domenica 30 marzo 2014

There are many worlds but they share the same sky.

Ci sono cose che non si posso spiegare.
Ci sono cose che è meglio tacere.
Si lascia solo che tutto succeda.
Non c'è un perché. O forse sì, ma preferisci non ricordarlo, altrimenti dovresti combattere contro qualcosa di realmente grande.
Ogni volta che pensi che sia finita, che continui così per l'eternità, che crollerai un'altra volta e ti farai più male di prima...c'è sempre qualcosa che aggiusterà tutto..o qualcuno capace di farlo anche solo con abbraccio.
Sto faticando ancora parecchio, anche se nessuno lo nota..
Ci sto provando con tutta me stessa e forse riesco a vedere i risultati.
Ma non so se sono ancora pronta.
So solo che se mi sento sola e tutto ciò di cui ho bisogno è una persona lontana, basta alzare gli occhi verso le stelle e ricordarsi che quel cielo scuro lo può star guardando anche lei.


sabato 29 marzo 2014

Night sky.

Oggi ho avuto l'opportunità di tornare a casa tardi per prendere una cosa per la mia cuginetta.
Era già tutto buio, come se fosse sera tarda e il cielo era stranamente limpido.
Si vedevano le stelle.
In quel momento mi è venuta voglia di non tornare a casa.
Mi sono fermata al parco a testa in su e ho messo Airplanes dei Paramore.
Ho voluto pensare a me.
Ho voluto esprimere un desiderio.
Mi sono sentita un po' più me..
Un po' meno disastro..
In quel momento..mi sarebbero potute tornare le parole, per spiegare tutto. Ma ero sola e le uniche che che potevano ascoltare erano le stelle.

E forse in mezzo a quel buio..il mio cuore ha ripreso a farsi sentire. 
Ho comunque troppo paura...e non è da me.



Stay with me, this is what I need...
Please?

https://www.youtube.com/watch?v=HoN2gMrQya8

venerdì 28 marzo 2014

It's raining. It's raining inside me.

Ho sprecato quel poco che riuscivo a dire sulla carta, non avendo la connessione.
Sono giorni che passo il tempo come se fossi morta.
Arrivo a casa da scuola, mangio, tocco il divano e cado in un sonno profondo.
Solo sogni pieni di nebbia, che faccio fatica a ricordare.
Parole distorte, voci che mi chiamano, sagome che non mi riconoscono.

Ma che fine ho fatto?

Delle volte sono anche sorpresa di sentire il cuore battere.
Quando sono in me e non dormo, chiudo gli occhi e provo ad immaginare alcune sensazioni.
Ma non faccio che peggiorare le cose.
Mi sento...come cazzo mi sento? Non mi sento più.
Sono incompleta, cerco qualcosa che non so e, quando penso di averlo trovato, mi accorgo che era una grande stronzata.
Mi sento presa in giro, continuamente.
Penso che la gente faccia fatica ad avere contatti con me.
Sono sparita per 3-4 giorni interi da internet e nessuno, a parte le solite due persone che senso anche per messaggio, si è degnato di chiedermi se ero ancora viva.
Chi mi ha scritto, l'ha fatto solo per questioni 'disperate', davvero patetiche, qualcosa del tipo "oggi il ragazzo che mi piace al posto di inviarmi due cuoricini, ne ha messo solo uno".
Ma fanculizzatevi.
Sono questi ora i veri problemi?
Quanti cuori ci sono in una chat?
Gli sguardi, i baci imbarazzati, le dita che si sfiorano, queste cose non valgono più?
Dov'è l'amore?
Non lo vedo, non lo tocco, non lo sento.
Eppure è per quello che vivo.
La musica è tutto, ma l'amore è sempre stato di più.
Anche se faccio fatica ancora ad ammetterlo.
Sanno solo sgridarmi, dirmi che non so essere romantica, dolce.
E appena divento un minimo sensibile, subito tutti a farmelo notare, così ritorno ad essere la persona chiusa di sempre.
In questi giorni, in classe, sono quasi sempre stata nel banco in fondo, da sola.
Ho dormito per quasi tutte le lezioni, con le cuffie nelle orecchie.
Avrei tanto voluto essere da un'altra parte.
Ma dove?
Dove cazzo vuoi andare Alessandra?
Non lo sai nemmeno tu.
Tanto non è scappando che questa situazione va via.
Ma allora, come farla passare?
Come..?




domenica 23 marzo 2014

Feeling.

"Un tempo dicevi che bisognava godersi a pieno i momenti di felicità. Li stai sprecando a parlare con me."

