usato le stesse parole che ho ricevuto io, direi anche molto più cattive.
Ho cercato in tutti i modi di farla sorridere, ma lei continuava a chiedermi il perché e il percome e, naturalmente, io non sapevo che risposta darle.
Le sto cercando anche io.

Quando sono andata via, sono passata per il parco.
Era vuoto e allora ho deciso di mettermi sull'altalena.
Lo faccio raramente, visto che c'è sempre qualcuno che la occupa e io preferisco essere sola.
Amo andare sull'altalena, mi è sempre piaciuto, soprattutto quando piove.
Per me, ora, è l'unico modo per volare nel cielo..per raggiungere quelle nuvole..


La notizia brutta di oggi è arrivata pochi minuti fa da mamma.
Mi ha detto che lo IED, la scuola che avrei voluto frequentare dopo il liceo, costa dai 9.000 ai 12.000 € all'anno e che noi non potremmo mai permettercela, nemmeno se mi metto a lavorare fin da subito.
Sono praticamente sprofondata in un abisso.
Era l'unico sogno concreto che mi fosse rimasto e ora si è distrutto in mille pezzi.
Se prima potevo chiudere gli occhi e fantasticare sul mio futuro, ora vedo solo nebbia e nient'altro.

Se potessi...
Tornerei volentieri al momento in cui stavo volando...


martedì 1 aprile 2014

'Cause everyone's heart doesn't beat the same.

Troppe volte mi sono fermata a chiedermi dove trovassi la forza di rialzarmi ogni volta dopo una caduta.
Troppe volte ho scritto nei post di questo blog quanto mi sentissi vuota e sola.
E troppe ancora ho desiderato di farla finita.

Delle volte ci ritroviamo a piangere e non sappiamo nemmeno il perché.
Altre corriamo verso mete che non sappiamo nemmeno dove siano.

Le promesse che spesso non manteniamo sono quelle che facciamo a noi stessi e penso sia meglio così.
Siamo nati tutti con un cuore, perchè dovremmo negarci le emozioni?
Sto passando i pomeriggi a scrivere a ragazze che mi chiedono consigli sull'amore e cose simili.
Al posto di ringraziarmi, ogni volta mi fanno notare che ciò che scrivo è così intenso che non può non essere che io non l'abbia davvero provato.
Ogni volta mi dicono che sperano anche loro di sentire quello che ho sentito io.
E ogni volta mi scrivono che se dovesse capitar loro quello che è successo a me, vogliono avere la forza che ho avuto io.

Ma allora io non sono davvero giù nell'oblio?
Allora io posso ancora rialzarmi senza vergognarmi dei sentimenti?
Posso davvero?

La frase che ho tatuato sulla schiena rappresenta ciò che più giusto credo.

Il cuore di ognuno non batte allo stesso modo.

Tutti proviamo emozioni in intensità diverse e quindi non è un difetto sentire il cuore ribattere forte per la felicità e la spensieratezza.
Forse devo smetterla di pensare che ciò che mi è successo me lo merito e devo continuare a stare al mio posto.
Il mio posto non è più nel fondo del dolore.
Il mio cuore può tornare a battere nel suo modo, quel battito con cui sono nata.
E forse Andrea, un mio caro amico, ha ragione.
Il cuore di ognuno non batte alla stessa maniera, ma ogni volta che troviamo una persona che ci fa sentire davvero vivi, i nostri cuori iniziano a battere all'unisono finché si sta insieme.

Qualcuno capace di darci la forza di tagliare quel filo rosso, che non ci lega più all'amore di un tempo ma solo ai ricordi dolorosi.