giovedì 31 dicembre 2015

Changes

I cambiamenti non hanno mai fatto male.
Sta per finire un altro anno che è stato pieno e vuoto al tempo stesso.
Ci si sente vuoti proprio quando si è troppo pieni.
Pieni di paure, di preoccupazioni, di rabbia, di tristezza, di rancore, di amore.
Ho capito molte cose, fin troppe.
Sono andata contro a molte altre sapendo che fossero giuste.
Sono cresciuta.
Sono caduta.
Mi sono rialzata, sempre.
E non posso non ammettere che delle volte avrei preferito accasciarmi al suolo aspettando che qualcuno mi tirasse su, ma non è mai successo.
Perché a cosa serve farsi tirar su da qualcuno quando le proprie ali, in qualunque caso, non funzionano?
A nulla, ecco.
Quindi diciamo che quest'anno è stato solo la rampa, da dover prendere la rincorsa e lanciarsi.
Senza nessuna certezza di volo o di caduta.
Ma, come penso, se non si rischia non si va da nessuna parte.
Sono cambiata.
Forse non come volevo io, in parte, ma mi sta bene così.
Perciò ho deciso di cambiare anche questo blog e riprendere a scrivere.
Perché quando si tratta di sentimenti e quando si tratta di me, è giusto allenarsi a parlarne un po', altrimenti mai nessuno mi capirebbe.
Forse ho un modo troppo strano di trasmettere le emozioni, ma delle volte lo preferisco, perché è mio, è unico e sarebbe bello sperare che qualcuno lo intenda senza troppe (appunto) parole.
Ma va bene così.

C'è una luce che non si spegne mai.
E quando scriverò, piangerò, sorriderò, mi sentirò troppo piena o, falsamente, troppo vuota, leggerò questo titolo e cercherò in me quella luce, per non affogare nelle profondità buie da dove, ormai, da tempo, ho lasciato un mucchio di ricordi.
Ma, semmai, nuoterò in quell'abisso senza avere paura.




venerdì 23 ottobre 2015

Mi fanno schifo i miei compagni di classe.
Mi fa schifo la mia scuola.
Mi fa schifo la matematica e quella decelebrata che la insegna.

Ma ovviamente sono io l'esagerata e l'irosa.
Si, però tutti gli altri rimangono dei rotti in culo, codardi.

mercoledì 23 settembre 2015

Winter

Se mi serrerò nel mio inverno,
nulla potrà mai più liberarmi
il mio cuore diventerà gelo
cadrà a terra
e andrà in mille pezzi
cessando di esistere.


sabato 29 agosto 2015

I can't escape.


Scream that fucking truth

E' ora che questo blog rispetti il suo fottuto titolo.

Voglio urlare la verità.

Lo farei, ora, adesso.
Subito.

Dall'ira che mi scorre dentro.
Vorrei tirarla fuori.
Distruggendomi di nuovo.

Vorrei far sentire in colpa chi se lo merita.
Vorrei farlo soffrire.
Strappargli il cuore.
E mangiarmelo.

Vorrei piangere sangue.
Sputare veleno.


Non c'è più una bestia assopita.
C'è un mostro ora, che ha già avuto troppa pazienza.
E ormai si è stufato.

Sento solo gelo ora.
Un vento tremendamente freddo che avvolge un'immensa fiamma che brucia.

Non voglio piangere.
Voglio vedere lacrime che non son mie.
E ridere.
Ridere.
Ridere.




martedì 11 agosto 2015

Buts and dew.

Oggi pomeriggio due miei amici sono venuti a trovarmi a Milano.
E' stato bellissimo rivederli dopo tanto tempo.
Sono due persone stupende che mi mostrano affetto, anche se sono lontane e anche se i nostri incontri sono molto rari.
Si chiamano Stefano e Federica e sono una coppia.
Sono davvero due ragazzi genuini, non contaminati dai difetti e dai vizi delle grandi città; sempre sorridenti, radiosi, affettuosi, tra di loro e con i loro amici.
Sono una delle poche coppie con cui non è un supplizio uscire da soli.
Sono meravigliosi da guardare, ma non traspirano una nauseante dolcezza, ma una lieve tenerezza espressa in piccoli gesti.
Stefano è come uno strato di rugiada, protettivo, fresco e non pesante.
Federica è come un bocciolo, delicata, fragile e morbida.
Sono la combinazione perfetta.
Lei gli dimostra amore infinito e lui la protegge, le sta accanto quando lei crolla, quando la sua autostima non ce la fa.
E quando lui soffre per lei, si fa forza e cerca di ridarle il sorriso, perché sa che è l'unica cosa che gli ridarebbe felicità è proprio quello.
Tutto questo senza disgustare la vista a chi sta intorno a loro, ma, invece, intenerendo il cuore.
Boh, è bello descriverlo e tenere un ricordo di loro in questo blog,
Spero di rivederli presto.




mercoledì 15 luglio 2015

Shower thoughts

Mi fa un effetto strano dirlo, ma va tutto benissimo.
Sono, ehm, direi in uno stato di pacata e sottilissima felicità.
E' uno strato sottile e fragile ma che, in alcune situazioni, si estende, si ingrossa, svetta e diventa una gigantesca muraglia inviolabile, che nessuno può superare o distruggere.
Ed è una cosa bellissima.
E sotto il getto freddo della doccia sento solo leggerezza, finalmente.

Ovviamente le piccole ansie della vita rimangono: la paura dell'università, di non essere all'altezza, di voler migliorare il mio fisico.
Ma mi sento in tempo per tutto, anche se è proprio il tempo che sembra scorrere velocemente.
Delle volte vorrei afferrarlo per la maglietta, come fosse una persona, e dirgli di rallentare, altrimenti l'esistenza sfugge via, come un sorriso troppo timido.
Ma continuo a rincorrerlo, come fanno i pendolari con i treni.

Mentre io i treni, non li rincorro proprio.
Anzi, ci salgo su prima del previsto, impaziente di partire.
Per vedere una persona speciale.

Passare le giornate più belle a fare la lotta e poi abbracciarsi e poi fare tutt'altro.
Disegnare il suo viso concentrato mentre gioca o osserva qualcosa, perché so, che se mi guardasse, mi imbarazzerei troppo.
Imprecare davanti a Kingdom Hearts, chiedendo scusa ogni due per tre per paura di sbagliare. E poi vincere, emozionarmi e sentirmi onorata per aver avuto la possibilità di avvicinarmi ad un videogioco così bello.
La metà della gente penserà che io non lo faccia per puro piacere ma per una persona, invece non permetterei mai che una cosa simile avvenga, anzi lo eviterei. Credo invece di essere  stata fortunata a trovare qualcuno che mi possa donare e insegnare nuove passioni, che mi faccia conoscere cose nuove.
E io vorrei tanto fare altrettanto.
Alla fine, è davvero bello condividere qualcosa.

Senza contare che manca una settimana esatta al realizzarsi del mio sogno.
E lo condividerò con una delle mie più care amiche.
Mercoledì prossimo io salirò su un aereo e volerò verso Londra.
Fortunatamente o purtroppo, non ho ancora realizzato, non riesco ad immaginarmi nulla.
Ho solo un leggero timore riguardo la lingua, a causa della mia timidezza, nient'altro.
Forse è proprio questo il bello.
E' un desiderio così grande che nemmeno la fantasia può sfiorare.


Per ora penso solo al presente.
Sono serena e lo sono anche le persone accanto a me.
Questo è l'importante e posso solo chiudere gli occhi e sperare che continui così.


giovedì 2 luglio 2015

Bad day.

Questo giorno spero sfumerà via.
L uniche cose che voglio fare ora sono un lungo giro in bici e buttarmi a letto sperando che domani sia meglio.

Il culmine della rabbia/tristezza l'ho raggiunto conoscendo il nuovo fisioterapista che fortunatamente spero di avere ancora domani e basta.
Spero davvero di aver interpretato male alcuni suoi comportamenti e alcune sue frasi, mentre altre le ho capite benissimo perché, almeno, è stato limpido come acqua di fonte: sono una persona ansiosa e senza forza di volontà, che si demoralizza subito.

Al di fuori di questo, penso mi iscriverò in piscina (nonostante il problema ai capelli) perché è l'unico sport che mi piace fare e che non ritengo un "dovere".
Farò anche degli esercizi mirati a casa e continuerò ad andare in bicicletta, sperando che ci sia qualche miglioramento e sperando che prima o poi riesca a guardarmi allo specchio senza sentirmi il magone in gola.

