giovedì 29 maggio 2014

Deserved rest

Finalmente questo girone infernale di verifiche e studio è concluso.
Spero abbia portato buoni risultati scolastici, visto che, fisicamente e psicologicamente, mi ha solo rovinato.
Non so quante ore complessive sia riuscita a dormire: andare a letto a mezzanotte-l'una per poi svegliarmi alle cinque e mezza-sei per studiare e ripassare, mentre le ore di sonno facevo solo incubi e mi svegliavo più stravolta di prima.
Ho mangiato tantissimo: questo sforzo immane di energia mi ha fatto passare dei giorni di fame tremendi; non ho assolutamente intenzione di pesarmi e al più presto mi metterò a fare lunghe camminate ed esercizi in casa per ritornare almeno con la pancia quasi piatta.
Mal di testa: emicrania e stanchezza non si sono risparmiate, la dimostrazione sta nel fatto che mai nella mia vita avevo ascoltato così poca musica.
Nervosismo: caffè, poco sonno, teina e assenza di musica hanno fatto sì che mi trasformassi nel diavolo in persona, con i nervi sempre tesi e un innato e inarrestabile sarcasmo cattivo.
Pianti isterici: solo uno, fortunatamente, ieri. Ma sempre con la stessa modalità: si inizia per una cazzata e poi butti fuori lacrime non per la cosa superficiale che sta accadendo ma per molto altro. Alessandra era sconvolta dalle mie parole, però è stata gentile perché non ha fatto domande e mi ha solamente abbracciato.

Be' ecco le note positive sembrano non esserci, ma ora va già meglio.
Dopo scuola, sono andata in Duomo per una commissione.
Poi sono andata in zona Wagner da Eleonora, siccome oggi è il suo compleanno.
Ho fatto un salto a prendere la deco e poi sono andata a casa sua.
Avrebbe dovuto esserci anche la sua "amica" Marta, meglio conosciuta come "la tizia che le ha soffiato il ragazzo".
Ho suonato il citofono tre volte, ma poi mi ha aperto un operaio che c'era nel palazzo.
Ho suonato il campanello, ho bussato e l'ho chiamata a voce ma l'unico risultato è stato Shanty che abbaiava.
L'ho chiamata al telefono, le ho scritto su whats e per messaggio, ma non ha risposto.
Sentivo la sua voce e che rideva, allora mi sono seduta per mezz'ora sulle scale del pianerottolo e ho tentato di riposarmi un po', siccome ero stravolta sia dalla giornata che dai giri e dalla camminata che avevo fatto sotto il sole.
Alla fine, mi sono alzata e me ne sono andata, tempo di prendere l'autobus e mi ha contattato disperata.
Le ho detto che ci vedremo quando avrà tempo, così festeggeremo il suo compleanno e le darò il regalo.

Appena tornata a casa (non so con che forze) ho pulito il mio bagno e sistemato la camera, in maniera tale che quando arrivi mia madre non si lamenti.

Ora sono qui bella spaparanzata sul letto, semi nuda perché sto crepando dal caldo, con una bella tazza di ciliegie e Tom vicino che fa le fusa.

Vorrei guardarmi un bel film, ma non so ancora cosa scegliere e be' ora mi metterò alla ricerca di qualcosa di carino.

Voglio rilassarmi e coccolarmi un po'.



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