Forse la mia è una maledizione.
Sono l'unica persona che non riesce a capirti.
Forse non ci sono mai riuscita.
Ma se avessi la possibilità di entrarti nel cervello e capire cosa vuoi da me, non rinuncerei a farlo.

Cerco di allontanarti, ma mi è quasi impossibile.
Come posso scriverti mentre sei lì?
Che senso ha? Perché per te va bene?
Perché non puoi scomparire o almeno sfumare via?

Sto iniziando a vivere nei miei stessi pensieri..
Poi, nell'ultimo periodo mi capita di avere degli strani comportamenti..
Mi capita di avere delle strane sensazioni, come se fossi avvertita che qualcosa andrà male.
E allora passo la giornata a guardarmi intorno, a chiudermi e a cercare di non provocare casini.

Perchè un disastro ambulante come me è troppo pericoloso per le altre persone.
Ogni volta che penso di provare qualcosa di più intenso per qualcuno, mi ritiro subito...
Non voglio essere di nuovo abbandonata perché provo troppo amore.
Non voglio...
Perchè fa tanto male...



martedì 18 marzo 2014

SCREAM. CRY. SUICIDE.

FANCULO. 
PORCODIO.

MI CERCO UN LAVORO E VADO VIA DA QUESTA MERDA DI CASA IL PRIMA POSSIBILE.



NESSUNO CAPISCE. 
NESSUNO.

VOGLIO MORIRE.

VOGLIO BUTTARMI DAL BALCONE E SFRACELLARMI IL CRANIO.

STO IMPAZZENDO.

Understand.

Quante volte mi sono ritrovata a pormi la stessa domanda?
Se chiudo gli occhi cosa vedo?

Sono stufa di andare avanti in questo modo e sono ancora più stufa sapendo che sarà così, sempre.
E sono stanca di cadere ogni volta e farmi male e piangere così, come se ancora ci fosse un motivo per farlo.

Vivere mentre dentro ti chiedi se quelle bestia di dolore ti abbia ormai mangiato tutto ciò che di più bello c'era.
E se l'ha fatto, ora come si sazierà?
Prenderà anche gli attimi più insulsi di serenità, pur di lasciarmi vuota come un palloncino bucato.

Ormai mi stufo anche di star male, non per ciò che mi sento, ma per quello che mi circonda. Le persone non fanno altro che dirmi di aprirmi e, dopo che tante costrizioni mi convincono, sanno solo ripete le solite cose.
Dicono che andrà tutto meglio, che il tempo fa passare le cose e tutte quelle stronzate lì.
Ma non capiscono un cazzo. Non sanno cosa vuol dire.
Non sanno che non passa.
Non lo sanno e non possono capire.


Non sanno cosa vuol dire sognare un abbraccio così potente da mettere insieme tutti i pezzi.
Non sanno quanto ci si distrugge a sapere che non si è più capaci di amare e non si ha nessuno che lo possa nuovamente insegnare.

Le persone sanno solo dire ti capisco, quando in verità non capiscono nulla e non possono nemmeno lontanamente immaginare le emozioni altrui.

Preferisco un amico o un'amica che al mio dolore taccia che un "ti capisco" o un "passerà".
Il silenzio mi farebbe sentire più consolata, perché saprei di non aver via d'uscita.

Delle volte penso che starei meglio nel mio stesso vuoto, senza dover nascondere tutto il male che sento.
Sarebbe molto più facile.
Non essere capiti.

Vederti pensavo mi avesse procurato solo un odio smisurato, un'ira intensa e incontrollata con la paura di metterti le mani addosso.
Invece l'unica cosa che ho davvero desiderato, quando ho visto il tuo sguardo, era squarciarmi a metà e farti capire cos'ho dentro. 
Magari sarei riuscita a capirlo anche io.


venerdì 14 marzo 2014

Spring.

Il cielo inizia a diventare più azzurro.
Il giallo della forsizia, i rami dei ciliegi abbozzati di quel bianco rosato.
Le margherite e i piccoli non ti scordar di me a punteggiare l'erba che riprende colore.
E gli uccellini che si fanno sentire di più.
E il vento fresco.

Oggi ero già in canottiera al ritorno da scuola.

La primavera.

Il 21 marzo è solo una data, la vera primavera è arrivata adesso.
Lo riesco a percepire.

E' passato l'invern.
Non ho mai sofferto il freddo, ma questa è stata la prima volta.
L'inverno dentro di me era cento volte più gelido rispetto a quello fuori.
La bufera era nell'anima.
Il ghiaccio a ricoprire il cuore.