Inoltre mi è uscito uno sfogo cutaneo su tutte le braccia.
E' qualcosa di orribile.
Credo sia uscito per il caldo.
O, almeno, lo spero..


Oggi finirà presto.
Non devo pensarci.
Devo smettere di pensare.

mercoledì 1 luglio 2015

Demotivation.

Mi sto impegnando, cerco di fare più movimento possibile.
Cammino, cerco esercizi, faccio altri tipi di sport, ma non ci sono miglioramenti, semmai il contrario.
Io ho paura.
Ma non posso dire per cosa.
Sarebbe imbarazzante..

domenica 21 giugno 2015

Hoist the colours

Venderei la mia inutile vita in cambio della realtà di quel film.


Sentire il sole battermi in faccia.
Sentire la brezza salmastra fra i capelli.
Sentire l'acqua della tempesta.

Superare gli ostacoli del mare.
Combattere contro i nemici.
Rischiare la mia stessa vita.
Mettere in gioco la mia anima.
Alzare la bandiera.


Vincere la battaglia.
Essere un Capitano.

Accarezzare il mio timone.
Guardare la bussola.
Seguire ciò che più desidero.
E farmi portare all'orizzonte.



Now, bring me that horizon.






sabato 20 giugno 2015

Skyline

Ho scritto una miriade di frasi e le ho cancellate tutte.

Io non sono brava con le parole.

giovedì 4 giugno 2015

Don't eat.


Ho deciso di non andare al lago con le amiche e di non fare il bagno alla festa di Mainardo.
Per la seconda non ci sono problemi, per la prima ho dovuto balzare perché mia madre vuole costringermi a comprare il costume dopo tre anni e passa che non ne indosso uno.
Ovviamente non le vanno bene i pantaloncini da maschio perché io sono una ragazza, patetico.
E vabe', ieri sera abbiamo litigato pesantemente e le ho anche detto che a differenza mia che mi faccio il culo, lei sgarra nella dieta e nemmeno si impegna.
Oggi mi ha risposto a tono che se ora è così per colpa mia e della gravidanza e io le ho benissimo detto che avrebbe potuto non fare figli.
Mi sta insultando da due giorni, urlandomi che sono una rompipalle che mi faccio le menate e che c'è gente messa peggio.
Ma si deve mettere nella sua fottuta testa che se ci mettessimo tutti l'anima in pace guardando quelli che fanno più schifo di noi, saremmo dei perdenti che si accontentano e basta e che guardare chi è migliore non vuol dire farsi pare da pazzo o pazza, ma semplicemente avere un modello per ciò che si vuole diventare.
Fanculo lei e tutti quelli che la pensano così, anche perché la maggior parte di questi hanno tutti fisici perfetti e metabolismi ultra veloci.
Le persone così devono solo stare zitte.
Perché sanno solo spiattellare la loro fortuna ovunque (cosa anche giusta e lecita) ma intanto trasformandosi in degli ipocriti di merda.
Non sanno nemmeno cosa voglia dire piangere davanti allo specchio perché non ci si riesce a guardare se stessi.










giovedì 21 maggio 2015

Amore e Psiche

Ho una lieve discopatia, che non può essere sottovalutata ed è molto rilevante.
Nonostante per ora sia lieve, è già grave il fatto che sia presente alla mia età ed è qualcosa dovuto alla mia anatomia, al mio corpo, a me stessa.
È una fragilità che ho e che non si può curare, migliorare o far sparire.
Negli anni a venire può solo peggiorare se il mio corpo è costretto a sforzi fisici di qualunque tipo.
Dal 22 giugno al 3 luglio dovrò presentarmi per 10 volte in quel posto di merda per essere RIEDUCATA all'aspetto motorio cervicale, lombare e sacrale.
In parole povere mi daranno degli esercizietti di stretching cazzuti che secondo loro dovrei fare per tutta la vita e che dovrebbero essere sostitutivi dello sport.
Quelli che mi hanno consigliato sono yoga o pilates. Che nemmeno considero sport oltretutto e che consiglierei solo a delle prof troppo isteriche e stressate.
Domani tornerò dalla mia trainer e cercheremo un accordo. Non diminuirò i tempi, ma i pesi. Farò più stretching e starò attenta nel compiere determinati esercizi.
Non mollerò l'attività fisica per nulla al mondo.
Anzi, con coraggio, ho deciso di comprarmi un fottuto costume da bagno e tornare in piscina a nuotare.
Farò una tessera di 10 ingressi e la userò nella fine dei tre mesi, quando ormai i capelli saranno scoloriti, perciò prima di rifare la tinta.
Potrei nuotare per ore, ma quei coglioni lo ritengono uno sforzo, perciò vedrò di non esagerare.
La vita è una e io non la spreco a tirarmi le punte dei piedi, a portare un sacchetto con due libri anziché lo zaino o a fare corsi di meditazione di sto cazzo.

E per contrastare questo piccolo sfogo, Amore e Psiche statici di Canova~
Un tripudio di dolcezza per lo sguardo.

domenica 17 maggio 2015

No way out.

Ho passato quasi un paio di giorni con Dave.
Sono stata bene e ho sorriso tanto.
Boh stare con lui mi fa staccare da tutto, mi alleggerisce alcuni pensieri.
Ieri sera abbiamo parlato tanto e riso e boh a me è piaciuto tantissimo.
E poi è così bello, che mi fa anche un po' rincoglionire e risultare più tarda di quanto già non sia..
Ma non posso farci nulla.
Vorrei che stesse sempre bene con me, senza annoiarsi.
Vorrei che mi sorridesse sempre, staccandosi anche lui da tutto il resto.
Vorrei essere quella ragazza di quell'immagine che riesce a cancellare tutte le preoccupazioni e i brutti pensieri.
Ma io sono io, un piccolo disastro ambulante, che è più brava a nascondersi il viso da chi la guarda e che appena prova a dare un bacio finisce sempre per ferire gravemente (?) la persona a cui lo vuole dare.
E' così difficile migliorare..in tutto.
Ma ci proverò.
Proverò a renderlo sempre felice, fino a quando mi vorrà al suo fianco.





Ps. il nuovo singolo dei Bullet mi ha dato energia nuova.


Pps. Farei di tutto tranne che andare a scuola domani. Aiuto.

venerdì 15 maggio 2015

I want a perfect body, I want a perfect soul.

Ho preso due chili.
Mi metto a fare lo sciopero della fame o mi suicidio?
No seriamente, io non so più che fare.


Mi sento morire dentro per un sacco di cose.
Mi faccio totalmente disgusto.
Non ne posso più.


giovedì 14 maggio 2015

Nobody's hero

Ho fatto un allenamento di merda.
Che sia per pigrizia, mal di schiena, ciclo in arrivo, non mi interessa.
Non mi sono impegnata molto e questo mi infastidisce più di ogni altra cosa.
Sta diventando una malattia continuare a guardare le gambe delle altre persone o le mie riflesse da qualche parte.
Porcodio, vedo un sacco di ragazzi, tralasciando le ragazze, che sono più magri di me e magari nemmeno si fanno il culo che cerco di farmi io ogni settimana.
E questa cosa mi fa imbestialire.
Mi fa quasi urlare, perché io ci smeno il mio tempo, la mia volontà, la mia fatica, i miei soldi e magari nemmeno vengo apprezzata per quello che riesco a fare, in primis da me stessa.
Gente che va bene a scuola e non ha un filo di occhiaie o mal di testa per il troppo studio.
Persone, che anche conosco bene, sanno di avere una vita abbastanza felice, gente illusa che li ama, una quotidianità leggera, un sacco di altre cose belle, che nemmeno mi vengono in mente da quanto sono fuori, ma a loro non va bene. No devono sempre cercare di più, avere e volere di più e magari anche ferendo gli altri.
Mi fa schifo.
Schifo quanto la trasformazione di ask, che sta diventando peggio di un blog sul sesso di tumblr.
Mi toglierò per un periodo, meno ci sto su, più non rischio di perdere i miei valori buttandoli nella merda.
Perché è anche causa di questo se io sto di nuovo ricadendo nelle cose che facevo una volta.
Be' riassumendo le mie solite lamentele da vittima, in un modo o nell'altro le cose devono andare storte.
E la mia fortuna, quando succede, è che ci sia qualcuno o qualcosa che le rovina ancora di più.
Un applauso.

mercoledì 13 maggio 2015

Decode

Boh è tutto un po'strano.
Non riesco a capire,  quando dovrebbe essere il più semplice possibile.
Spero almeno di trovare riposo anche se gli incubi continuano..

lunedì 11 maggio 2015

Letters.

