lunedì 3 marzo 2014

Candle.

Se ora avessi una candelina, la porterei con me sul balcone.
La terrei coperta per non farla spegnere dal vento.
Ricordo che quando soffrivo tanto, i primi giorni, facevo sempre quella metafora.
Il mio amore era un piccolo lumino che io in tutti i modi tentavo di non far spegnere mentre ero nel bel mezzo di una tempesta.
Sono sempre riuscita a proteggerlo, sempre.
Anche quando tutto sembrava ormai perso, anche ora che lo è.
Quel lumino è sempre rimasto acceso, brillante più che mai anche se estremamente piccolo e fragile.

Bene.. Se ora avessi una candelina con me.
Uscirei al freddo.
La terrei tremolante fra i palmi delle mani.
La guarderei.
Chiuderei poi gli occhi.
E tirerei un gran soffio.
Il mio desiderio, imprigionato in quel fumo, si dissolverà.
Ma mai scomparirà.
Tutto quell'amore, inizierà a volare.
Andrà invisibile in mille posti, nei polmoni di tante persone, in mille cuori.
Ma voglio che raggiunga anche il tuo, in maniera da donarti un po' di quell'affetto che hai bisogno.
Poi vorrei solo che nel mio desiderio sbocci tutto ciò a cui più tengo: il sorriso delle persone che ho intorno.
Quella candelina, che prima ondeggiava minacciata dal vento freddo, si distruggerà urlando il mio amore e chiedendo alla vita di darmi la forza per ritrovare un po' di felicità.

Buon compleanno Ale.

Ce la farai...




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