Avevamo detto che con la primavera sarebbe cambiato tutto. Ricordi Ste?
Io non volevo ascoltarti, ma tu mi avevi assicurato che ci sarebbe stata la nostra rinascita, che ci sarebbero stati nuovi fiori, magari più belli di quelli che passavamo a contemplare prima.
Io ti avevo risposto che non avrei desiderato altri fiori, se non quelli che preferivo.
Ero e sono convinta che anche se mi mostravi il tuo disaccordo in ciò che dicevo, anche tu la pensavi alla stessa maniera.

Ma ora che i germogli stanno sbocciando, che il ghiaccio si scioglie al tepore del primo sole...
Dimmi...
Tu la senti la nostra primavera?
Spero con tutto il cuore, che i germogli che tanto aspettavi stiano dando alla nascita i petali più belli e colorati.
In quanto a me...penso che il freddo sia stato così aggressivo da averli uccisi.
Il mio albero è rimasto spoglio. Imponente e stabile, ma spoglio.
Osserverò il passaggio di questa stagione in cui tanto ho riposto fiducia, in silenzio.
Non avrò nulla da cogliere.
Aspetterò l'estate, il sole che brucia e i frutti più dolci.
Aspetterò l'autunno che tanto amo e guarderò tutto intorno a me morire di nuovo.
Sperando solamente che dopo il nuovo solitario e gelido inverno, ci sia la possibilità anche per me di rinascere di nuovo.
Devo solo tener duro.
Fra i rami spogli.






lunedì 10 marzo 2014

Wonderland.

Basta chiudere gli occhi.

Se chiudo gli occhi non ci sono più.

Posso usare la porta di un albero, come Alice, o uno specchio oppure apparire dalla superficie dell'acqua senza che nemmeno una goccia mi bagni, oppure ancora sbocciare da un fiore.

Posso essere minuscola come una formica appena lo voglio o così gigante da superare gli alberi più grandi e toccare le stelle.

Posso fare ciò che voglio, rotolarmi in un prato o stare sdraiata su un ramo altissimo senza la benché minima paura di cadere.
Eh sì.. Perché anche se perdessi l'equilibrio non ruzzolerei giù a terra ma planerei piano piano.

Posso avere mille lucine attaccate alle foglie che illuminano la notte più buia che esista o posso avere le bolle di sapone che fluttuano  e che se si scontrano con qualcosa non scoppiano, cambiano semplicemente direzione.

E poi posso andarci quando mi pare.
Quando voglio scappare da tutto o solo anche per riposare un attimo la vista.
Quando sono triste e voglio piangere in pace, senza che qualcuno mi veda e provi pena.
Quando sono arrabbiata e desidero solo distruggere tutto intorno a me, tanto se strappo l'erba oppure rompo qualche ramo, tutto magicamente si ricostruisce e diventa più meraviglioso di prima. E più falso.

Perché in fondo basta chiudere gli occhi.
Ma quando li riapro, la merda che c'era fuori è rimasta lì ad aspettarmi.

lunedì 3 marzo 2014

Candle.

Se ora avessi una candelina, la porterei con me sul balcone.
La terrei coperta per non farla spegnere dal vento.
Ricordo che quando soffrivo tanto, i primi giorni, facevo sempre quella metafora.
Il mio amore era un piccolo lumino che io in tutti i modi tentavo di non far spegnere mentre ero nel bel mezzo di una tempesta.
Sono sempre riuscita a proteggerlo, sempre.
Anche quando tutto sembrava ormai perso, anche ora che lo è.
Quel lumino è sempre rimasto acceso, brillante più che mai anche se estremamente piccolo e fragile.

Bene.. Se ora avessi una candelina con me.
Uscirei al freddo.
La terrei tremolante fra i palmi delle mani.
La guarderei.
Chiuderei poi gli occhi.
E tirerei un gran soffio.
Il mio desiderio, imprigionato in quel fumo, si dissolverà.
Ma mai scomparirà.
Tutto quell'amore, inizierà a volare.
Andrà invisibile in mille posti, nei polmoni di tante persone, in mille cuori.
Ma voglio che raggiunga anche il tuo, in maniera da donarti un po' di quell'affetto che hai bisogno.
Poi vorrei solo che nel mio desiderio sbocci tutto ciò a cui più tengo: il sorriso delle persone che ho intorno.
Quella candelina, che prima ondeggiava minacciata dal vento freddo, si distruggerà urlando il mio amore e chiedendo alla vita di darmi la forza per ritrovare un po' di felicità.