Finalmente la scuola sta per finire.
Io sto lentamente mollando e redini dello studio perchè tanto sono in quarta e be', mi sono rotta altamente le palle di non riposare più.
Niente più levatacce alle cinque (si spera) e magari riesco a togliermi un po' di occhiaie.
Ora spero di riuscire a dedicare più tempo alla palestra, perché la situazione è tragica.
Senza contare quella economica che è pure peggio.

Io ed Ele, intanto, stiamo prendendo tutto con molta leggerezza: passiamo le giornate a dire cazzate e ridere come delle sceme.
Dedichiamo molto più tempo alla nostra amicizia rispetto le settimane passate.
Venerdì dopo un concerto starà a dormire a casa mia visto che i miei saranno alle terme da giovedì a sabato. FINALMENTE UN PO' DI PACE E SILENZIO.
Inoltre, stavamo organizzando una fuga in moto il 30 maggio. Praticamente salteremo scuola per andare a farci un pic nic in un bel parco; pensavamo di andare a Bergamo, ma bisogna vedere quanto ci conviene senza prendere l'autostrada.
L'importante è divertirsi e non pensare più a nulla.

Oggi sono rimasta più tempo al passante ferroviario e tornata a casa ho anche sistemato tuuuutta la mia camera.
Ho ritrovato lettere vecchie di anni, è sempre bellissimo rileggerle e viaggiare nei ricordi.
Se c'è una cosa che amo sono le lettere scritte a mano, che esprimono tanti sentimenti oppure che rammentano particolari situazioni.
Ora penso mi metterò a riposare e abbandonerò l'idea di fare l'altra metà di esercizio fisico.
L'emicrania non mi abbandona, spero di riuscire almeno a riposare bene stanotte.

giovedì 7 maggio 2015

Mi sono svegliata di botto piangendo.
E mi sono addormentata da quanto? 15 minuti?
Non voglio nemmeno sapere cosa mi sia successo nel sogno.
Questa notte la passerò in bianco.

mercoledì 6 maggio 2015

~

Pronta per un'altra notte di incubi! Yay
Almeno riesco ad andarmene a letto accennando un sorriso.

How could you look at yourself in the mirror?

Ah, come vorrei tornare ai giorni in cui prendevo tutto alla leggera, senza farmi preoccupazioni se le brutte situazioni si fossero ripresentate o meno.
Ma ormai non ho più pazienza per niente e nessuno.
Soprattutto non ho più pazienza a reggere le prese in giro che mi vengono fatte.
Prese per il culo sui miei modi di fare, sulla maniera in cui parlo, su ciò che indosso, su cosa penso.
Ogni fottuta volta penso solamente "Se parlassi io, sarei capace di far piangere tutti".
E' una cattiveria che penso ormai di coltivare anche senza volerlo.
Mi sembra di essere tornata ai tempi delle medie, dove stavo zitta per non sprecarmi.
Invece, ricordo, che alle elementari facevo piangere alcune mie compagne per come si comportavano con me; delle situazioni che ora ai miei occhi, appaiono indimenticabili.
Mi fa strano sentirmi e vedermi così, mi ho troppa rabbia repressa, che non è mai riuscita davvero a scorrermi fuori, per tutto quello che mi è stato fatto da due anni fino ad ora.
Non che io sia la santa scesa in Terra, le mie stronzate le ho fatte, ma a differenza di molti altri, io ho le palle di affrontare le cose e soprattutto di mettermi nei panni degli altri quando sono consapevole, e non, di fare qualche cazzata.
Inoltre, mi sto impegnano a dire cosa mi dà fastidio quando viene fatto nei miei confronti.
Se, però, ad una persona non  entra in testa o è stupida o è proprio stronza.
Nel senso, ho capito che i miei demonia ti fanno schifo, ma hai rotto il cazzo continuando a ripetermelo e farmelo dire in maniera ironica anche dagli altri. Userei la tua fottuta faccia per pulirmi le suole delle volte.
Ho notato
 che ti diverti a stuzzicarmi quando non è giornata magari perché mi sono svegliata male o magari semplicemente perchè ho discusso con qualcuno, ma poi non triturarmi le palle se io sono allegra quando tu sei una depressa del porcodio e odi il mondo. Perché quando io sono triste, sto zitta e nessuno lo nota e nessuno si preoccupa, quando sono incazzata si nota fin troppo ma chiedo esplicitamente di starmi lontano. Quando tu sei triste tutti lo devono notare e quando sei incazzata uno non può nemmeno chiederti se ti alzi dalla sua sedia.
Sono informata su molte cose e ho sempre un'opinione da dire? Puoi anche evitare di sfottermi, perché risulti solo un'ignorante di merda.
Non sono capace in qualcosa e sbaglio? Okay mi prendi in giro la prima volta, magari la seconda, ma poi la pianti porca troia.
Evito altri commenti, su un'altra moltitudine di persone altrimenti la rabbia aumenterebbe e finirei per non riuscire a studiare storia.
Anche la scuola.
Cazzo, abbiamo fatto un discorso ad alcune prof vedendo il casino di maggio dell'anno scorso.
Hanno rifatto la stessa cosa, solo che ad aprile e comunque sta ricapitando ora.
Alla fine quella che ha sempre le palle di parlare (a nome di tutti poi) sono io; di conseguenza mi prendo le antipatie di alcuni prof e i miei compagni hanno anche il coraggio di darmi dell'esagerata.
Ma allora fanculo. Fatevi la vostra cazzo di fatica come io faccio la mia e non lamentatevi.
Per cinque giorni consecutivi sono arrivata ad andare a letto all'una e svegliarmi alle cinque di mattina per essere perfettamente pronta.
Praticamente non ho nemmeno più le forze di dormire e inoltre si aggiungono gli incubi, emicranee e mal di schiena.
E' da più di un mese che non riesco a guardarmi allo specchio, in nemmeno un giorno di questi due mesi sono riuscita a vedermi decente. E solo adesso lo riesco ad ammettere.
Ho dovuto saltare tre settimane di palestra per studiare.
Ho abbandonato completamente la chitarra e il canto.
Non disegno da quasi un mese per colpa delle interrogazioni e delle verifiche.
Sono sempre stanca e alcune persone mi stancano ancora di più.
Cerco di sbattermene del futuro, dei prossimi mesi, della quinta, perché altrimenti sarei nell'abisso più totale.
Non riesco più a trovare pace e tranquillità.
Sono praticamente fusa, terrorizzata dai miei stessi sogni e un relitto che cammina, nemmeno fossi una donna di ottant'anni.
E poi quando ho il coraggio di alzare la testa vedo solo persone che non fanno un cazzo e riescono a ricevere quello che vogliono, persone bellissime e perfette, gente che dice di non farcela quando sa benissimo che è il contrario.
Perciò preferisco abbassare di nuovo lo sguardo e guardarmi le scarpe (che per la cronaca son le più belle del mondo).
Non mi interessa nulla delle altre persone.
Non voglio superarle, ma voglio superarmi.
Odio solo che mi si mettano più bastoni nelle ruote di quelli che già ho.
Soprattutto quando a metterli sono le persone a cui io dovrei tenere.






martedì 5 maggio 2015

So you are going to leave me just because of this?

