domenica 11 maggio 2014

Ice.

Dopo quasi un anno di scuola, questa mattina è stata una delle più brutte.
Eleonora si è di colpo allontanata da me, quando è l'unica persona per cui vale la pena stare in classe senza deprimersi.
Mi ha proprio ignorato in un modo orrendo.
Nessuno si è seduto vicino a me.
Sono rimasta sola  in tutte le aule, nessuno ha occupato il banco vicino al mio.

Fortunatamente tutto è diventato stupendo appena ho abbracciato Babi in stazione.
Mi mancava tantissimo ed ero contentissima di vederla.
Abbiamo parlato, riso (e mangiato) tantissimo.
Sono stata una favola.
E' l'unica ragazza con cui mi va di parlare di Michael, o almeno, dove non mi pongo freni.
E le devo tanto grazie alla gentilezza che ha nell'ascoltarmi e per i preziosi consigli.
Delle volte vorrei esserle più vicina, soprattutto fisicamente.
Le voglio un bene dell'anima.

Per il resto, non voglio parlare di me.
Mi trovo ancora in quelle situazioni di stallo.
Di non bene e non male.
Oggi forse più inclinata verso il secondo, ma alla fine devo sbattermene.
Ho quei tre amici intimi e quelli tengo.
Devo ricordarmi la mia promessa, non permetterò più a nessuno di farmi così male e figuriamoci da una persona che conosco da un annetto scarso.


Mi sento un pezzo di ghiaccio. Freddo, duro ma...fragile.
Ho visto Frozen e mi è piaciuto tantissimo.
Mi sono ritrovata tanto in una delle due protagoniste, che ha il potere di maneggiare il ghiaccio.
All'inizio non sa maneggiarlo, si isola per questo, si sente un pericolo per il mondo intero e fa cadere un inverno perenne sulla sua vita e su quelle delle persone che la circondano.
Alla fine scopre che l'unica cosa per controllare questo potere è l'amore.
Ma io l'amore, non ce l'ho.



"Solo un atto di vero amore può sciogliere un cuore di ghiaccio."




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