Non ho una malattia terminale o qualcosa di altrettanto brutto, ma comunque ciò che ho, per me, è estremamente rilevante.
Io sapevo che lo stress e la tensione avrebbero portato a tutto questo, ma sono incontrollabili.
Un po' come le lacrime, in quest ultimo periodo.
Mi sento morire dentro delle volte.
E nonostante tutto mi rialzo sempre perché so come sono fatta.
Ma, sinceramente, sono stanca di cadere in continuazione.
Fa male.
Fa male come vedere i capelli cadere e non ricrescere, o il mio fisico indebolirsi alle più patetiche influenze o la mia mente cedere alla minima ansia.
E' come cercare di prendere a mani nude il vento.
Per una volta vorrei abbandonarmi e vedere se qualcuno sprecherebbe un momento per salvarmi.
Ma, ormai mi conosco, mi sono sempre salvata da sola.
Magari piangendo troppo oppure esplodendo di botto su qualcuno che non ha colpe.
La mia vera malattia forse è dentro al mio cuore, che senza barriere, ormai, può essere scalfito da qualunque cosa.
Anche da una presa in giro.
Combatto soltanto con l'indifferenza e l'apatia, perché se dovessi usare rabbia e orgoglio, non so se saprei più come controllarli.
Delle volte, mi trovo al limite di fare cazzate madornali, sapendo che da quelle non si torna più indietro.
Vorrei salvarmi.
Come ho fatto anni fa.
Vorrei dimostrare a mia madre che essere vegetariana mi fa star bene, che i miei capelli sono forti e bellissimi, che non mi serve parlare con una psicologa perché ce l'ho sempre fatta da sola.
Vorrei tornare ad essere un uragano, una pantera, una forza della natura,
Piena di carisma e voglia di vivere.
Voglio salire in superficie di nuovo.
E brillare.
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