Ho sentito Nora, dopo tanto tempo.
Sono contentissima che la sua vita stia andando per il meglio: a parte la storia del lavoro, la vedo solare e dolce.
Mi ha raccontato che con Lucas le cose vanno a meraviglia e che lui parla di convivenza.
Lei è sorpresa ma anche molto spaventata; le ho detto di vivere tutto quello che le capita, senza affogare nella preoccupazione.
Si merita il meglio.
E non vedo l'ora di vederla, splendida e radiosa, nel suo nuovo cosplay.
Io non so cosa porterò a Novegro.
Non so se parlare del futuro mi spaventerebbe.
Non so nulla.
Mi sento un po' isolata dalla mia stessa vita, sia da una bolla di stanchezza ma anche di qualcos'altro che non ho idea di cosa sia.
I miei incubi peggiori non mi abbandonano.
Quasi tutti sono conclusi da una particolare sensazione (o dall'azione stessa) di precipitare nel buio e, mentre succede, anche se non voglio, la mia mente mi costringe a guardare tutti gli errori che commetto.
E' qualcosa di tremendo, ma che non sono io a comandare..
A pensarci, se avessi scelta, non saprei nemmeno cosa voler sognare.
Vedere in continuazione situazioni di un male così forte, mi fa solo pensare che il dolore si nasconda dappertutto.
Se potessi mi rinchiuderei in un manga come Maid Sama, che riesce a trasmettere calore anche attraverso delle pagine di carta.

Delle volte mi basterebbe sentire una pacca sulla testa e uno sguardo che mi faccia capire che tutto andrà per il meglio anche per me.



sabato 25 aprile 2015

Turn off

Forse ho la febbre.
Forse sono solo stanca.
Mi vedrò con Richi per una ventina di minuti, ho bisogno di parlare con qualcuno.
Studierò domani.
Mi scoppia la testa.
Devo spegnere i pensieri.

venerdì 24 aprile 2015

Last thing.

L'ultima cosa che rimarrebbe da dire è che si ha già qualcuno che è disposto a darti tutto, se cerchi e/o ti va bene ricevere altro da altri, allora bisogna farsi due domandine.~


Prima o poi toglierò ask definitivamente.
Intanto mi informerò su quale genio abbia creato questa pic.


giovedì 23 aprile 2015

I need silence.

Dio, se esisti fai che mi madre perda la voce per una settimana.
Almeno una.

Io sono davvero stufa di tutto e di tutti.

lunedì 20 aprile 2015

Per tutta la birra e l'amore di questo mondo..
Fa che abbia sbagliato.
Ti prego.
Ti prego.

Letargo.

Oggi non è stata una brutta giornata: tutto molto ordinario, tranquillo, con qualche piccolo successo.
Molto probabilmente la verifica di chimica non è andata malaccio e il lavoro al passante procede alla grande, anche se il tempo passa troppo in fretta. La gente si ferma spesso a guardarci lavorare!
Per il resto sono ancora affogante nello studio, per stasera fortunatamente solo un bel malloppetto di storia dell'arte: in questa verifica devo andare benissimo, anche perché avere un 7.5 scarso è imbarazzante.
Riguardo ad inglese, ho già preso il primo nove per recuperare l'insufficienza e giovedì mi aspetterà il secondo.
Dovrò fare ripetizioni ad una mia compagnia quindi studieremo molto di più.
Per il resto, non ho nient'altro di intetessante da dire..forse che le cose con Ele oggi sono andate alla grande.
Questo pomeriggio abbiamo parlato parecchio, di stupidaggini soprattutto ma le ho fatto qualche domanda curiosa anche sulle relazioni e cose simili.
Boh, nulla.
Penso sia tutto.
Ora ascolto un po' di musica e dopo riprendo lo studio!

venerdì 17 aprile 2015

You'll be okay..maybe

Vorrei tanto piangere, ma sprecherei solo tempo.
Mi trovo in uno stato tremendo.
Non riesco a guardarmi allo specchio da giorni, sembra che le occhiaie si siano impresse eternamente sulla mia faccia.
Non riesco più a dormire senza trarne riposo, faccio solo incubi o sogni senza senso che mi lasciano scossa.
Ho troppa roba da studiare che non mi rimane in testa.
Perdo subito la concentrazione, osservo il nulla e viaggio nel niente.
Non riesco più ad avere tempo per disegnare e ciò preoccupa il mio futuro.
Non riesco nemmeno più a cazzeggiare, per colpa di tutta l'ansia che mi opprime.
Sono tremendamente stanca.
Sullo scoppiare andante.
Vorrei solo essere rassicurata, sentire le lancette che si bloccano e l'affetto che si scioglie sotto la mia pelle.
Stupidi desideri irraggiungibili.

giovedì 16 aprile 2015

Holy shit.

Poi uno non deve bestemmiare.
Ma è possibile litigare per una parrucca?
Ma dove cazzo si è finiti?
Il tutto perché ovviamente è più importante che io non abbia un taglio da "lesbica".
Eh mando a puttane il sistema gerarchico ovviamente.
Ma porca troia, andrei subito dal parrucchiere a farlo apposta per farmi togliere il saluto, visto che ha meno valore rispetto ad un FOTTUTO TAGLIO DI CAPELLI.
Le ho lanciato un insulto che non si dimenticherà mai, il peggiore che potessi farle.
E non se lo dimenticherà facilmente.
Ma ora non mi interessa più, cazzo.
Tanto dall'ultimo litigio insieme a quell'altra, non hanno finito entrambe di prendermi in giro su come sono fatta.
Sono tornata ai tempi delle medie, a stare zitta e subire?
Lei fa tanto la gradassa che prima o poi mi metterà veramente le mani addosso, a causa di tutto quello che le faccio, visto che ora ha anche la motivazione.
Peccato che io la mia vera cattiveria non l'abbia ancora tirata fuori.
A me non servono i cazzotti o le tirate di capelli.
Mi basta sfotterla su come e cosa sia lei, mi basta descrivere ciò che mi dice trasformandolo in ironia bastarda e sarcasmo e potrei farla piangere davanti a 23 persone senza sentirmi in colpa.

mercoledì 15 aprile 2015

Fear.

