12 Gennaio 11:23
Adrenalina.
Adrenalina nel fare le cose sbagliate, le cose che non si possono fare.
Pace.
Una sensazione di pace nel sentire sotto i piedi lo scorrere delle rotaie.
Una sfera di pace all'altezza dello stomaco protetta da un guscio di adrenalina che quasi fa tremare.
Il rischio.
La serenità.
Sentire che non si è vuoti, ma che qualcosa che scivola dalla pelle c'è.
Gli alberi, le fabbriche, i paesi che scorrono.
Il cielo azzurro e limpido, quello che a Milano è, invece, solo nebbia intensa e fredda.
Il sole tiepido dai finestrini a scaldare le ginocchia.
La musica nelle cuffie e gli angoli delle pagine piegate.
L'attesa.
Dolce attesa era un po' che mi mancavi.
Quella calma fra il battito del cuore e quello del piede a ritmo di musica.
Quella morbidezza nello sguardo che accarezza il paesaggio come se lo sapesse a memoria.
L'aria nei polmoni lenta e percettibile e 'Blue Jeans' che si ripete nella riproduzione dell'Ipod.
Una promessa...Ma la fine e un nuovo inizio.
I rami spogli ma la stessa meta.
Pochi minuti all'arrivo.
Una stretta al petto per l'emozione.
L'emozione di sentirsi viva.
Ecco ciò che mi provoca un viaggio in treno.
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