venerdì 29 novembre 2013

'Cause I'm just one of those ghosts.



I giorni passano..
Le foglie cadono e creano un tappeto morbido per terra.
Gli alberi sono quasi completamente spogli ormai.
Hanno freddo e sembrano guardare tristi quelle che prima erano germogli verdi brillanti su di loro.
Sta arrivando l'inverno.

E tutto è gelo.
E tutto è silenzio.
E tutto è solitudine.

Ma ormai questi tre sono diventati i miei compagni più cari.
Il silenzio della confusione più disastrosa.
La solitudine che porta il gelo.
Un gelo così forte nelle ossa, che quello fuori non mi fa tremare più, ormai.

Sto imparando a stare da sola.
L'amore, piano piano dentro me, si nasconde vergognandosi di esistere, ma rimane.
Al buio la notte qualche lacrima cade nel vedere quella luce, una volta così luminosa, uscire ora così fievole dall'anima.
Ma non ci posso fare nulla.

Come gli alberi, anche io, sto perdendo le mie foglie e sto rimanendo spoglia di tutte le emozioni.

E con queste parole quasi finte, riesco ad esprimere come mi sento.
Un piccolo fantasma che non segue strade o sentieri, ma che non smette mai di fermarsi.


Mi sto allontanando sempre più da Michael.
Non ha senso stargli accanto.
O almeno, io faccio l'amica, ma non mi mostro molto presente.
Alla fine non mi ha lasciato per sentirmi ogni due per tre.

Ieri notte mi ha scritto che gli manco.
Io non ho provato nulla, leggendo il messaggio stamattina.
Oh, certo, forse la solita nostalgia.
Ma nessuna mancanza, in amicizia.
Ci siamo visti l'altro giorno e ci vedremo dopodomani, perché dovrebbe mancarmi?
E soprattutto perchè gli manco?

Non capisco più nulla.
La confusione mi divora.
I sentimenti sono chiusi in bolle, tanto forti quanto fragili.
Ora sono ben serrati e distanti, ma se la bolla scoppia, cosa mi succederà?




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