Oggi ho partecipato all'open day dell'Accademia di Belle Arti di Bologna.
Ovviamente rispetto a quella di Brera di Milano, non avevo dubbi fosse più "bella e comoda".
Sicuramente bisogna commisurare tutto ai livelli di scuole/università italiane, che come strutture sono al limite dell'accettabile e vivibile e come giornata di presentazione della scuola l'organizzazione è sempre fatta con superficialità e disordine.
Riguardo comunque questo aspetto sono abbastanza tranquilla.
Ho passato due ore nell'aula di presentazione all'indirizzo fumetto e illustrazione.
Ho conosciuto quasi tutti i professori, ognuno per una materia specifica e alcuni abbastanza giovani da potersi confrontare con dei ragazzi che, a mio parere, non sono adolescenti ma nemmeno adulti (come invece pensa la maggior parte dei professori delle scuole terziarie),
Hanno  parlato della prova d'esame di ammissione. Fortunatamente si terrà a settembre e io avrò i mesi dopo la maturità per prepararmi (oltre che iniziare quest'estate e continuare lo studio in quinta). Inoltre hanno dato l'elenco di alcuni testi per l'esame che prevede 20 risposte a crocetta e una aperta dove con alcuni elementi dati bisogna creare una storia.
In più ci sarà un colloquio dove verrà valutata la cultura generale, le motivazioni e dove dovrò mostrare il mio portfolio artistico, il quale per ora è quello che mi preoccupa di più, dato anche che non richiedono i lavori scolastici ma copie di fumetto/illustrazioni, storyboard, copertine inventate, ecc. ecc.
Le materie sembrano tutte molto interessanti, soprattutto quelle pratiche ma devo dire anche quelle tecniche.
Nel primo anno farò una base di informatica e poi inizierò con il graphic design e sono un po' in ansia, siccome penso fortemente ci sarà gente molto più preparata sia come fondamenta del pc sia come uso di disegno.
Hanno calcato molto il fatto sulla ricerca di studenti che siano curiosi, creativi, che sappiano assorbire bene le informazioni. ma che, soprattutto, abbiano qualcosa da raccontare (credo sia l'obbiettivo più difficile per quanto mi riguarda: ho molte cose da dire ma non ci sono mai riuscita, ancora meno con il disegno).
Inoltre hanno spiegato che il primo triennio verterà sul trovare il proprio stile, cosa che io vorrei già trovare ai confini delle tempistiche della maturità.
Insomma sono rimasta anche senza parole, ma non so dire quanto mi abbia lasciato di positivo e negativo questa giornata.
So solo che ho addosso una paura che, al momento, mi impedisce di studiare e fare qualsiasi altra cosa. Per questo ho deciso di scrivere qui, perché almeno a qualcosa potrebbe servire.
Domani ne discuterò con la mia prof di pittoriche, la quale per ora è per me un capro espiatorio (avendo lei lavorato come illustratrice anche alla Mondadori).
Io credo di riuscire a capire quale sia il mio problema e l'origine delle mie ansie e paure: il fatto di dovermi confrontare a qualcuno che teoricamente o praticamente ha più conoscenze e bravure rispetto alla sottoscritta.
Tutta una questione di autostima, come al solito.
La psicologa una volta disse che non è per colpa di noi stessa, ma l'autostima è soprattutto influenzata dai comportamenti che le persone che ci stanno intorno e che amiamo, hanno verso i nostri riguardi.
Fa niente.
Finchè non imparerò a convivere con la mia mancanza di amore e stima verso me stessa sia come capacità che come esteriorità, sarò sempre un passo dietro tutto nonostante le mie bravure.
Mia madre è andata ai colloqui con alcune professoresse un paio di giorni fa e tutte sono orgogliose del mio percorso, ma io non mi sento comunque soddisfatta.
Mia madre è dalla materna che si sente ripetere questa frase "Alessandra è un passo avanti a molti con la sua testa" ora con l'aggiunta di "nonostante sia colorata".
Adesso ovviamente rispetto alla mia classe precedente mi trovo a confrontarmi con gente più brava di me, ma non è quello il fatto, è l'aver ingiustamente perso molte possibilità ed insegnamenti che queste persone migliori invece hanno ricevuto.
Mi dà rabbia e mi fa affondare in un abisso.
La prof di pittoriche, al colloquio, ha affermato che ho dei voti ottimi e che sono da livello di una ragazza di quarta, mentre nella classe c'è qualcuno che è troppo avanti e che io quindi vado benissimo così.
Ma no, invece.
Essere un passo avanti in ciò che si ama, dovrebbe essere un qualcosa che ti contraddistingue dagli altri.
E io non mi sento diversa, come invece ero alla materna, alle elementari, alle medie e al biennio del liceo.
Già alla scuola materna io ero "esentata" dal riposino, perché dormire mi faceva cagare e passavo il mio tempo a disegnare con la mia maestra.
Alle elementari la mia insegnate di italiano, oltre ad avere la meravigliosa idea di usare delle sue ore per avvicinarci al disegno, mi faceva illustrare magari le parole che imparavamo.
Avevo un talento innato per la cromatologia, l'attenzione ai dettagli, all'accostamento dei colori, alla precisione, alla creatività.
Amavo tutto, pastrocchiavo dappertutto.
Alle medie cambiai tre insegnanti: il primo be', riguardo alla storia dell'arte fu ottimo, per il disegno era molto sulla base teorica che tecnica ma non mi lamento; la seconda, lasciamo stare: fu la prima e unica volta che ebbi sette in arte anziché nove; la terza fu una persona orgogliosa di me e delle mie capacità, forse l'unica che riuscì ad infondermi quella importanza e quell'autostima che adesso ho perso del tutto.
Riuscii a battere tutti i commentacci, tutti i cambi di idee che i professori delle medie, i miei ex compagni e i miei genitori cercavano di infondermi per dissuadermi dallo scegliere il liceo artistico.
Quando arrivai al Boccioni mi sembrava il paradiso: atmosfera, amici che non mi giudicavano, materie bellissime.
E poi..una prof di pittoriche che prendeva psicofarmaci e non ci faceva fare un cazzo.
Io non so sfruttare l'anatomia.
Io non so fare un bel chiaroscuro, giusto nelle regole.
Non so cosa mi rimanga.
Forse tutte quelle idee che non riesco a buttare sul foglio come desidero.
Ho tanta paura.
Al  momento l'idea di morire mi spaventa meno rispetto a quella di continuare a vivere.

lunedì 13 aprile 2015

mercoledì 8 aprile 2015

Tic tac

Non è un periodo dei migliori.
Ma, prima o poi, anche questo passerà.
O forse farò prima a darmi una mossa e cambiare un po' di situazioni io, belle o brutte che siano.

martedì 7 aprile 2015

-Ugly-

Domani passerò tre ore in palestra.
Se non posso migliorare la mia faccia devo tentare almeno con il fisico.

lunedì 6 aprile 2015

Miss “no way it’s all good”


E' da un po' di giorni che ho come la sensazione che cambieranno un po' di cose e che io non sarò pronta.
Spero che almeno cambino in meglio, ma in realtà percepisco tutto l'opposto.


giovedì 2 aprile 2015

Fanculo a tutto.

Ormai sto perdendo il conto di tutte le volte che scrivo di essere stufa, o stanca.
In questi ultimi mesi non faccio che sentirmi un fallimento in tutto.
Come disegnatrice, come cantante, come studente, come figlia, come femmina e, soprattutto, come persona.
Non riesco a sentirmi importante in nulla, indispensabile per qualcosa.
Oggi le mie idee per la tesina sono state insultate da mio padre.
Io ho sei mesi scarsi per farla, deve essere finita prima dell'inizio della quinta.
Altrimenti se facessi la tesina e studiassi intanto tutto il programma, quasi sicuramente non passerei l'esame a Bologna e di farne altri non voglio. Io studiare andare lì.
Se facessi il contrario, magari passerei l'esame di ammissione e non la maturità. Che cosa patetica, al sol pensiero.
Al momento, manderei a fanculo tutto.
Perchè ogni volta io mi devo trovare in difficoltà per qualcosa che amo?
O magari qualcosa che amo mi mette ogni volta al tappeto?
Ma la vita, per una fottuta volta, non potrebbe andare per il meglio o bene almeno in qualcosa?
O sono io cogliona che casco come una pera per ogni singolo problema?
No, perché, cazzo..dove mi giro, mi giro vedo gente che ride, scherza e se ne sbatte altamente della vita, del futuro, delle delusioni oppure gente a cui viene tutto e subito e riesce a mantenere alti i propri standard.
Io non riesco ad essere così. Okay?
Io purtroppo sono io. E in questa vita sono fatta così e molto probabilmente non vado bene.




My family

Volevo raccontare dell'esperienza di ieri.
All'ospedale Buzzi, dove mia madre lavora, Giovanni Allevi ha fatto un piccolo concerto per i bambini lì ricoverati.
Oltre al dire che è un pianista strepitoso, il  migliore fra quelli contemporanei, a mio parere, è un uomo di una timidezza e genuinità immensa.
Mette cuore ed emozione sia nelle note che nelle sue parole, ma è proprio con il pianoforte che riesce a parlare davvero.
Qualche minuto dopo esserci sedute, si mise davanti a noi una mamma con questa meravigliosa bambina.
Purtroppo penso avesse un tumore che le prendeva tutto il polmone destro fino alla schiena.
Mia madre appena la vide, non riuscì a trattenere le lacrime.
Io continuai ad osservarla, chiedendomi se fosse giusto che un mostro di malattia dovesse togliere gioia e vivacità ad una bimba che non aveva nemmeno un paio d'anni.
Ma mi sbagliai.
Qualche momento dopo, la piccina iniziò ad osservarmi e poi a zompettare verso di me, sorridendo.
Nel mentre Giovanni stava suonando uno dei suoi ultimi pezzi "My family" dedicato all'amore per la famiglia.
Quasi mi commossi, per l'atmosfera che riuscì a creare.
Non c'è cosa più pura di un sorriso di un bambino e delle note di un pianoforte.

domenica 29 marzo 2015

sabato 28 marzo 2015

And in the free fall I will realize I'm better off when I hit the bottom.

Vorrei tanto riuscire a scrivere.
Ma non posso.
Non posso dire la verità.
Perché ormai anche guardando il cielo pieno di aerei, non riesco più a esprimere un desiderio.
Tutto sembra impossibile quando ti accorgi di non poter migliorare, di non poter diventare almeno un quarto di qualcosa che invidi.
Quando vedi due persone solo un po' vicine e ti sembrano perfette.
Ed è come diventare invisibili al mondo perché diventi l'unica disarmonia di quel momento.
Ormai non ha senso nemmeno piangere.
Sarò stata una volta la ragazza perfetta agli occhi di un cieco o di un matto o di un bugiardo.
Le vere possibilità, arrivano una volta sola nella vita. Io sprecai la mia.


venerdì 27 marzo 2015

Random

Girare a caso tra le vecchie immagini.
Ah, boh.
Devo essermi dimenticata parecchie cose su come fossi un tempo.

