sabato 28 febbraio 2015

Nostalgia.

Mi manca Vienna.
Mi manca girare tra le strade ampie, trovare statue mozzafiato in ogni angolo, vedere i cavalli girare, visitare i musei e i grandi palazzi, camminare la notte vicino alle rive del fiume affiancata dalle pareti ricoperte murales stile punk.
Mi manca Salisburgo.
Mi manca camminare nelle stradine strette fatte di mattonelle, ammirare le insegne vecchio stile, dormire nell'hotel a tema teatrale con i tendoni rossi e i cuscini ricoperti di spartiti musicali.
Sono stati cinque giorni veramente stupendi, ma con tante cose da cancellare: prima fra tutti, la compagnia.
Quest'esperienza mi ha fatto capire quanto io ami viaggiare, ma con meno persone possibili attorno.
Io amo ammirare in silenzio, divertirmi la sera e godermi le pause che mi vengono date e odio quando tutto questo viene rovinato dai capricci e dalle pare della gente.
Francesca che si lamenta di tutto, che si fa problemi inutili, che quando è in presa male non puoi dirle niente e qunado è il contrario ti risponde apposta di merda per farti imbestialire ancora di più,  che mi sfotte imitandomi come una saputella egocentrica perché quando so qualcosa la spiego con tutta la bravura possibile.
Fedra che deve guidare il gruppo per ciò che vuole fare lei: se vuole mangiarsi un hot dog allora tutti devono seguirla al baracchino che vuole lei anche se ce ne sono altri dieci più vicino.
Alessandra che cammina come se avesse i razzi in culo e a suo modo, non hai nemmeno tempo per guardarti attorno e ammirare tutta la bellezza che ti circonda.
Eleonora che deve farsi d'erba a tutti i costi, fa la gradassa e alla fine si ritrova sempre al cesso a sboccare.
Le persone devono sempre rovinare tutto.
Che fastidio.

Oggi ho saltato scuola per trovare riposo dalle 12 ore di viaggio.
Ne ho ricavato le urla di mia madre per quasi tutta la giornata, il rimando di una possibile festa e la "meravigliosa" sorpresa di una festa martedì sera con i soliti parenti+l'amica di famiglia che inizia a stare sulle palle in maniera seria+la torta decisa e ordinata dai miei a cazzo di cane.
Cercherò in tutti i modi di farmi venire la febbre. Tanto ogni 3 marzo è sempre un giorno che inizia o finisce di merda.
Fosse per me, non festeggerei mai la mia nascita.

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