Buon compleanno Ale.

Ce la farai...




domenica 2 marzo 2014

Quite.

Qui a casa c'è una calma infinita.
È vuota.
Tutto è buio.
E c'è una melodia di pianoforte per tutta la camera.
Il mio cuore è in pace.
La mia mente si sta calmando da tutti i pensieri.
Ci sono solo io e la calma assoluta.

In questo momento mancherebbe solo una cosa.
L'affetto.
L'amore.

Una persona qui, nel letto con me, sotto il piumone caldo.
Qualcuno da coccolare ad occhi chiusi.
Da avvolgere in un abbraccio morbido.
Qualcuno a cui sfiorare le labbra con un dito.
Far si che tutto ciò che si dovrebbe dire a parole, venga detto con dei semplici gesti...dolci.
Donare solo amore..senza aspettarsi nulla in cambio...
Quanto mi piacerebbe vivere di nuovo questi momenti...
Con la persona giusta..o magari quella giusta in quell'attimo..




sabato 1 marzo 2014

Wings of death.

Questa giornata sarà da cancellare, come quelle che verranno.
Un mese disastroso che spero finisca presto.

Domani sarà il 30 febbraio, non il 2 marzo.
Stessa cosa per il giorno dopo. Quel giorno non deve arrivare.

Le persone diventano carine e gentili sono quando è un momento speciale.
Tutti ipocriti, pieni di merda.
Bacini, bacetti, chiamate, 3000 notifiche su Facebook di estranei che fanno gli auguri ad una persona che nemmeno conoscono e che magari potrebbero odiare.



Il giorno del mio compleanno non voglio esistere.
Voglio scomparire.
Non voglio nemmeno andare a scuola, anche se le mie compagne hanno preparato qualcosa.
Ecco un'altra cosa che detesto. Le sorprese.
Dopo l'ultima che mi hanno fatto, non ne voglio più sapere.
Tutti che bisbigliano e che ridono.

Io invece voglio solo inventarmi una scusa, dormire fino alle 8, alzarmi, prendere il treno e andare via.

Al mio ritorno a casa, non voglio festicciole o la pizza perché è un giorno speciale.
Voglio chiudermi in camera, finire i compiti e starmene ad ascoltare la musica.

Non voglio il cellulare dietro.
Non voglio nessuno.

Voglio solo stare sola.
Far finta di essere un fantasma, anche se forse lo sono già.

Vuota, un guscio che cammina.
L'unica cosa che mi riesce bene è star male.
Ciò che desidero non ce l'ho e anche se ce l'avessi mi farebbe solo soffrire come un cane.
La mia vita è finita parecchi mesi fa e non so nemmeno perché sono qui a tirare avanti.
Chi me lo fa fare?
Tanto le persone dopo un po' che se ne sono andate, si dimenticano.
Quindi perché non posso farlo anche io?
Tanto anche se scappassi, il dolore mi seguirebbe come un'ombra.
Allora perché non scomparire del tutto?

Se avessi la certezza che dopo la mia morte, la mia anima o qualunque cosa rimanga cosciente di me stessa potesse ascoltare la musica, mi ammazzerei all'istante.

Tutto questo stress.
Queste recite da bambini dell'asilo.
Questi doppi sensi nei sentimenti degli altri.
Quelle sgridare perché non sono utile a nulla o perché non faccio niente.

Ho solo voglia di spaccare tutto e buttare davvero fuori la bestia che è in me.
Ormai si è saziata di tutto ciò che avevo dentro e rinizia ad aver fame.
Qualcuno si deve pur sacrificare alla mia ira o dovrò farlo io stessa.


Un'apocalisse al posto degli organi, ecco.


Io avevo solo bisogno di una persona che mi amasse veramente.
Mi ero fidata.
Mi ha strappato completamente tutto ciò che di buono potessi provare.
E nessuno dei sorrisi di adesso può competere, almeno per ora.
Ora ho davvero capito che differenza c'è tra le mie foto vecchie e quelle nuove.
La luce degli occhi.
Adesso, nonostante il sorriso si riempia e si apra, rimangono spenti, bui, morti, come sono io dentro.
Una volta brillavano, perché sapevo che vivevo per amore, una cosa molto più potente della musica e di qualunque altra cosa.

L'amore che una volta mi teneva in vita, ora mi sta uccidendo lentamente.
Piangere ormai è una cosa patetica.
Come tagliarsi.
Nulla può più colmare il vuoto.




Quando il 3 marzo arriverà, io smetterò di esistere per quelle 24 ore.