As I hang on for one more tomorrow

Sono stanca.
Sono due notti che faccio incubi orrendi e tristissimi e due mattine che mi sveglio alle cinque.
Domani in più ho un open day in una scuola che mi fa cagare.
Io farò di tutto per passare l'esame di ammissione a Bologna e basta.
E ci riuscirà anche Nico.
E fanculo, se ne abbiamo la possibilità, prendiamo una casa dello studente insieme piuttosto che fare
avanti e indietro.
Compriamo delle mensole per tutti i nostri cd e due belle casse della bose.
E canteremo i Bullet mentre cuciniamo o laviamo i piatti.
Devo darmi una mossa e migliorare in tutto sia in cosa faccio..sia in cosa sono.
Sono davvero stanca.
Non so cosa darei per un bel sogno.
Non so cosa darei perché accada qualcosa che mi faccia sorridere.



martedì 24 marzo 2015

Old times

Ho appena passato un'oretta con Richi al parco.
Ci siamo seduti sulla nostra panchina sotto la pioggia a parlare come ai vecchi tempi della nostra vita, di quello che ci passa per la testa, di quello che vorremmo.
Io ad esempio vorrei che la smettesse di farsi erba con la scusa di vivere la vita scialla senza pensieri.
Un momento la pensa in un modo, l'attimo dopo nell'altra.
Io spero che questo "metodo" gli faccia bene, ma personalmente, a me, donerebbe solo disequilibrio.
Dopo uno/due anni di incertezze, avere qualcosa a cui appoggiarmi sarebbe la cosa che più mi farebbe star bene.
Non dico di dover essere sempre sicura di tutto, ma nemmeno avere paura o ansia di ogni cosa, o almeno, delle cose importanti.
Se non ci pensassi mi rimarrebbero solo dubbi e piuttosto che quelli preferisco dei no e dei sì netti.
Vivere nel "ma" è qualcosa di tremendo, ma farsi paranoie lo è di più, quindi imparerò a darmi dei limiti. Penso di riuscirci, in fondo riesco sempre a modificare qualcosa di me se questo mi rovina la vita o il vivere bene.
Eh niente, ora la smetto di parlare a vanvera.
Torno a studiarmene letteratura che ora non mi sembra così malaccio e più tardi mi metto sotto le coperte.
Spero con tutta me stessa di non fare più un incubo come quello della notte passata.


...

From the land of No One, 3:O1. 
Cara piccola Whatsername, Le ho iniziate sempre così le mie lettere. E mi sembra giusto che anche l’ultima che riceverai inizi così. Stanotte è stata una notte particolare, c’era… qualcosa nell’aria. Era una di quelle serate in cui tutto sembra avere un odore diverso, una forma diversa, un colore diverso. E l’aria ti sembra quasi poterla respirare a pieni polmoni. Perché credi, o almeno ti sforzi di credere, che sia davvero pura. Questa è l’ultima volta che leggerai una mia lettera. Non so se è l’ultima volta che mi sentirai, effettivamente credo che io e te non abbiamo più nulla da dirci, ma di sicuro non riceverai più lettere da me perché, oramai, è giusto che tu sia libera, è giusto che tu vada per la tua strada. E’ giusto quello che ti ho sempre augurato diventi realtà. Avrei voluto dirti cose pesanti e gravi, forse avrei voluto offenderti. Probabilmente l’avrei fatto. Ma questa è una di quelle sere strane. In cui l’aria sembra pura. Stasera ho preso tutte le tue lettere e ho iniziato a rileggerle. Tutte. In ordine cronologico, dalla più vecchia all’ultima, datata un paio di settimane fa. Come posso offenderti? Come posso dirti cose pesanti? Eri un angelo quando iniziasti a scrivermi. Eri dolce, timida, impaurita… così dannatamente intelligente. E man mano che passavano le settimane acquistavi confidenza, mi parlavi dei tuoi problemi, dei tuoi sogni, della tua voglia di rivalsa fra gente che ti odiava e che odiavi. Era bello essere il tuo diario al quale sbattere in faccia tutti i tuoi crucci. Era così… perfetto. Tu eri perfetta. Eri una persona costretta a vivere una vita che non aveva chiesto, fra falsità e ipocrisie, che si nascondeva dagli sguardi delle amiche che la additavano, che la offendevano alle sue spalle. Forse che semplicemente la invidiavano. Tu mi amavi, cazzo. Ed io non capivo. Ho capito tardi, ho capito quando tutto era irrimediabilmente andato. Ho capito quando tutto quello che potevi dirmi era: “spero che tu sia solo un infatuazione, perchè ho sofferto troppo fino’ora, e non voglio che una persona speciale come te sia per me causa di altra sofferenza”.Nel frattempo l’angelo aveva perso la sua purezza, aveva ricevuto troppe botte, aveva reagito, era diventato una Dea. Bellissima, non pura, carismatica, non delicata, immensa, anziché minuta e goffa. Per te questo è stato solo un bene. Sei cambiata, sei mutata in meglio. Ma tu ancora non te ne rendi conto. Non puoi farlo. Perchè hai cambiato due stati di essere in troppo poco tempo. Forse la vecchia Whatsername avrebbe continuato a soffrire, a cercare uno spiraglio, a maledire chi le impediva la felicità. E invece ti sei “innalzata” a quello che sei ora. L’ho sempre detto che sei una ragazza straordinaria. Talmente fuori dall’ordinario da riuscire ad innamorarti di uno come me. Di uno che non poteva darti il futuro che desideravi e che meritavi. Ci abbiamo provato a costruirci una storia, a costruirci quel futuro… macchè.Tutte puttanate. Non ci sarebbe mai potuto stare niente di concreto fra di noi. Eravamo così simili, ed avevamo vite così diverse. Tu hai sempre sostenuto di essere un qualcosa di invisibile, di inutile, di troppo, per gli altri. Come ti sbagliavi. Tu sei stata l’unica in grado di dare un senso alla mia vita, tu sei stata l’unica capace di accendere in me delle sensazioni che credevo dimenticate, sentimenti che nemmeno credevo esistessero. Questo vuol dire essere inutili? Quando lo capirai….Forse mai. Forse non sai cosa vuol dire aver trovato la persona più importante della propria vita e vedersela sfuggire così, da un giorno all’altro, senza un particolare motivo. Dici che sono stato una cotta. È questa la cosa che mi fa più male. Fino a poco fa non era così. Fino a poco tempo fa mi avevi dimostrato di provare altro per me. Io ho scritto canzoni per te, ed ho ancora le cicatrici dei tagli sui palmi delle mani, che mi sono fatto perché non potevo avere te. Tu hai pianto per me. Hai pianto perché non potevi avermi, mi dicevi che non potevi continuare senza di me, che non dormivi perchè non avevi me. Come puoi venirmi a dire che ero solo una cotta? Come puoi dirmi che in una settimana è cambiato tutto? Come puoi rinnegare quello che è stato, quello che hai provato, quello che hai sofferto?A questo punto sarebbe lecito da parte mia avere dei dubbi sui tuoi comportamenti. Pensare che sei stata falsa. Ma purtroppo le Dee sono così. A differenza degli angeli, minimizzano. O forse dicono la verità, una verità che gli angeli non potevano comprendere. Ma era bello. Tu vivevi in un mondo tutto tuo in cui dolore e rabbia la facevano da padrone, io mi limitavo a rassicurarti prima, a biasimarti in un secondo momento… a capirti poi. Una volta mi hai detto che ti sentivi talmente debole, per lo stress, per il nervosismo, da non riuscire neanche ad alzarti da letto. Io non capivo. Ora è tutto chiaro. Quando ami qualcuno, che sai che non avrai mai, senti che ti manca tutto: le forze, la linfa vitale, il cuore. E senza cuore non si vive. Quante volte te l’ho detto?Forse non abbastanza, perchè tu ti sei sempre ostinata a non capire. Tu mi dici che metà del mio cuore funziona perfettamente, che metà del mio cuore è salvo, è accudito, è già di qualcun’altra. Ma tu cosa ne sai? Come fai a dirlo? Perchè non ti vorrai mai ficcare in quella stramaledetta testa che tu esisti e che sei veramente importante?Mi dispiace piccola Whatsername, ma stavolta hai davvero toppato. Il tuo grande errore è stato quello di credere così talmente poco in te stessa, così talmente poco nel fatto che qualcuno potesse amarti davvero, da escluderlo, da sbattergli la porta in faccia. O magari, semplicemente, ti sei resa conto che io non ero in grado di darti ciò che volevi, e soprattutto visto il modo in cui te l’ho detto, hai preferito dedicarti ad altre cose, forse ad altre persone, che senti più vicine, perchè sono più vicine. Ti lascio così quindi, dicendoti addio, senza averti detto nulla di veramente bello per una lettera di addio, e con tanti punti di domanda. So solo che non voglio sentirti per un po’. Per quanto possa sforzami di non odiarti, mi sento comunque preso in giro. Perchè anche quando sai che un amore è impossibile, che un obiettivo è irraggiungibile, fai di tutto per conquistarlo, fai di tutto per non perderlo di vista. Ed io per te non sono questo, o almeno non lo sono più, ammesso e non concesso che lo sia mai stato. Forse mi sono semplicemente illuso. Le tue lettere, le tue telefonate da notte fonda fino all’alba, le tue lacrime mi avevano fatto credere il contrario. Ed io ci credevo davvero, che un giorno forse… Ma la gente cambia, si evolve, acquisisce nuove priorità e ne esclude di vecchie, si disinnamora e si innamora sempre più facilmente col passare del tempo. E matura, rinvangando sugli errori del passato. Cosa sei stata dunque tu per me? Cosa, io per te?Forse semplicemente un errore, che ci aiuterà a maturare. Mi dispiace, mi rendo conto di aver scritto cose stupide. Volevo colpirti con questo pezzo e non ci sono riuscito. Insomma, se qualcuno lo avesse scritto per me, mi sarei messo a ridere. Però, voglio che tu sappia una cosa. Ti amo, e ti amerò sempre. Non capisci quello che provo lo so, forse non lo hai mai capito. Sei sempre stata convinta che se non avessi avuto te avrei potuto ripiegare su di lei, ma, mia cara, ora capisco di non avere più niente. Le persone che mi sono attorno non contano più, e, sicuramente, non ti dirò “dopo un po’, la cotta passa”, dopo non averti sentito per quindici giorni. Ma non ti biasimo di nulla. Mi hai regalato bei momenti e per questo te ne sarò grato, finché avrò memoria di te, finché qualcuno, per quanto impossibile, riuscirà a prendere il tuo posto. Eliminerò le tue foto, per cancellare prima il tuo ricordo, ma terrò le lettere, cosicché un giorno, quando sarai un lumicino lontano nella mia mente ed io praticamente nulla per te, le rileggerò sorridendo come sorrisi la prima volta che le lessi. Mi farà piacere immaginarti seduta nel cortile della tua scuola, fra foglie secche e mozziconi di sigaretta, in una rigida mattina di Settembre, durante l’ora di educazione fisica, e scrivere altre stupide lettere ad altri stupidi ragazzi che non ti meriteranno, come fu per me. Mi piacerà immaginarti piangere per qualcun altro e forse mi piacerà anche che qualcun altro ti possa dedicare canzoni e lunghe lettere, lacrime e pensieri. Ma soprattutto, mi piacerà pensare che in quel momento tu sarai felice, felice davvero, e se davvero qualcun’altro riuscirà a provare per te almeno la metà di quello che ho provato io, allora potrò dirmi soddisfatto. Allora potrò dire di aver fatto del bene a qualcuno, di essere stato l’errore che ha aperto gli occhi ad un piccola donna che mi ha dato tanto e a cui ho dato tanto, aiutandola a crescere. Perchè, almeno questo me lo devo, io sono stato il primo a farti passare certe cose. A farti capire quanto cazzo sia doloroso e allo stesso tempo bello amare qualcuno veramente. Alla fine, comunque, le nostre strade si sarebbero separate lo stesso. Tutto ciò che mi rammarica, è che, in quel lontano futuro in cui ti rileggerò e ti immaginerò in compagnia dell’uomo della tua vita, magari in una sera di fine Settembre in cui l’aria sembra più pura, non potrò fare altro che realizzare di avere un rimpianto, il più grande dei rimpianti che un uomo possa avere. Forse mi ricorderò della tua faccia, forse non ricorderò il tuo nome, ma sarà dolce, quasi bello, chiedersi come se la sia passata Whatsername.

