sabato 19 aprile 2014

Turin.

Il meeting di Torino è andato benissimo.
Nonostante il brutto tempo, ho passato davvero una bella giornata.
Il viaggio in treno con Gin è stato molto intenso.
Ho parlato tantissimo di Michael e lei mi ha ascoltato, non mi era mai capitato prima.
Ovviamente, non sono riuscita a spiegare ciò che provavo e provo, però le ho raccontato più o meno tutte le cose (più brutte che belle) che sono successe fra noi.
Anche se Gin è piccola, è incredibile quanto si sia dimostrata matura nell'ascoltare la persona con la quale prima si confidava. Mi ha spiazzato.
Soprattutto quando mi ha detto la verità.
"Ale non c'è nulla da fare e non è giusto".
E' stata una delle prime a dirmi che davvero, non si può fare nulla perché io stia meglio.
Lei, purtroppo, è convintissima che Mike si renderà conto prima o poi di quello che è successo ed è dell'idea che lui si aggrappi così tanto a Ruben proprio perché ha perso tutto ciò in cui credeva, tra cui il suo futuro.
Io, sinceramente, non so che dire.
Anche a me capita di avere la sensazione che un giorno tornerà, ma dipende dai giorni e dal mio umore, perciò succede raramente.
E ogni volta mi rispondo che preferisco non succeda, visto che non saprei proprio che fare.

Se lui tornasse così da un momento all'altro come potrei accettarlo?
Come potrei accettare i miei sentimenti, che ormai faccio fatica a nascondere?

Se ci fosse un bottone per mettere in pausa le emozioni, lo premerei subito.

Perché arrivata ad un punto simile, la strada è tutta piana, verso il nulla.
Tre mesi fa potevo ancora pensare di poterne uscire, ma non ci ho mai creduto.
Semplicemente perché non ho mai voluto.
E ora, arrivata qui, 19 aprile, ancora a disperarmi per due ricordi, so che in qualunque caso non passerà mai, nulla finirà.
L'unica cosa che è finita è quel sorriso che avevo.
Quello che mi faceva brillare gli occhi.
Quel sorriso che ora si è spento, sotterrato da me stessa chissà dove.
E che, anche se lui tornasse, non penso riapparirebbe.

Nessun commento:

Posta un commento