domenica 22 marzo 2015

Sunday

Oggi passerò una noiosissima domenica chiusa in casa.
Fosse piovuto almeno sarei uscita.
Be' non ho compiti e non ho nulla.
Ne approfitterò per stare vicino a Tom e passare dei momenti con lui, visto che sembra possano essere gli ultimi.

venerdì 20 marzo 2015

Quiet

Volevo continuare il mio disegno ispirato ad una copia di Barbieri, ma oggi, o almeno, adesso, non ho la mano adatta che mi permette di fare un buon lavoro, perciò lascerò stare.


E' sempre bello fermarsi un attimo qui e scrivere su questo blog, anche non avendo niente di particolare da dire.
Mi piace molto, è come un piccolo rifugio, una piccola porzione di cielo con la musica giusta.
Quindi perché non stare un po' qui e occupare lo scorrere del tempo con delle parole?
Ma che parole?
Potrei scrivere a casaccio quelle che mi vengono in mente, oppure parlare di un mio pensiero o potrei provare a capire come mi sento.
No, per l'ultima, meglio di no..
Anche se in fondo il blog l'ho fatto proprio per questo.
O forse no.
Dovrebbe essere la boccata d'aria che mi salva ogni qual volta che mi sento soffocare.
Per questo delle volte mi sento nervosa a sapere che qualcuno ha questo indirizzo.
Sto valutando fortemente di aprirne un altro, è un'idea che mi saltella in testa da un po' di tempo.
Però so che non potrei mai mantenere due blog; come successe con quello prima di questo, se ne creassi un altro sicuramente Scraem the truth non avrebbe più un futuro.
Non lo farei per nascondere un qualcosa che magari potrebbe venir letto da quelle due/tre persone che hanno il link, lo farei per mostrarmi, invece.
Perché ci sono cose che forse è meglio non mostrare a nessuno.
Emozioni troppo nostre, troppo profonde e intense le quali, sicuramente, verrebbero fraintese.
Poi be' alla fine che problemi potrei farmi io che non so nemmeno dimostrare i miei di sentimenti..
Provare, però, non farebbe male.
E..magari..potrei promettere di impegnarmi a mantenere accese sia le stelle di questo piccolo pezzo di cielo che farne nascere delle nuove in un altro punto.
Sarebbe come illuminare pian piano la via al volo di Oblivion e nello stesso tempo, veder mutare il mio cammino.
Potrei tentare..


venerdì 13 marzo 2015

Part II

Non so se sto piangendo dalla tristezza o dalla felicità.
È preoccupante.

giovedì 12 marzo 2015

Tempo.

Sono stanca da far schifo.
Non ho più voglia di far qualcosa.
Non voglio più pensare.
Non voglio crescere.
Vorrei che il tempo si fermasse in un momento passato, molto lontano.
Quando non avevo paura di nulla.

mercoledì 11 marzo 2015

Phantom..

Ho trovato un blog di Tumblr che era meglio non trovare.
Mia madre continua a urlare.
Sono sporca di pittura 23 ore su 24.
Ho tanto sonno.
Dormo male sia per l'anca che per gli incubi.
Sono stanca.
Voglio piangere e liberarmi un po' dall'ansia e da tutto ciò che mi passa per la testa.
Non riesco a fare nulla.

domenica 1 marzo 2015

Nightmare

Qualcuno fermi questi incubi.
Mi sento prosciugata, stanca, avvilita.
Devo trovare al più presto una soluzione.

"Dorinpa, dorunpa. Ora non puoi mentire. Voglio che tu mi dica la verità."

sabato 28 febbraio 2015

Nostalgia.

Mi manca Vienna.
Mi manca girare tra le strade ampie, trovare statue mozzafiato in ogni angolo, vedere i cavalli girare, visitare i musei e i grandi palazzi, camminare la notte vicino alle rive del fiume affiancata dalle pareti ricoperte murales stile punk.
Mi manca Salisburgo.
Mi manca camminare nelle stradine strette fatte di mattonelle, ammirare le insegne vecchio stile, dormire nell'hotel a tema teatrale con i tendoni rossi e i cuscini ricoperti di spartiti musicali.
Sono stati cinque giorni veramente stupendi, ma con tante cose da cancellare: prima fra tutti, la compagnia.
Quest'esperienza mi ha fatto capire quanto io ami viaggiare, ma con meno persone possibili attorno.
Io amo ammirare in silenzio, divertirmi la sera e godermi le pause che mi vengono date e odio quando tutto questo viene rovinato dai capricci e dalle pare della gente.
Francesca che si lamenta di tutto, che si fa problemi inutili, che quando è in presa male non puoi dirle niente e qunado è il contrario ti risponde apposta di merda per farti imbestialire ancora di più,  che mi sfotte imitandomi come una saputella egocentrica perché quando so qualcosa la spiego con tutta la bravura possibile.
Fedra che deve guidare il gruppo per ciò che vuole fare lei: se vuole mangiarsi un hot dog allora tutti devono seguirla al baracchino che vuole lei anche se ce ne sono altri dieci più vicino.
Alessandra che cammina come se avesse i razzi in culo e a suo modo, non hai nemmeno tempo per guardarti attorno e ammirare tutta la bellezza che ti circonda.
Eleonora che deve farsi d'erba a tutti i costi, fa la gradassa e alla fine si ritrova sempre al cesso a sboccare.
Le persone devono sempre rovinare tutto.
Che fastidio.

Oggi ho saltato scuola per trovare riposo dalle 12 ore di viaggio.
Ne ho ricavato le urla di mia madre per quasi tutta la giornata, il rimando di una possibile festa e la "meravigliosa" sorpresa di una festa martedì sera con i soliti parenti+l'amica di famiglia che inizia a stare sulle palle in maniera seria+la torta decisa e ordinata dai miei a cazzo di cane.
Cercherò in tutti i modi di farmi venire la febbre. Tanto ogni 3 marzo è sempre un giorno che inizia o finisce di merda.
Fosse per me, non festeggerei mai la mia nascita.

martedì 3 febbraio 2015

Nihal della Terra del Vento.

Ed è così che tutto ciò che di reale esiste per me finisce.
Non avrei mai voluto rileggerlo.
Non ora.
Mi trasporterá in un mondo nel quale nessuno potrà raggiungermi.
E, sinceramente, meglio così.

✨ ✨ ✨

Quante risate.

venerdì 30 gennaio 2015

You're coming with me

Non vedo l'ora che finisca tutta questa merda.
Almeno mi tolgo dai coglioni  parecchie palle al piede.
Spero che questo pomeriggio arrivi presto, così posso riabbracciare Camilla.

mercoledì 28 gennaio 2015

Fast in my car

Farò la patente quest'estate.
E fra un anno, quando avremo finito con la maturità ti porterò con la bmw al mare.
Guiderò per tutta la mattina, i finestrini abbassati, il gomito fuori e i Depeche Mode a palla.
Andremo in una di quelle spiagge inculate, senza nessuno.
Rimarremo fino a notte fonda a correre sulla sabbia ed abbracciarci.
Manderemo a fanculo tutto e tutti.
Perché saremo solo io e te e tutto il resto del mondo non esisterà più.
E guarderò il tuo sorriso e penserò a quante volte mi abbia salvato da una giornata di merda.
E urleremo alle onde tutto ciò che non ci va bene, sperando che se lo portino via.
Guarderemo le stelle, mentre le nostre bottiglie di birra brinderanno.
E saremo felici, perché in fondo dovremmo meritarcelo con tutto quello che ci è successo.
Spero che questa sia una promessa.
Andremo veloci, sperando che tutti i problemi non ci raggiungano.
Perché, dove ci sono le nostre risate stupide, non c'è mai dolore.

venerdì 23 gennaio 2015

Feels.

There is not a single word
In the whole world that could describe the hurt
The dullest knife just sawing back and forth
And ripping through the softest skin there ever was
How were you to know?
Oh, ow were you to know?

And I
I hate to see your heart break
I hate to see your eyes get darker as they close
But I've been there before
And I
I hate to see your heart break
I hate to see your eyes get darker as they close
But I've been there before

Love
Happens all the time
To people who aren’t kind
And heroes who are blind...
Expecting perfect scripted movie scenes
Who wants an awkward silence mystery?

Oh, how were you to know?
Oh, how were you to know?

And I
I hate to see your heart break
I hate to see your eyes get darker as they close
But I've been there before
And I
I hate to see your heart break
I hate to see your eyes get darker as they close
But I've been there before

For all the air that's in you lungs
For all the joy that is to come
For all the things you're alive to feel
Let the pain remind you hearts can heal

Oh, how were you to know?
Oh, how were you to know?

I hate to see your heart break
I hate to see your eyes get darker as they close
But I've been there before

lunedì 19 gennaio 2015

Vorrei solo una carezza, un abbraccio.
Vorrei solo qualcuno che stia sotto le coperte con me e mi faccia smettere di tremare.
Vorrei qualcuno che mi faccia smettere di piangere dopo un incubo e mi faccia riaddormentare con un sorriso.
Solo una goccia di affetto, per sentirmi meno sola.
Solo una.

domenica 18 gennaio 2015

Pain.

Ho appena rimesso tutto quello che ho mangiato.
Erano anni che non vomitavo.
E boh ho avuto una crisi di pianto.
Mi sento uno schifo.
Spero solo che i miei tornino presto a casa..

venerdì 16 gennaio 2015

21.

Non vedo l'ora che sia il ventuno.
Che arrivi presto, cazzo.
Così mi tolgo dalle palle quella porca puttana di visita.
Tanto non avrò nulla di grave e posso ritornarmene subito in palestra a faticare.
E chissene frega del cuore, della respirazione e tutte le altre puttanate. Voglio solo fare attività fisica e sono forte per tutto.
Sono ingrassata e non riesco più a vedermi riflessa, che fastidio.
Non riuscirò nemmeno a portare dei cosplay a novegro: non mi sentirei a mio agio con Nihal, figuriamoci con Nana.
Devo assolutamente dimagrire, tonificarmi e, per una volta, vedermi come desidero.
Bona.

mercoledì 14 gennaio 2015

STOP IT PLEASE.

Eleonora si è dichiarata e mi ha chiesto cosa pensassi.
Le ho detto che è stupida.
Solo perché gli stupidi si possono innamorare di me.
Le ho detto che in questo momento non vorrei né essere nei suoi panni, né nei miei.
Non riesco a sentire nulla.
Non mi sono emozionata, spaventata, preoccupata, intenerita.
Come se fossi un corpo vuoto.
Nessuna sensazione.
Lei pensa che io abbia mandato a fanculo tutto il mondo e vuole donarmi tutta la felicità che può dare.
Ma perché a me?
Dopo la sofferenza che ha provato, dopo che si è incazzata a Capodanno allontanandomi.
Perché?
Vorrei tanto urlarmi addosso.
Essere un'altra persona e gridarmi addosso.
SVEGLIATI LESS.
FAI QUALCOSA PORCA PUTTANA.
REAGISCI. SCEGLI.
PIANGI. URLA. DISPERATI. CERCA UNA FOTTUTA SOLUZIONE.
Ho vissuto un anno dove tutto mi sembrava perfetto.
Ho vissuto un anno dove andare all'Inferno mi avrebbe fatto soffrire meno.
E ora, ora che mi guardo un'altra volta indietro riesco a sentire.
A sentire quanto fossi viva quando invece pensavo di essere morta dentro.
Quanto fossi piena quando invece mi sentivo vuota.
Fa tutto uno strano effetto.
E che dio mi desse per una volta le parole per spiegarlo.
Perché non ce la faccio.
Vorrei dire delle cose, ma non ci riesco, non riesco a farmi capire nemmeno da me stessa figuriamoci con gli altri.
Vorrei ritrovarmi su un dirupo o su una spiaggia deserta e urlare, urlare finché non mi rimane voce.
Finché non piango e non mi vergogno di farlo.
Devo capire cosa voglio davvero.
Per cosa vale la pena combattere.

martedì 13 gennaio 2015

Sweet?..

Vorrei chiudere gli occhi e sentire tutte le sensazioni belle.
Nulla di grande.
Nulla di esagerato o di studiato.
Nulla di complicato.
Semplicemente una carezza, un abbraccio appena accennato.
E poi addormentarmi in sogni tranquilli tra le braccia di qualcuno.